Villarreal, contro lo Sparta senza Musacchio: stagione finita

Domani sera (ore 21.05) il Villarreal riceverà al Madrigal lo Sparta Praga, giustiziere della Lazio, per l’andata dei quarti di finale di Europa League. Le due squadre non si sono mai incrociate nel corso della loro storia, ma il Sottomarino giallo non ha mai perso contro una formazione ceca in cinque precedenti: superò il Zbrojovka Brno nell’Intertoto 2003 vincendo in casa (2-0) e pareggiando in trasferta (1-1), sconfisse a domicilio il Mladá Boleslav (1-2) nella Coppa Uefa 2007/08 e quest’anno ha incrociato il Viktoria Plzeň regolandolo fra le proprie mura (1-0) e impattando su suolo ceco (3-3). Perciò si può dire che abbia sempre vinto di fronte al proprio pubblico, che durante questa stagione sta assistendo a una marcia trionfale. In Europa il Villarreal è uno schiacciasassi al Madrigal: ha sempre vinto e non ha subito nemmeno un gol (1-0 al Viktoria Plzeň, 4-0 alla Dinamo Minsk, 1-0 al Rapid Vienna, 1-0 al Napoli, 2-0 Bayer Leverkusen); mentre in campionato sta realizzando numeri importantissimi fra le proprie mura, ad esempio ha totalizzato il maggior numero di punti di sempre contro le sei “grandi” di Spagna, ovvero sedici su diciotto possibili, avendo battuto le due madrilene, Siviglia, Valencia e Athletic Bilbao e avendo pareggiato solo col Barcellona.
D’altronde lo stesso Sparta Praga non ha mai avuto grandissima fortuna contro le squadre spagnole. L’unica vittoria nella penisola iberica è datata 2 ottobre 1985 quando espugnò il Camp Nou per zero a uno, ma comunque fu una serata amara perché la rete di Griga non bastò a eliminare il Barcellona, che aveva già vinto all’andata e passò il turno di Coppa delle Coppe. Nelle altre trasferte in Spagna ha rimediato due pareggi (nella Coppa Uefa 1983/84 bastò invece a superare il Real Madrid dopo la vittoria a Praga e nella fase a gironi dell’Europa League 2012/13 contro l’Athletic Bilbao) e cinque sconfitte, mentre l’ultimo gol su suolo spagnolo risale a quasi quindici anni fa: lo segnò Němeček al Camp Nou nella Coppa delle Coppe 1991/92, da allora sono seguite quattro trasferte in cui lo Sparta è sempre rimasto a secco. In questa stagione però la squadra allenata da Zdeněk Ščasný non ha mai perso in Europa League, proprio come Liverpool e Shakhtar Donetsk: dopo esser stata scalzata dal CSKA Mosca nel preliminare di Champions League, ha racimolato sette vittorie e cinque pareggi, e lontano dal proprio fortino sono in una serie vincente di tre successi consecutivi, a Nicosia contro l’Apoel nell’ultima gara del girone, e poi a Krasnodar negli ottavi di finale e all’Olimpico di Roma contro la Lazio nei quarti.
Intanto Marcelino sta contando i suoi uomini, soprattutto in difesa. Se Rukavina sarà sicuramente indisponibile per squalifica, Musacchio e Bonera lo saranno per infortunio. Tra le (poche) brutte notizie della scorsa settimana il centrale sudamericano è tornato dalla convocazione con sua selezione con una ricaduta aggravata della lesione al muscolo retto femorale destro, che era in via di guarigione. La nazionale argentina ha voluto verificare le condizioni del giocatore, che sarebbe potuto tornare disponibile a breve ma che ancora non era in grado di giocare, e al suo rientro in Spagna gli esami diagnostici hanno mostrato un aggravamento della sua situazione: stagione finita, l’unico dubbio è un suo possibile rientro in vista dell’eventuale finale di Europa League. Bonera invece ha lamentato una lesione all’adduttore sinistro, perciò Víctor Ruiz e Bailly formeranno certamente la coppia centrale, Mario Gaspar sarà il terzino destro mentre a sinistra dovrebbe essere confermato Adrián Marín, nonostante Jaume Costa sia tornato ad allenarsi le sue condizioni non sono ancora le migliori. Assieme a lui anche Jonathan dos Santos si sta regolarmente allenando da inizio settimana, ma per un impiego in campo bisognerà aspettare ancora un po’, mentre l’ultima pedina mancante nello scacchiere di Marcelino è Bruno Soriano che invece ha svolto lavoro differenziato per poter recuperare al meglio in vista della gara di domani. Tutti gli altri sono arruolati e arruolabili.