Atletico Madrid-PSV Eindhoven 0-0 (8-7 d.c.r.): L’Atletico Madrid ospita il PSV Eindhoven per il ritorno degli ottavi di UEFA Champions League. Nella gara d’andata i campioni d’Olanda hanno imbrigliato la compagine madrilena con una solida prestazione difensiva ed una mirabile organizzazione delle collettivo. La squadra di Cocu ha dimostrato di valere questi palcoscenici e, di certo, non si è comportata da vittima sacrificale di fronte agli spagnoli. I padroni di casa hanno deluso le aspettative nella gara d’andata, poiché il reparto avanzato non ha dimostrato particolare incisività negli ultimi metri ed il centrocampo non è stato in grado di confezionare palla goal per i propri attaccanti. Il ritorno si prospetta di diverso tenore, poiché l’Altetico sembra avere una marcia in più rispetto al PSV Eindhoven, sia dal punto di vista tecnico, che dal punto di vista fisico. Il PSV non sembra avere l’esperienza adeguata per reggere la pressione di stadi come il Vincente Calderon, vero e proprio fortino dell’Atletico Madrid. La giovane età degli interpreti degli olandesi può giocare brutti scherzi ai Boeren. Nonostante queste immediate impressioni e considerazioni, si prospetta una gara assolutamente tirata e avara di emozioni, poiché le due squadre fondano i propri successi sulle performance difensive e la solidità del reparto arretrato. Osservato speciale della gara è Jeroen Zoet, protagonista della partita d’andata. Addentrandoci nelle scelte dei rispettivi tecnici, evidenziamo come Cocu abbia scelto di inserire Isimat-Marin schierando una difesa a cinque rispetto la partita d’andata. Una soluzione ulteriormente conservativa per cementare le propria difesa. Simeone, invece, mantiene lo stesso schieramento con il consueto 4-4-2, ma rispetto all’andata inserisce Ferreira Carrasco al posto di Vietto. La gara si preannuncia altamente bloccata, ma sarà davvero interessante dal punto di vista tattico.
Nella prima frazione di gioco l’Atletico Madrid ha il pallino del gioco, come pronosticabile e si presenta numerose volte dalle parti di Zoet. Il PSV patisce le incursioni degli spagnoli, ma stenta a presentarsi dalle parti di Oblak. La compagine di Cocu però dimostra organizzazione difensiva e coralità nei movimenti. Il protagonista rimane Zoet, autore di una prestazione brillante sino a qui. La partita perciò risultata bloccata, ma comunque godibile. Le squadre non sbloccano la contesa e la prima frazione di gioco termina a reti bianche. Nella ripresa Locadia sfiora la rete del vantaggio con una conclusione a giro, ma Oblak è agile e fortunato nel deviare la sfera sul palo e salvare i suoi compagni da un passivo problematico. Il PSV prende fiducia e comincia a macinare gioco, nonostante la pressione dell’Atletico sia ancora veemente. La squadra di casa, però, sembra perdere lucidità, nonostante l’ingresso di Fernando Torres abbia dato nuova linfa al reparto avanzato dei Colchoneros. Torres sfiora la rete del vantaggio, ma Zoet è prodigioso a deviare il pallone sulla traversa. Atletico Madrid davvero vicino al vantaggio. La gara non offre ulteriori emozioni e la contesa si protrae sino ai supplementari. Nel primo tempo supplementare Griezmann chiama Zoet ad una parata in presa, dopo una giocata deliziosa di Saul. Nel secondo tempo supplementare Guardado va vicino al colpo gobbo, però la conclusione a giro del messicano si spegne di un soffio sul fondo. I tempi supplementari non decidono il match e le squadre dovranno concludere la sfida ai calci di rigore. Alla lotteria dei rigori decisivo è l’errore di Narsingh, dopo l’ottava serie di rigori. Vince l’Atletico Madrid che passa ai quarti, esce sconfitto il PSV Eindhoven.
Commento: Le due squadre hanno giocato la gara che ci si aspettava, vale a dire un match prevalentemente difensivo, giocato sull’errore dell’avversario. La compagine di Cocu è stata sublime nel serrare le fila e dimostrare un’ulteriore maturità e consapevolezza nella gestione del pacchetto arretrato, i tre centrali difensivi hanno dato sicurezza durante l’arco della gara e Zoet si è dimostrato fenomenale fra i pali, sino ai calci di rigore. L’Atletico ha corso l’enorme rischio di perdere questa gara, ma alla fine della contesa i nervi saldi e l’esperienza maggiore degli spagnoli hanno giocato a vantaggio dei Colchoneros, facendoli trionfare dal dischetto. Merita una menzione Fernando Torres: il suo ingresso in campo ha svoltato la gara, ma a mio dire il migliore in campo è stato Davy Pröpper, protagonista di una gara maiuscola.