Villarreal – Napoli: le pagelle dei partenopei

La gara era stata preparata alla perfezione da mister Sarri. Una gara simile a quella disputata allo Juventus Stadium sabato scorso. Gli azzurri avevano il compito di addormentare la gara a centrocampo e sfruttare il contropiede alla prima opportunità. Questa tattica ha delineato quest’oggi molto ordine in mezzo al campo che è risultato però inutile quando Denis Suarez a dieci minuti dal termine ha portato le sorti della gara verso la squadra di casa. Proprio da quella punizione fatale ai partenopei partiamo per parlare della prova di Pepe Reina (5,5) che è apparso sulla conclusione poco reattivo. Sin dall’inizio però il portierone spagnolo è sembrato poco concentrato, soprattutto quando nei primi minuti di gioco concede un’occasione monumentale a Soldado. Il resto della retroguardia non si comporta meglio. Chiriches e Koulibaly (5,5) rendono innocua la presenza in attacco della coppia Baptistao – Soldado ma in fase di impostazione commettono troppi errori. I terzini fanno poco di più con Hysaj (6) che  a causa della presenza di Dani Suarez è costretto a una partita difensiva e Strinic (6,5) che con le sue diagonali n più di un’occasione salva i suoi. A centrocampo David Lopez (6) fa un grande lavoro sporco mentre Valdifiori (5,5) rovina la sua gara causando il fallo da cui nascerà il gol di Suarez. Anche Hamsik (5,5) inizia bene ma nel momento più importante della gara, l’uomo del Madrigal si dimostra poco creativo. In attacco Mertens (5,5) effettua un primo tempo da fantasma e una ripresa dove il suo estro si alterna a degli errori veramente banali. Da un suo passaggio però sorge l’occasione più nitida per il Napoli che viene sciupata incredibilmente da Callejon (6,5). Questo è però l’unico vero errore della gara dello spagnolo che è l’unico a dare il massimo sempre, sia in fase offensiva che in fase difensiva. In attacco Gabbiadini (5) non si dimostra all’altezza di sostituire Higuain (5,5). Anche El Pipita però non entra in partita in maniera adeguata e nei venti minuti a disposizione non lascia molte tracce di sé.  Stesso discorso vale per Insigne (6) anche se con le sue accelerazioni pone in difficoltà nei minuti finali la retroguardia di casa. Allan (s.v) gioca troppo poco tempo per essere valutato.

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Nato a Siniscola, in provincia di Nuoro, in una notte d'ottobre del 1993, sin da quando è un bambino si appassiona al calcio. Raggiunta la maturità in terra sarda, decide di spostarsi a Milano per star vicino al suo grande amore, l'Inter.
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