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Liga: Messi alla Cruyff, Barça alla Federer. Neville si salva, l’Atletico tiene botta

24esima giornata di Liga, un lungo turno che vi raccontiamo partendo dalla fine. Stavolta nessuna sorpresa tra Barcellona e Celta Vigo, con la roboante sconfitta di cinque mesi fa abbondantemente vendicata. C’è tutto il Barcellona cannibale in questo successo, anche un pizzico di arroganza guardando il risultato finale e come è maturato. Sei a uno, roba da Foro Italico, tre ne fa Suarez, uno a testa per Messi, Neymar e Rakitic. Il momentaneo pareggio di John Guidetti su rigore non serve a nulla. La Pulce fa tutto quel che vuole e si permette pure di rievocare il penalty datato 5 dicembre 1982, quando Cruyff, invece di tirare, scaricò la palla su Jesper Olsen. In quel caso, il Papero d’oro ricevette il passaggio di ritorno prima di scaraventare nel sacco, stavolta un solo passaggio, per Suarez, ma il discorso non cambia. Una prova di potenza, ma pure di una certa arroganza, il Barcellona ha abbastanza classe per polverizzare il nemico, pure a livello psicologico, occhio però a non esagerare perché fino a all’ora di gioco il Celta ha retto più che bene. C’è voglia di fare, ma pure di strafare. Nota a margine: con questa tripletta, Suarez sorpassa Ronaldo in cima alla classifica dei marcatori, 23 i centri stagionali dell’uruguayano, ai quali si sommano i 17 di Neymar e i 13 di Messi. Mica male.

Bene anche l’Atletico Madrid, che insegue i blaugrana a tre lunghezze ma con una partita disputata in più. Successo di misura sul campo del Getafe, la firma è del figliol prodigo Fernando Torres, quarto gol in campionato per lui, 101esimo complessivo con la casacca dei Colchoneros. L’ex milanista, liberato dalla partenza di Jackson Martinez, gioca con tranquillità e capitalizza al meglio il traversone dell’ottimo Ferreira Carrasco. Partita mica facile, per condurla in porto serve tutto il mestiere di Diego Godin. Levante sempre più ultimo, nonostante la presenza di Giuseppe Rossi, l’Eibar conquista i tre punti grazie allo scatenato Borja Baston e all’autorete di Tono, proseguendo uno straordinario campionato che lo vede al sesto posto. Batte un colpo invece il Siviglia, anzi due, regolando il Las Palmas nella ripresa. Ospiti inguaiati nella lotta per non retrocedere, match non semplici per gli undici di Unai Emery, che hanno bisogno di qualcosa in più per centrare il piazzamento Champions. Tutto facile per la Real Sociedad, che schianta il Granada con un secco tre a zero.

Abbiamo già detto del successo del Real Madrid, da sottolineare anche il favoloso momento di forma del Villarreal, prossimo euroavversario del Napoli. I gialli di Spagna regolano la pratica Malaga grazie alla conclusione vincente di Soldado al 18esimo, 48 punti per il Villarreal. Ha vinto anche il Valencia ed è una grande notizia, considerando l’aria che tirava dalle parti del Mestalla. A Gary Neville in questi giorni hanno detto di tutto, la sua panchina ha ballato più di Edmundo al carnevale, ci voleva proprio questa prima vittoria per salvare l’incarico, un successo arrivato in rimonta sull’Espanyol, decisivo Cheryshev che firma la rete del due a uno finale. I Pipistrelli non centravano i tre punti dalla bellezza di undici gare: una vita. Spettacolare il pareggio tra Gijon e Rayo, due a due pure tra Depor e Betis Siviglia, punticino che torna molto utile ai galiziani.

Liga, 24esima giornata

Sporting Gijon-Rayo Vallecano 2-2
Real Madrid-Athletic Bilbao 4-2
Villarreal-Malaga 1-0
Valencia-Espanyol 2-1
Deportivo-Betis 2-2
Real Sociedad-Granada 3-0
Siviglia-Las Palmas 2-0
Eibar-Levante 2-0
Getafe-Atletico Madrid 0-1
Barcellona-Celta Vigo 6-1

Paolo Bardelli

Nato ad Arezzo nei meravigliosi anni '80, si innamora prestissimo del calcio e non avendo piedi fini decide di scriverlo. Ha lavorato nella redazione del Guerin Sportivo e per tre anni cura la rubrica "Dalla A alla Z". Numerose collaborazioni nel corso degli anni con testate tra le quali tuttomercatoweb.com, ilsussidiario.net e il mensile Calcio 2000. Nel 2012 insieme ad Alfonso Alfano crea tuttocalcioestero.it. E ne è molto orgoglioso.

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  • a Messi piace vincere facile alla faccia della sportività; preferisco Francesco Totti e il suo cucchiaio a Euro 2000: ha umiliato Van der Sar ma rischiando l'epic fail, quella era vera arroganza da campione

    • Siamo dello stesso parere, quello di Messi e soci è stato un gesto inutile ed esclusivamente improntato a creare chiacchierìccio mediatico sulla cosa. Quello di Totti è stato semplicemente un capolavoro in un momento delicatissimo, colpo di classe e freddezza del campione. (e soprattutto è stato tirato il rigore)

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Paolo Bardelli

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