Il piatto forte della ventitreesima giornata della Premier League si consumerà, domani, all’Emirates Stadium, quando i padroni di casa dell’Arsenal affronteranno il Chelsea. Una sfida, quella fra Gunners e Blues, mai banale, che mette difronte le due compagini londinesi più forti degli ultimi vent’anni. Chi ha vissuto tutti i derby fra le due londinesi negli ultimi quattro lustri è lui, Arsene Wenger, tecnico alsaziano amato e spesso detestato dai propri tifosi.
BILANCIO STORICO POSITIVO – Nel suo lungo interregno sulla panchina dell’Arsenal, inziato nell’ottobre del 1996, Wenger ha affrontato ben trentotto volte il Chelsea, col quale il bilancio è positivo: 15 vittorie, 12 pareggi e 11 sconfitte. Lo score positivo, però, è maturato principalmente nella prima parte dell’avventura dell’alsaziano sulla panchina dei londinesi, quando il Chelsea non era ancora finito nelle mani di Abramovich e non era competitivo ai massimi livelli.
VENT’ANNI, UNDICI RIVALI – Ma il dato più stupefacente, riguarda il numero dei manager del Chelsea affrontati da Wenger in questi venti, lunghi, anni: sono ben undici, infatti, i colleghi affrontati, dato che sale a tredici se consideriamo che Mourinho e Hiddink, col quale si troverà difronte domani, hanno vissuto a Stamford Bridge due avventure in due momenti distinti. Se non è un record, poco ci manca.
GULLIT E VIALLI, LE PRIME VITTIME – Il primo manager affrontato da Wenger è stato Ruud Gullit, per un certo periodo player-manager del Chelsea. Il saldo delle sfide fra l’asalziano e l’olandese premia nettamente il primo, che ha vinto tutti i tre scontri diretti, iniziati con uno sfolgorante 3-0 nell’aprile del 1997. Dopo l’ex tulipano rossonero, è stato il turno di Gianluca Vialli, anch’egli prima allenatore-giocatore e poi manager dei Blues. Anche in questo caso, il bilancio è nettamente favorevole a Wenger: 3 vittorie, 2 pareggi e 0 sconfitte.
LE SFIDE, VINCENTI, CONTRO RANIERI – Da un italiano a un altro. Esonerato Vialli, il Chelsea si affidò a Claudio Ranieri. E anche in questo caso, Wenger ha nettamente dominato: 4 vittorie, 3 pareggi e 0 sconfitte. In quel periodo, oltretutto, l’Arsenal – nella stagione 2003/2004 – riuscì nell’impresa di centrare lo storico double, portando a casa Premier League e FA Cup. Al tirar delle somme, Wenger non ha mai perso contro il Chelsea nelle prime sette stagioni sulla panchina dei Gunners, dove ha affrontato tre manager diversi.
ARRIVA MOU, CAMBIA LA MUSICA – Tutto cambiò, però, quando sulla panchina dei Blues approdò un certo José Mourinho, col quale da subito si instaurò un rapporto tutt’altro che cordiale. Nei loro undici scontri diretti (calcolati nei due periodi – 2004/2007 e 2012/2015 – nei quali lo Special One si sedette sulla panchina del Chelsea), Mourinho s’impose per cinque volte, rifilando uno storico 6-0 nella stagione 2013/2014 che resta uno dei punti più bassi nell’avventura ventennale di Wenger all’Arsenal.
ULTIMI OTTO ANNI, POCHE SODDISFAZIONI – Dopo l’esonero di Mourinho nel 2007, Arsene ha vinto solo quattro dei diciassette confronti contro i rivali londinesi. Gli unici successi si verificarono contro Avram Grant (dicembre 2007), Felipe Scolari (novembre 2008), Carlo Ancelotti (dicembre 2010) e Villas Boas (ottobre 2011), mentre l’unico precedente contro Guus Hiddink, manager contro il quale si confronterà domani, si concluse con una sconfitta (2-0).
ALLA RICERCA DELLA PREMIER LEAGUE – Domani, in un match che vede i Gunners avanti ben diciannove punti sui Blues, Wenger proverà a cercare quei tre punti che gli consentirebbero di restare al vertice della Premier League e, contestualmente, lasciare il Chelsea nelle zone basse della classifica. La rincorsa alla Premier League, che l’alsaziano non vince da dodici anni, prosegue. Prima, però, c’è da superare l’ostacolo Blues. E la tradizione recente, non è certamente favorevole…