GETAFE-EIBAR 1-1. E’ dal 17 gennaio scorso, 3-1 all’Espanyol, che il Getafe non vince in campionato: da allora, compreso il match di stasera, otto sconfitte e due pareggi, 4 gol fatti e 24 subiti. Gli uomini di Escribà proprio non riescono a stoppare un crollo che rischia di portarli dritti in Segunda; contro l’Eibar, che pure veniva da 4 punti in 9 partite, hanno assaporato la vittoria e gustato quasi fino in fondo tre punti che avrebbero fatto un’enorme differenza nella lotta per la salvezza. Nada, il maxi-schermo alla fine dice 1-1, ci ha pensato il colpo di tacco del solito Borja Baston a scatenare la bordata di fischi finale all’indirizzo del tecnico di casa. Che, a questo punto, potrebbe non terminare la stagione.
Escribà, almeno, ha provato a mischiare le carte e a inventarsi qualcosa di nuovo: schieramento super-offensivo quasi inedito per il Getafe, col doppio centravanti (Alvaro Vazquez e Scepovic, otto gol in due, meno della metà di Baston) e due ali offensive ai lati come Sarabia e Wanderson (il brasiliano finirà per farsi preferire al prodotto del vivaio del Madrid); Mendilibar preferisce invece lasciare fuori Sergi Enrich, affidandosi a Keko e il giapponese Inui per supportare Borja.
Dieci minuti di un gran Getafe sembrano dar ragione al tecnico ex Elche: Damian Suarez e Sanabria combinano come Neville e Beckham ai tempi del grande Man U di fine secolo, i capitolini sfiorano due volte il gol (Scepovic in particolare spreca una buona occasione) in cinque minuti. Il gol del centrale Velazquez, il suo terzo sigillo in campionato, arriva al 7′ ed è meritatissimo: colpo di testa a due passi da Riesgo, 1-0 e Coliseum in festa.
Il “Geta” finisce lì, o quasi. I baschi prendono il controllo del match: a centrocampo Escalante lavora per due visto la serata da dimenticare di Dani Garcia, il rientrante Keko e soprattutto Inui sono due frecce che fanno male. E Borja Baston al quarto d’ora va subito vicino al pari con un tocco di esterno sinistro che Guaita devia in angolo. I ritmi si abbassano, il gioco è in mano all’Eibar che prima dell’intervallo crea almeno altre due situazioni pericolose, la sensazione è che prima o poi il pari arriverà.
Arriverà, certo, non dopo un secondo tempo meno godibile del primo ma che riserva clamorose palle gol: i padroni di casa, arroccati in difesa del vantaggio, colpiscono un palo con Alvaro Vazquez (di testa, ancora su calcio piazzato) e sfiorano il raddoppio col sinistro a giro di Victor. Dall’altra parte è Inui, spesso fumoso ma comunque sempre nel vivo del gioco, a colpire un legno con un diagonale dal limite. La pioggia comincia a cadere copiosa sul Coliseum, i tifosi di casa accettano la serata tendente al freddo di Madrid a costo di festeggiare i tre punti. Che non arriveranno: all’87’ è ancora Inui a seminare il panico sulla sinistra, cross basso in mezzo e Borja Baston, al 17esimo gol stagionale (era a digiuno da cinque partite), batte Guaita con un tacco geniale. Il centravanti in prestito dall’Atletico, nel recupero, va vicino anche al raddoppio che avrebbe gettato nello sconforto gli “azulones”. Che si accontentano, invece, di un brodino utile ad abbandonare la zona retrocessione almeno per una notte.
GETAFE-EIBAR 1-1: 7′ Velazquez, 87′ Borja Baston (E)