Chelsea-Manchester City 0-3: Kun, due e tre! Incredibile… Ma Agüero

Chelsea Manchester City Aguero

Si scrive Chelsea-Manchester City, si legge Big Match. Nonostante tutto, perché stavolta in palio non c’è il titolo. Un’annata maledetta per i Blues, condita dall’esonero di José Mourinho e un campionato di metà classifica che suona incredibile pensando ai giocatori in rosa. L’Europa è lontana e neppure una vittoria oggi avvrebbe cambiato verso a un campionato che il popolo di Stamford Bridge cercherà di scordare più rapidamente possibile. Meglio, ma non certo benissimo, il Manchester City l’anno prossimo – con tutta probabilità – avrà un biglietto per la Champions League ma la lotta al titolo non sembra riguardare gli uomini di Pellegrini, adesso a dodici lunghezze dal miracoloso Leicester. I Citizens comunque si consolano proprio con il massimo torneo continentale, una semifinale da giocare e nuove serate magiche da vivere. “Un match fondamentale”, l’ha detto Pellegrini, tre punti da prendere e tre punti presi, al cospetto di un Chelsea che ha davvero poco da chiedere a questa temporada.

I Blues, nonostante i problemi, hanno talento, il Manchester City però ha Agüero. I Citizens vogliono fare propria la contesa e spingono fin dai primi minuti, ma occhio alla voglia di riscatto dei londinesi, pericolosi con Diego Costa e Pedro, provvidenziale Otamendi che si sostituisce ad Hart su un’iniziativa dello spagnolo. Il Chelsea c’è, ma il Manchester City è più in salute, Courtois fa quel che può su De Bruyne ma alla mezz’ora Agüero non gli lascia scampo, tiro all’angolino basso senza appello. Hidddink vorrebbe onorare al meglio l’impegno e lo fa, peccato che Loftus-Cheek non capitalizzi il lavoro di Pedro, a preoccupare è la gestione della sfera. Palla persa, come in occasione del primo gol, il Chelsea non sa amministrare la transizione: De Bruyne per Nasri – Nasri per Agüero – Aguero in gol. Semplice, facile e veloce.

Il Chelsea, che fino a qui è rimasto in partita, toglie il disturbo con largo anticipo, Courtois guadagna la via degli spogliatoi anzi tempo per il fallo su Fernandinho, penetrato senza problemi in mezzo alla difesa. Rosso per il portiere belga, al suo posto Begovic, rigore che il Kun non sbaglia. Agüero si porta a casa il pallone (21esimo centro in campionato, Kane dista solo un golletto), il Manchester City va in terza posizione, aspettando l’Arsenal, il Chelsea resta a metà classifica. La Premier League 2015/2016 è già passato per i Blues, il futuro si chiama Conte. Resta da capire se il salentino sia l’uomo giusto.

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Nato ad Arezzo nei meravigliosi anni '80, si innamora prestissimo del calcio e non avendo piedi fini decide di scriverlo. Ha lavorato nella redazione del Guerin Sportivo e per tre anni cura la rubrica "Dalla A alla Z". Numerose collaborazioni nel corso degli anni con testate tra le quali tuttomercatoweb.com, ilsussidiario.net e il mensile Calcio 2000. Nel 2012 insieme ad Alfonso Alfano crea tuttocalcioestero.it. E ne è molto orgoglioso.