Talento e fortuna: l’Union rimonta 2-1 sul Karslusher. Fantastico gol di Kroos!

Dopo i primi 20 minuti di pura sonnolenza, nessuno, ma davvero nessuno si sarebbe immaginato una partita così emozionante e temprata: allo stadio An der Alten Försterei si sono visti 11 giocatori, finalmente non solo accomunati dallo stesso colore di maglia; è scesa in campo una squadra solida che, nonostante un tempo giocato in 10 per l’espulsione di Kreilach, ha miscelato tanti muscoli e fiato a colpi di classe e princìpi di genialità. O prìncipi della genialità, spostando l’accento, perché la prima rete realizzata da Felix Kroos è l’atto di chi si sente pronto per essere un leader e perché Bobby Wood, arrivato alla decima rete in Zweiteliga, sta meritando lo scettro e la corona di guida spirituale offensiva. Come la settimana scorsa, anche a questo giro, consentiteci di piazzare alcune premesse: a causa di problemi fisici, l’allenatore Sascha Lewandowski si è momentaneamente allontanato dalla panchina della squadra berlinese. Destabilizzante per i ragazzi che sono, ora guidati da André Hofschneider, assistente, dal 2007 in società e mai mister nelle partite ufficiali. Come se la situazione non fosse già abbastanza difficile, Hofi ha dovuto sostituire più di una mezza dozzina di giocatori: a Skrzybski, Korte, Leistner, Schönheim e Thiel si sono aggiunte le defezioni dell’ultima ora di Zejnullahu e del capitano Kessel. Recuperato, invece, l’americano Wood dall’acciacco alla spalla.

Per l’anticipo della 23esima giornata di Zweiteliga, contro un Karlsruher reduce da una doppia vittoria in trasferta contro Duisburg e soprattutto St. Pauli,  Hofschneider propone un 4 – 3 – 3 così schierato: Busk – Trimmel, Puncec, Pogatetz, Parensen – Daube, Kroos, Redondo –Wood, Kreilach, Brandy.

Damir Kreilach ci fa intuire, dopo 7 secondi (se non è record, andiamo molto vicino), che la sua sarà una partita conflittuale con l’arbitro Harm Osmers, il quale per un fallo del croato in area KSC, estrae immediatamente il cartellino giallo. Come detto in apertura, la partita è blanda, bisogna arrivare alla mezz’ora per assistere alla prima azione da gol: il capitano ospite, Gordon, lancia la palla verso il terzino destro italo-tedesco, Enrico Valentini, che sul fondo, resiste ad un tentativo mollo di pressing di Daube, piazza una palla tesa al centro e, come è successo una settimana fa contro il RB Leipzig, i difensori dell’Union si fanno prendere dal panico, lisciano un po’ tutti la sfera che arriva docile sul piede del numero 10 Yamada, perso da Trimmel, che da due passi la butta in rete. L’Union, però, non si scompone: nonostante i tanti fuori rosa, il gioco sembra non risentirne più di tanto, Wood è in continua crescita e ad ogni pallone toccato acquista sempre più sicurezza e poi a centrocampo c’è Kroos che dispensa giocate e palloni.

Ad inizio recupero di primo tempo è un suo colpo a riequilibrare il match: Wood, in surplace, al limite dell’area attende l’arrivo di una spalla, Kreilach si smarca, accerchiato da due avversari riesce comunque a girarsi, vedendo chissà con quale occhio, l’accorrente Kroos, la palla arriva al fratello del Toni madridista che, dai 16 metri, si sistema il pallone e scocca una freccia che si infila tra due difensori, bacia con dolcezza il palo sinistro e beffa Vollath. Altro gol bellissimo per il giocatore in prestito dal Werder Brema e ottimo modo per chiudere il primo tempo.

I secondi 45 minuti di gioco si aprono con un classico “copia&incolla”: 180 secondi e il primo attore, l’arbitro Osmers, è costretto a sventolare il cartellino giallo, dinanzi al naso del secondo attore, Kreilach, che lascia la squadra in 10. In realtà, a contrario di quanto pensare dallo sconforto, i Blau-Weiß non hanno assediato i padroni di casa, anzi, con disciplina e concentrazione, non hanno corso pericoli. E così, al 60’, la buona sorte assiste l’americano Wood. Lui è bravo, al limite dell’area a danzare resistendo a un paio di affondi avversari, poi come meglio può tira di sinistro. Un tiro davvero brutto e scoordinato, ma impatta su Traut, subentrato da appena cinque minuti e prende una traiettoria così opposta da spiazzare Vollath. E’ la rete del 2-1, è il decimo gol per il talentino americano, esploso in questo inizio di 2016. E’ la rete che regala tre punti fondamentali per la salvezza: ora l’Union è a +12 sul Paderborn, terzultimo, che ha perso contro il Lipsia.

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Giornalista, nato a Bari in un ambiente dove gli si diceva di tifare per i bianco-rossi, ha seguito il suggerimento alla lettera appassionandosi all'Union Berlin. Fidanzato ufficialmente con il club dal 12 agosto del 2012 quando ha assistito ad una partita per la prima volta nello stadio An der Alten Försterei. Ama i cappelli: i suoi, quello di De Gregori, di Charlie Brown, di Alan Grant e di Nereo Rocco.