Newcastle-Manchester United 3-3: la doppietta di Rooney non basta, ora a Van Gaal si chiedono acquisti

Newcastle Manchester United Rooney

I riflettori si accendono in anticipo a St. James’ Park stasera: c’è Jonjo Shelvey da presentare. Il centrocampista è stato appena prelevato per 12 milioni di sterline, sottraendolo ai rivali nella corsa salvezza del Swansea. Con lui arriva a Newcastle anche Henry Saivet, a dimostrazione che la società sta mettendo in gioco tutti i mezzi possibili per arrivare alla salvezza.
Le ultime partite preoccupano e non poco nella città del nord-est dell’Inghilterra: con una prolungata astinenza al gol, è bastato prendere 4 reti in 4 gare per perderle tutte.
Oggi arriva il Manchester United, che dopo un travagliato dicembre, sembra essere tornato a respirare dopo le due vittorie con Swansea e Sheffield United, in cui Rooney si è dimostrato ancora decisivo.
Van Gaal conferma il capitano al centro dell’attacco con Ander Herrera dietro, Lingard e Martial sulle fasce.
Fellaini gioca davanti alla difesa, affiancando Schneiderlin al posto dell’infortunato Schweinsteiger, mentre Young si adatta nuovamente dietro come terzino destro.
Dall’altra parte McClaren si dispone a specchio rispondendo con un 4-2-3-1 a forte proiezione offensiva.
Nonostante le due squadre, sulla carta, sembrino sbilanciate eccessivamente in avanti, la noia si impadronisce dei primi 25 minuti di gioco.
L’unico uomo che prova a rubare la scena agli sbadigli è Fellaini, che davanti alla difesa colpisce più parastinchi che palloni, ma quando la palla arriva sulle fasce si fionda in area con la veemenza di un ariete e coi suoi riccioli impaurisce a tal punto Mbemba, che il difensore dei Magpies va in confusione e sbatte via il pallone di mano in piena area, causando così il rigore del vantaggio dei Red Devils.
La seconda parte di primo tempo è Rooney vs. Wijnaldum. Al 26′ l’inglese conclude fuori a tu per tu col portiere, mentre 2 minuti dopo De Gea respinge un rigore in movimento dell’olandese.
Non passa molto e Rooney si invola su gentile concessione di Coloccini, al quale evidentemente non hanno spiegato bene come tenere la linea per mettere in fuorigioco gli attaccanti avversari, poi il capitano dei Red Devils aspetta, vede Lingard in arrivo e lo serve con un assist al bacio per il raddoppio.
Anni fa uno 0-2 contro il Manchester United avrebbe certamente avuto il sapore della sentenza, oggi non più: bastano 4 minuti e Wijnaldum sfrutta la torre di Mitrovic per l’1-2.
Andare negli spogliatoi con il gol galvanizza il Newcastle per l’inizio del secondo tempo.
Il Manchester United viene schiacciato in area da una partenza frenetica dei Magpies, forti delle folate a tutta velocità del solito Wijnaldum e del rinfrancato Sissoko.
I Red Devils non reggono mentalmente, sembra incredibile, ma in effetti la squadra è poco esperta e va in difficoltà sotto pressione. Gli errori fioccano, sia davanti (Lingard tira alto a porta vuota) che dietro.
La peggiore idea ce l’ha Smalling, che al 66′ ingaggia un duello in area con Mitrovic e finisce col tentativo di spogliarlo della sua maglietta. Troppo per evitare il secondo rigore della serata.
Mitrovic segna e i diavoli rossi assaporano l’inferno di un St. James’ Park infuocato, che incita a tutto volume le offensive continue degli uomini in maglia bianco-nera.
Gli sbandamenti non mancano, ma la squadra di Van Gaal stavolta resiste alla sfuriata del Newcastle e, appena i ritmi si abbassano, colpisce: al 79′ il neo entrato Depay si libera al tiro, sulla respinta della difesa Rooney, di nuovo lui, lascia partire una sassata all’angolo alto che vuol dire 3-2.
