Basta un tempo allo Sparta Praga per ribaltare le sorti di un derby capitolino, il 258° della storia, che potrebbe segnare il destino di questo campionato: se infatti il Viktoria Plzeň appare inarrestabile, la prestazione di ieri della squadra di Zdenek Ščasný (che proprio ieri ha festeggiato le 300 panchine tra i professionisti) ha dimostrato la sua incredibile forza sia mentale che tecnica. Il 3 a 1 rappresenta l’ulteriore conferma, semmai ce ne fosse bisogno, dopo lo straordinario cammino in Europa League dello Sparta, capace di arrivare ai quarti di finale da imbattuto.
Solito modulo collaudato dei padroni di casa, con l’undici tipo in campo. Solito Milan Skoda per lo Slavia, che dopo appena 7 minuti gela la Generali Arena e porta gli ospiti inaspettatamente in vantaggio. Sugli sviluppi del primo corner dell’incontro battuto dal grande ex dell’incontro, Josef Hušbauer, l’attaccante classe 1986 anticipa il suo diretto avversario Brabec e con il destro batte sul primo palo l’incolpevole Bičík. La rete dello Slavia apre le danze di un match divertente, con le due squadre che si allungano sin dalle prime battute: da una parte lo Sparta cerca di rimediare subito al gol subito a freddo, dall’altra gli ospiti provano a chiudere l’incontro con le accelerazioni in contropiede nelle mani, o meglio nei piedi, dei suoi velocisti Zeleznik e Vukadinovic. I padroni di casa dominano la scena, spinti dagli oltre 18 mila spettatori che riempiono il Letná Stadion: la squadra di Ščasný gioca molto bene, riuscendo a muovere il pallone con grande velocità e nel contempo sfruttando l’intelligenza tattica e la velocità dei suoi calciatori con movimenti senza palla. Il fortino eretto dallo Slavia nella prima frazione di gioco pare insuperabile, con il reparto offensivo rossoblu che non riesce a rendersi davvero pericoloso nonostante un buon numero di occasioni create. Al 20′ Ščasný è costretto ad effettuare anche il primo cambio forzato inserendo Mazuch, difensore con un passato anche in Serie A con la maglia della Fiorentina, al posto dell’infortunato Holek. Dopo l’intervallo, il copione della ripresa è lo stesso, con lo Sparta a dominare il match. Il cronometro segna il 56′ quando la difesa ospite è costretta a cedere alla pressione offensiva dei rossoblu: sulla rimessa lunga di Frýdek, capitan David Lafata salta più in alto di tutti, anticipando gli avversari. Il pallone si stampa però sul palo e torna proprio sui piedi dell’attaccante numero 21, che a porta sguarnita riporta il risultato in equilibrio. Lo Slavia accusa il contraccolpo psicologico e non riesce più a reagire; dal canto suo, lo Sparta ne approfitta e a un quarto d’ora dalla fine sferra l’attacco decisivo. Sugli sviluppi dell’ennesimo corner, Mazuch la gira sul secondo palo dove arriva puntuale Costa che da pochi passi la appoggia in rete. 3 minuti più tardi, esattamente al 78′, arriva addirittura il tris, firmato da Zahustel che, servito ottimamente da Krejci, si fa trovare puntale all’appuntamento col pallone sul secondo palo e con il destro batte a tu-per-tu l’incolpevole Berkovec. Il terzo gol chiude definitivamente l’incontro, con i padroni di casa che amministrano il risultato nel finale non lasciando varchi agli avversari. Lo Sparta continua la rincorsa al Viktoria Plzeň, ora a più 6 con una partita in più (da recuperare Sparta Praga-Dukla Praga), mentre lo Slavia resta a 3 punti dal quarto posto, valevole per i preliminari dell’Europa League 2016/2017, obiettivo stagionale dichiarato dei biancorossi capitolini.
SPARTA PRAGA: Bičík, Zahustel, Brabec, Holek, Costa, Marecek, Dockal, Frýdek, Krejci, Sural, Lafata. A disp: Miller, Fatai, Julis, Konate, Mazuch, Jiracek, Matejovsky. All: Ščasný
SLAVIA PRAGA: Berkovec, Boril, Latka, Deli, Jablonsky, Soucek, Hušbauer, Zeleznik, Stohanzl, Skoda, Vukadinovic. A disp: Kenia, Mihalik, Bilek, Mesanovic, Pavlenka, Barak, Frydrych. All: Uhrin Jr.
MARCATORI: 6′ Skoda, 56′ Lafata, 75′ Costa, 78′ Zahustel
AMMONITI: Frýdek, Hušbauer, Deli, Stohanzl, Latka, Jablonsky, Kenia, Boril
ARBITRO: T.Kocourek
GLI ALTRI MATCH
Negli altri incontri del 22esimo turno di Synot Liga, come già anticipato in precedenza continua la striscia di vittorie consecutive del Viktoria Plzeň, che grazie alla rete del solito Duris espugna il difficile campo di Liberec e conquista l’undicesimo successo di fila. Passo importantissimo del Mlada Boleslav che supera 1 a 0 il Baumit Jablonec; la rete di Kudela a 4 minuti dalla fine regala ai biancoazzurri tre punti fondamentali per la corsa ad un posto europeo, con il Mlada che sfrutta nel migliore dei modi il turno favorevole, con le dirette concorrenti Slavia e Liberec impegnate contro le prime della classe, le corazzate Sparta e Viktoria Plzeň. Grande movimento nella bagarre per non retrocedere, con il Bohemians 1905 e il Marila Pribram che compiono due grandi passi verso la conquista della permanenza nella categoria: i capitolini chiudono la pratica Slovacko in appena 5 minuti, tra il 59′ e il 64′ grazie alle reti di Hubinek e Mosquera mentre il Marila espugna Jihlava aggiudicandosi il tesissimo scontro diretto grazie alle reti di Tregler, Bednar e Suchan, prima del gol della bandiera dei padroni di casa firmato da Nerad. Vincono anche il Teplice, che batte a domicilio il fanalino di coda Banik Ostrava, e lo Zbrojovka Brno, che davanti i propri sostenitori supera con un netto 3 a 0 il Dukla Praga. Crisi nera per il Sigma Olomouc, al penultimo posto a 5 lunghezze dalla salvezza: la squadra Jilek, nonostante 35 minuti di superiorità numerica a causa dell’espulsione del difensore dello Zlin Hubacek, non riesce ad andare in gol, con l’incontro che termina a reti inviolate.
SYNOT LIGA, 22° TURNO
Vysocina Jihlava – Marila Pribram 1-3 (18′ Tregler, 41′ Bednar, 78′ Suchan, 85′ Nerad)
Zlin – Sigma Olomouc 0-0
Banik Ostrava – Teplice 1-2 (14′ Holzer, 31′ Fillo, 73′ Vachousek)
Zbrojovka Brno – Dukla Praga 3-0 (1′ Hycka, 44′ Buchta, 65′ Skoda)
Bohemians 1905 – Slovacko 2-0 (59′ Hubinek, 64′ Mosquera)
Mlada Boleslav – Baumit Jablonec 1-0 (86′ Kudela)
Slovan Liberec – Viktoria Plzeň 0-1 (24′ Duris)
Sparta Praga – Slavia Praga 3-1 (6′ Skoda, 56′ Lafata, 75′ Costa, 78′ Zahustel)
CLASSIFICA: