Sembrava destinato all’Inter, il nuovo talento del calcio argentino. Jonathan Calleri, sorprendendo tutti gli addetti ai lavori, prosegue la sua carriera in Sud America, con la maglia del San Paolo. Sentiremo nuovamente parlare di Calleri, ma più che le sue gesta sul campo desta particolare interesse quello che riguarda il trasferimento di questa giovanissima merce.
Il caso Calleri è uno dei tanti che possono essere raggruppati sotto il termine “triangolazioni”, dove non si intende un gesto tecnico, ma delle operazioni di mercato attuate per eludere il fisco, mediante l’ausilio dei fondi di investimento e di piccoli club che si prestano a tali pratiche, in quanto hanno sede in paradisi fiscali, o comunque paesi che hanno una tassazione minore. Il trasferimento dal Boca Junior al San Paolo (in prestito) non è una operazione lineare, in quanto l’attaccante argentino è stato acquistato per 12 milioni di euro dal club Deportivo Maldonado, che milita nella Serie B uruguagia. Qualcosa non torna, in quanto Calleri non ha mai giocato, ne mai disputerà una partita con la maglia del club che lo ha acquistato. Eppure l’operazione ha un suo razionale, in quanto la triangolazione con vertice in Uruguay, permette di abbattere i costi di tassazione dal 20% al 5%.
Facciamo un passo indietro di qualche anno, nella nostra Europa, per la precisione in Svizzera, anche qui in Serie B, al Locarno, dove transitarono giocatori di spessore internazionale come Higuain e Musacchio, oggi al Villareal. Dall’inchiesta internazionale si scopre che ben 444 giocatori negli ultimi anni sono stati fatti trasferire secondo questo meccanismo. Tali operazioni sono possibili solo grazie all’ausilio delle Società Sportive Anonime, titolo che il Deportivo acquisisce nel 2009, e che gli permette di far girare fra i propri uffici i nomi di grandi giocatori Estigarribia e Alex Sandro, che nel 2011 si trasferiscono rispettivamente alla Juventus e al Porto. Ecco, per l’appunto, vi ricordate di Estigarribia? Quel talentuoso giocatore che vinse il primo scudetto dell’era Conte? Tutta la sua carriera ruota attorno al Deportivo Maldonado e al fondo d’investimento GSM, che detiene la proprietà del suo cartellino. Al termine di ogni stagione, Estigarribia ha sempre cambiato squadra, dalla Juventus, alla Sampdoria, passando per il Chievo e infine per l’Atalanta, dove subisce un grave infortunio. Tutte le squadre sopra citate non hanno mai esercitato il riscatto da 5 milioni di euro da versare nelle casse del fondo di investimento, per questo Estigarribia, o perlomeno i suoi dati, ogni anno tornavano al Deportivo Maldonado.
Secondo l’inchiesta effettuata da Bloomerang, il piccolo club uruguagio negli ultimi anni ha guadagnato la bellezza di 14 milioni di euro, decisamente troppi per una squadra che ogni partita ha una presenza sugli spalti da circa 200 persone, e possiede un centro sportivo assolutamente fatiscente. Dietro le grandi operazioni di mercato vi è la presenza del magnate inglese Malcom Cain, che può contare sull’apporto del fortissimo gruppo Stellar che fa capo a Jonathan Barnett, il superagente responsabile del trasferimento record di Bale dal Tottenham al Real Madrid, e che ha trasformato la sua agenzia in un vero e proprio fondo di investimento, acquistando quote di giocatori, a partire dall’indebitato contesto sudamericano. Fra le tante stelle del fondo vi è proprio il giovanissimo Calleri.
Il cartellino del giovane argentino è stato acquistato dunque dalla Stellar, che lo ha parcheggiato momentaneamente al Deportivo Maldonado, per poi girarlo in prestito al San Paolo. Dimostrazione lampante del fatto che le TPO; nonostante (il fittizio) veto della FIFA approvato il primo maggio dello scorso anno, continuano a dettare legge sul mercato. Dopotutto la pratica dei fondi nasce in Argentina, per volere dell’ex presidente federale Gordona. Quale sarà il futuro della stella Calleri rimane ancora un mistero, quel che è certo, è che al termine di questi sei mesi, i suoi dati torneranno in Uruguay, per poi essere girato nuovamente in prestito, forse all’Inter, ma alcuni club di Premier si sono già interessati al giocatore visto il suo indiscutibile talento.
In Uruguay non solo il Deportivi Maldonado attua la paratica delle triangolazioni, in passato anche Hulk è transitato per un piccolo club, ovvero l’Atletico Rentistas, prima di trasferirsi al Porto. Secondo Bloomberg, dal 2000 sono transitati 70 milioni di dollari attraverso nove club uruguaiani per l’acquisto di giocatori, cifre che sono destinate a crescere esponenzialmente con il benvolere delle istituzioni calcistiche.