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Premier League: Liverpool verso l’Europa, l’Arsenal esce dalla lotta al titolo

Il Liverpool di riserva non sfigura a Bournemouth e si mantiene in corsa per il sesto posto che vale l’Europa League. L’Arsenal invece incassa un pessimo pareggio casalingo proprio nel giorno in cui il Leicester aveva rallentato. Oramai sembra chiaro che la squadra di Wenger debba pensare più a guardarsi le spalle che a sognare il titolo.

Bournemouth-Liverpool 1-2
Grande momento di forma per il Liverpool, ma Klopp deve amministrare il post sbornia europea ed evitare cali di concentrazione in campionato. In campo va una sorta di squadra B. Dal primo minuto dei reduci della clamorosa rimonta sul Borussia Dortmund c’è solamente Firmino. Perfino il portiere Mignolet è a riposo in panchina.
Il Bournemouth non ha mai vinto contro i Reds nella sua storia e potrebbe sfruttare l’occasione.
Le Cherries partono bene e sfiorano il vantaggio in un paio di occasioni, ma poi lasciano campo agli avversari, trascinati da uno Sheyi Ojo in versione slalom gigante.
Anche Sturridge è in vena di grandi colpi ed al 41′ tenta di segnare con un potente colpo di tacco da dentro l’area di rigore. La difesa è sorpresa, Boruc invece respinge, ma tra i piedi di Firmino, che appoggia in rete il gol dell’1-0.

Non passa molto e nei minuti di recupero del primo tempo, Sturridge ci riprova e stavolta centra il bersaglio: bel colpo di testa su cross da calcio piazzato di Jordon Ibe.
Nel secondo tempo i Reds partono in quarta e creano occasioni da rete in serie sin dai primi minuti. Peccato che sotto porta manchino precisione e fortuna. Quando non riescono i difensori, infatti, ci pensano i pali a fermare gli uomini di Klopp.
Il Bournemouth, più volte graziato, riesce quindi a tornare in avanti, ma i suoi tentativi si infrangono contro un superlativo Ward, tanto che il gol di Joshua King, su lancio di Surman ed ingenua marcatura di Lucas Leiva, arriva solamente al 93′ ed ha tutto il sapore del classico consolation goal.
Cherries comunque tranquille coi loro 41 punti, mentre i Reds raggiungono il Southampton a 51 punti e vedono il West Ham distante sole due lunghezze e con una partita giocata in più. La rincorsa europea del Liverpool prosegue su due fronti: il sesto posto in campionato per la prossima Europa League e la vittoria dell’Europa League di quest’anno per la prossima Champions.

Arsenal-Crystal Palace 1-1
L’Arsenal scende in campo alle 17, con il vantaggio di conoscere il risultato del Leicester, un pari che ridà speranza ai Gunners. La squadra di Wenger parte infatti con 14 punti di distacco, ma con una partita in casa contro il West Brom da recuperare e quella di oggi col Crystal Palace da giocare, per 6 punti non impossibili da raccogliere.
Eppure i tifosi che accorrono all’Emirates non sanno bene cosa aspettarsi, visto che la squadra di casa ha vinto solamente due volte nelle ultime 5 gare in questo impianto e l’inizio è tutt’altro che promettente.
Ritmo basso, giro palla lento degli uomini di Wenger ed il portiere avversario Hennessey che può andare a bersi una birra. Non arrivano tiri in porta, non che il Palace opponga chissà quale verve.

La squadra di Alan Pardew aspetta rimanendo sulle proprie posizioni e seguendo attentamente le marcature, senza nemmeno pensare a qualsiasi proposito di contropiede.
In tutto il primo tempo i guantoni dei due portieri restano intonsi, ad eccezione di un facile tiro di Bolasie bloccato a terra da Cech, poi nei minuti finali Özil e Sanchez provano ad aumentare l’intensità, creando qualche grattacapo ai difensori Eagles.
Nei minuti di recupero il Palace capitola: Jedinak perde palla sul pressing di Welbeck, che scodella al centro per Sanchez, colpo di testa a pallonetto per scavalcare Hennessey in uscita e 1-0.

Il secondo tempo si apre con un Arsenal sempre in controllo, ma maggiormente propenso alla verticalizzazione. Le Eagles restano attente in difesa e continuano nella loro partita di puro contenimento, senza mai impensierire la retroguardia avversaria.
Superata questa fase a senso unico per i Gunners, la partita si addormenta e le occasioni cominciano a scarseggiare.
All’82’ i tifosi balzano dai seggiolini, il Crystal Palace pareggia con Bolasie che sfida al limite dell’area Coquelin e si crea lo spazio per il tiro di destro sul primo palo. Cech, forse sorpreso, non riesce a chiudere il suo palo e si ritrova a raccogliere la sfera dal fondo della rete.

Incredibile, ma ora l’Arsenal deve giocare alla morte per ritornare avanti ed il compito non è affatto facile, visto che fino a quel momento il ritmo è stato a dir poco compassato.
Eppure l’intensità aumenta di colpo ed i capovolgimenti di fronte si alternano velocemente dando la possibilità ad entrambe le squadre di vincere la partita. Nessuna ci riesce, le Eagles escono con un punto in più sulla relegation zone, l’Arsenal invece viene agganciato dal City al terzo posto, utile per entrare direttamente ai gironi Champions, ed ora ha lo United quinto a -4. Il Leicester dista 13 punti e, nonostante la partita da recuperare, sembra a questo punto irraggiungibile.

Premier League, 34° giornata:

Bournemouth-Liverpool 1-2 (41′ Firmino, 47′ p.t. Sturridge, 93′ King)
Arsenal-Crystal Palace 1-1 (46′ p.t. Sanchez, 81′ Bolasie)

Premier League, la classifica

Luca Petrelli

Cresciuto a pane e telecronache delle proprie partite con le figurine Panini sul campo di Subbuteo, sviluppa una passione viscerale per il calcio, che si trasforma presto in autentica dipendenza. Da sempre dalla parte degli underdog, non scambierebbe mai 1000 vittorie da cowboy con un unico grande successo indiano sul Little Bighorn. Tra una partita e l'altra, trova il tempo per laurearsi in economia, Tuttocalcioestero gli offre l'occasione per trarre finalmente qualcosa di buono dalla sua "malattia" per il pallone, strizzando l'occhio al sogno nel cassetto del giornalismo di professione.

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