Non solo Leicester. In Europa, questo sembra l’anno delle cenerentole o presunte tali, perché guai a chiamare così “Die Alte Dame“, la Vecchia Signora tedesca, l’Hertha Berlino. Il moderno Olympiastadion esulta festante con i propri ragazzi che superano 2-0 lo Schalke 04 nello scontro diretto valevole per il terzo posto e continuano a sognare ad un piazzamento per partecipare all’Europa “che conta”. L’artefice di questo miracolo risiede in panchina ed è l’ungherese Dardai a cui va dato il merito, oltre che di aver dato un’identità a questa squadra, di aver fortemente voluto Darida ed Ibisevic. Sono proprio i due principali acquisti del mercato estivo a mettere lo zampino nella vittoria contro i bianco-blu della Ruhr.
Con un gol per tempo, l’Hertha si assicura i 3 punti: nella prima frazione di gioco, Kalou (totalmente revitalizzato da Dardai) trova, con una magia degna di un giocatore con una visione di gioco sconfinata, il corridoio per Haraguchi che, freddissimo, non calcia ma serve con l’extra-pass Ibisevic, per il bosniaco è tutto troppo facile da due passi.
Nella ripresa, poco dopo l’ora di gioco, l’Hertha consolida il risultato: Darida si incarica della battuta del calcio d’angolo e cerca un traversone verso il primo palo, Stark, lasciato solo dalla deconcentrata difesa ospite, colpisce di testa alla perfezione e chiude definitivamente il risultato. Primo gol in Bundesliga per il centrocampista tedesco. Game, set, match: non svegliate l’Olympiastadion!
💙🎉 HEIMSIEG 🎉💙 2:0 gegen Gelsenkirchen, 45 Punkte! HERRLICH! #BSCS04 #hahohe
— Hertha BSC (@HerthaBSC) 11 marzo 2016