Leicester-West Ham 2-2: Ulloa salva la capolista, ma il rosso a Vardy… E’ un giallo

Leicester contro West Ham, è successo tre volte da agosto, curiosamente il risultato è stato il medesimo, indipendentemente dal fattore campo: due a uno per i Foxes. Ranieri desidera che il trend non cambi e non cambia una virgola nella formazione, con un 4-4-2 che suona come una filastrocca dei bei tempi andati: Schmeichel; Simpson, Morgan, Huth, Fuchs; Mahrez, Kante, Drinkwater, Albrighton; Okazaki, Vardy. C’era una volta “The Tinkerman”, “Il Maneggione”, quest’anno il Sor Claudio punta forte sui suoi undici guerrieri e non tocca alcunché se non in caso di necessità. Bilic invece è obbligato a cambiare rispetto al replay di FA Cup perso contro il Manchester United, quattro novità.
Emenike dall’inizio, con Moses e Payet a agire larghi, in mezzo la fisicità di Obiang, Antonio sulla corsia destra al posto di Tomkins. Non c’è solo Ranieri a rappresentare l’Italia al King Power Stadium, l’assenza di James Collins spiana la strada ad Angelo Ogbonna. Hammers in serie positiva da sette gare consecutive, unica nota stonata di questo periodo è l’eliminazione dalla coppa della quale abbiamo fatto accenno, nel mirino c’è l’Europa che conta. Champions League già nella tasca del Leicester, il sogno è vincere la Premier League.
Tifosi di casa sospesi tra speranza e paura e in avvio le loro coronarie vengono messe a repentaglio dall’incornata di Kouyate, Schmeichel la manda sul palo, palla che bacia anche il legno opposto ma non varca la linea. Bravo il portiere danese, sempre meno “figlio di”, ma che brivido! Ogbonna lotta con Vardy e Okazaki, proprio da un fallo dell’ex di Torino e Juve nasce la prima occasione per il Leicester. Punizione di Albrighton dalla destra, Huth trova il tempo ma non lo specchio.
Il pericolo corso in avvio sveglia la squadra di casa, al decimo ci prova anche Drinkwater da fuori. Al 18esimo arriva la ripartenza letale del Leicester, tutto nasce da un rilancio di Kasper, Mahrez riceve e scarica per Kante. Il francese si fa metà campo di corsa prima di cedere a Vardy, diagonale vincente dalla sinistra e la capolista di Premier League passa. Il resto del primo tempo vede i padroni di casa controllare senza troppi patemi, ogni linea di passaggio è intasata e, una volta in possesso si cerca il corridoio per ripartire in due tocchi. Se manca il corridoio, no problema, indietro per Schmeichel e lancio per le punte. Semplice ed efficace.
Fuori Obiang, dentro Carroll, Bilic cerca nuove soluzioni con un 4-2-3-1 a trazione anteriore, svolta che crea subito problemi al Leicester, meno tranquillo nel gestire le azioni avversarie. E’ proprio Carroll, il neoentrato, a cercare il gol in tuffo, la palla si perde sul fondo. Risponde il Leicester con il tentativo aereo di Huth, anche in questo caso la mira non è ideale. Minuto 53, primo cambio per Ranieri, fuori il non esaltante Albrighton e dentro Schlupp, tutta sostanza.
La vera occasione per il due a zero arriva poco dopo, peccato che Vardy sia in leggero ritardo sul suggerimento di Okazaki. Forse il giapponese voleva tirare, ma la sostanza non cambia. L’attaccante della nazionale inglese va a terra in area dopo un contrasto con Ogbonna, il Signor Moss non dà rigore e anzi ammonisce Jamie. Secondo giallo per lui e Leicester in dieci: mazzata micidiale. Ranieri manda in campo Ulloa, più adatto di Okazaki a tenere alto il pallone. West Ham che sente odore del sangue e attacca con gran lena.
Al 62 Reid sfiora il pari col tacco, palla che lambisce il palo, Bilic mette dentro Lanzini ed Enner Valencia per aumentare la pressione, è un vero e proprio assedio che dà i suoi frutti a sette dallo scadere. Morgan, che ha picchiato come un pazzo per tutta la gara, non la passa liscia dopo il contatto con Reid, penalty che Carroll non sbaglia. Comunque altra decisione arbitrale controversa. Leicester alle corde, Hammers che passano avanti pochi secondi dopo: gol meritato per Cresswell, tra i migliori in campo, controllo e mancino da incorniciare a quattro dallo scadere.
Protesta il Leicester, chiedendo rigore per un gallo su Huth, il cuore oltre l’ostacolo nel finale. I Foxes hanno attributi e li dimostrano tutti, attaccando a testa bassa, fino al fallo di Carroll su Schlupp. Ulloa realizza dagli undici metri al minuto 95, il King Power Stadium celebra l’eroe di giornata. Ci saranno grandi polemiche sull’arbitraggio, soprattutto circa espulsione e rigori concessi, ma su una cosa non si può discutere: il Leicester ha le palle.