L’esplosione di Cédric Bakambu

L’esplosione di Cédric Bakambu

Al suo arrivo Cédric Bakambu fu accolto dalla tifoseria amarilla con scetticismo: non più giovanissimo, il 24enne franco-congolese aveva fatto benino in Francia e discretamente nel suo primo anno in Turchia. Nel Sochaux prima e nel Bursaspor dopo, tutt’altro che due squadre di prima fascia (ma neanche di seconda), i suoi numeri non sono stati di particolare rilievo: quindici reti in sessantaquattro gettoni nelle ultime due stagioni in Ligue 1 e tredici gol in ventisette presenze nell’unica annata nella Superlig turca, un campionato quasi totalmente trascurato nei palcoscenici europei. Nonostante le premesse il calciatore fu fortemente voluto dall’a.d. Fernando Roig Negueroles, come confermano i due incontri tra il calciatore e la direttiva del Villarreal nella sede del club nell’estate scorsa, e soprattutto il definitivo accordo col Bursaspor raggiunto a una cifra oscillante tra i sette e gli otto milioni di euro. Se già nel panorama italiano una cifra del genere non è trascurabile, acquista ancor più peso una somma di questa entità in una piccola realtà economica come quella del Villarreal che, ad esempio, ha speso oltre dieci milioni di euro per un calciatore, solamente tre volte in tutta la sua storia (per Nilmar, Giuseppe Rossi e Soldado).

Ma Bakambu, a dispetto di quanto ci si sarebbe potuto aspettare, ha saputo sorprendere tutti. Considerando che Marcelino ha sempre ribadito che dei due posti nell’attacco titolare del Submarino amarillo uno è riservato di diritto a Roberto Soldado, per quanto riguarda la seconda casella se la sarebbero dovuta contendere Bakambu, Léo Baptistão e Adrián López, tutti neo-arrivati nell’estate scorsa. Il favorito sembrava essere il brasiliano Baptistão, soprattutto perché fu il primo ad arrivare nella Plana Baixa (già a inizio luglio, mentre Bakambu fu preso a metà agosto e Adrián López il penultimo giorno di mercato) ed ebbe un paio di mesi per essere provato e impiegato in amichevole, ma anche perché aveva giocato nel campionato spagnolo negli ultimi anni a differenza degli altri due. Ma già dalle prime uscite è stato Cédric Bakambu a mettersi in luce a suon di gol: dalla doppietta all’Espanyol del 28 agosto a quella di giovedì scorso ha saputo trasformarsi nel massimo goleador amarillo mettendo a segno sette doppiette (quattro in Liga e tre in Europa League).

I suoi numeri attuali dicono diciannove reti stagionali: undici in Primera División, sette in Europa e uno in Copa del Rey, in pratica appena uno meno di Vietto, che l’anno scorso chiuse una splendida stagione da debuttante con venti reti (dodici in Liga e otto in Europa), ma con ancora un mese e mezzo da giocare. In Spagna è quasi unanimemente considerato l’acquisto dell’anno e il miglior debuttante della stagione, e già circolano voci circa l’interessamento di molte società spagnole del calibro di Barcellona e Atlético Madrid ed europee (tra cui anche quello della Lazio, che cercò di acquistarlo in estate ma si trattenne per le eccessive richieste del Bursaspor). A livello assoluto Bakambu non è un campione: a una grande mobilità su tutto il fronte d’attacco abbina grappoli di reti mangiate, che però vengono dimenticate quando la palla invece finisce in porta. Se non avesse il merito di buttarla così spesso in porta, gli verrebbe imputata una scarsa freddezza sotto porta, ciò significa che ha comunque una grande facilità di trovarsi nel posto giusto al momento giusto, non sempre supportata dalla precisione del suo piede destro. Non dà grande contributo in fase di costruzione della manovra, ma sa tirare fuori reti spettacolari come quelle segnate allo Sporting Gijón o al Siviglia. E di fatto oggi il suo cartellino costa almeno venti milioni di euro.