14 gol in carriera contro i Magpies, ma stavolta la partita non la decide lui. Ebbene no, perché lo United trova il modo di pareggiarla al 90′,  con la bomba da fuori di Dummett deviata in maniera decisiva dal gomito dello sfortunato Smalling.
Alla fine l’equazione che vedeva 3 o 4 attaccanti in campo per ogni squadra dà come risultato un pareggio da 6 gol, regalando spettacolo al pubblico, un punto al Newcastle e tanti rimpianti al Manchester United.
Con una gara in più delle rivali la vetta dista 8 punti, il terzo posto 5, la zona Champions 2. Realisticamente i Red Devils possono ancora approdare nella massima competizione europea, mentre le chance di portare a casa il titolo sembrano ormai definitivamente tramontate.
A questo punto i tifosi si aspettano quanto meno degli aggiustamenti dal mercato, altrimenti tra defezioni per infortunio e poche alternative davanti, anche il progetto europeo potrebbe naufragare.
I rumors di mercato più accreditati in entrata sembrano essere Felipe Anderson della Lazio e Saul Niguez dell’Atletico Madrid.
Il primo sarebbe l’ennesimo esterno offensivo in una squadra in cui Depay non brilla e Mata è stato definito da Van Gaal “non la sua ala preferita“. Certamente potrebbe portare qualità, ma in attacco una prima punta serve come il pane. Lo stesso Martial è stato spostato sulla fascia, in area di rigore il tecnico olandese sembra voler puntare sul solo Rooney. Le ultime tre gare gli danno ragione, ma è ovvio che non può durare.
Saul Niguez potrebbe validamente compensare le assenze di centrocampisti difensivi come Carrick e Schweinsteiger, che stasera hanno pesato parecchio. Fellaini non può giocare in quel ruolo, però la trattativa con l’Atletico Madrid è difficile, il giocatore è fortemente identificato con quella maglia. Servirebbe un forte sforzo economico sia per il cartellino (clausola rescissoria intorno ai 45 milioni di euro) che per l’ingaggio.
Infine il reparto difensivo: metà è in infermeria e qualcuno (leggi Shaw) ci rimarrà parecchio, pertanto anche qui sembra evidente la necessità intervenire, almeno per tamponare la mancanza di terzini di ruolo.
Alcuni account social di tifosi Red Devils hanno inneggiato al ritorno di Nemanja Vidic, che ha appena rescisso dall’Inter, ma sinceramente non si può sapere in che condizioni sia il giocatore, dato che quest’anno non ha praticamente mai visto il campo.
Insomma, Van Gaal ha una bella gatta da pelare e per un allenatore già sulla graticola ulteriori errori sul mercato potrebbero essere difficilmente perdonati.
Il caso Di Maria dell’anno scorso e gli acquisti mirati come Depay che poi finiscono inspiegabilmente in panchina hanno già fatto storcere il naso a molti, servono due o tre puntelli, magari uno per ruolo, a cui far seguire i risultati, con almeno la qualificazione in Champions League. Altrimenti, cosa non nuova, il manager olandese potrebbe avere i giorni contati.

Newcastle-Manchester United 3-3 (9′ rig. Rooney, 38′ Lingard, 42′ Wijnaldum, 67′ rig. Mitrovic, 79′ Rooney, 90′ Dummett)

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Cresciuto a pane e telecronache delle proprie partite con le figurine Panini sul campo di Subbuteo, sviluppa una passione viscerale per il calcio, che si trasforma presto in autentica dipendenza. Da sempre dalla parte degli underdog, non scambierebbe mai 1000 vittorie da cowboy con un unico grande successo indiano sul Little Bighorn. Tra una partita e l'altra, trova il tempo per laurearsi in economia, Tuttocalcioestero gli offre l'occasione per trarre finalmente qualcosa di buono dalla sua "malattia" per il pallone, strizzando l'occhio al sogno nel cassetto del giornalismo di professione.