Liverpool-Leicester 1-0: Ranieri cade ad Anfield, ossigeno per Klopp

Liverpool

Ad Anfield Road arriva la capolista, il Leicester di Ranieri, squadra rivelazione dell’anno, ma che secondo Klopp ha dimostrato di poter essere davanti a tutti grazie ad una rosa ricca di qualità.
Sembrano le classiche dichiarazioni per “mettere le mani avanti”, ma il tecnico tedesco striglia anche i suoi ricordando che ad inizio partita è meglio trovarsi in vantaggio 1-0 e difendere il punteggio, piuttosto che finire subito sotto e dover rimontare, cosa troppe volte concessa dai Reds negli ultimi tempi.
Ranieri vive pressioni completamente diverse e sa di avere di fronte una serie di match durissimi, che potrebbero essere la cartina di tornasole per la sua squadra: Liverpool oggi, poi City, Bournemouth e Tottenham. Il tecnico italiano, però, sembra sicuro dell’appoggio di gran parte degli appassionati di calcio inglesi, affezionatosi ormai a questa inaspettata Cenerentola.
I tifosi Reds invece sostengono la squadra di casa, come al solito, senza se e senza ma ed è uno spettacolo vedere come, nonostante le difficoltà, “You’ll never walk alone” venga puntualmente intonata dalla Kop anche quest’oggi.
Il Liverpool sembra assorbire l’energia delle tribune e scende in campo con un atteggiamento combattivo ed un ritmo intenso. Coutinho e Mahrez deliziano la platea a suon di invenzioni, ma nessuno trova lo spunto decisivo.
I Reds tengono fin da subito il pallino del gioco e sono attenti alle ripartenze avversarie, tenendo una linea difensiva piuttosto bassa.
Il Leicester a tratti sembra invece marcare a uomo, con Kanté che va a disturbare Jordan Henderson in fase di impostazione, e Origi marcato stretto dal giamaicano Morgan.
La gara si alimenta delle folate ora di una parte ora dell’altra, seppure vada riconosciuta la maggiore continuità nell’azione dei Reds. I Foxes, dopo una fase piuttosto opaca a metà primo tempo, escono fuori nel finale col solito Mahrez, che parte splendidamente in dribbling ed impegna Mignolet con un potente tiro dalla distanza.
Nella ripresa si riparte da dove si era finito nel primo tempo, con grande intensità, squadre che lottano su ogni palla, ma occasioni gol poco nitide. In campo c’è Benteke e il livello degli scontri fisici nell’area dei Foxes si alza.
Huth e Morgan reggono, ma l’attaccante belga si fa furbo al minuto 63 e si sgancia dalla strettissima marcatura facendo un passo indietro verso il centro dell’area di rigore proprio nel momento in cui Firmino si libera sulla sinistra e fa partire un traversone basso. Il 9 dei Reds non sbaglia e Schmeichel è battuto.
Il Leicester incrementa il pressing offensivo, ma gli avanti cominciano a sentire le gambe pesanti. Ranieri se ne accorge e cambia l’intero reparto d’attacco.
Mahrez perde intensità e scompare dal gioco, mentre la lotta continua in mezzo al campo e nelle aree di rigore. Il Liverpool sporadicamente riparte ed arriva alla conclusione da fuori, seppure in maniera poco precisa, il Leicester invece non riesce quasi mai a rendersi pericoloso dalle parti di Mignolet.
I Foxes tentano allora di sfruttare le lunghe rimesse laterali in area di rigore ed impensieriscono finalmente i Reds, salvati il più delle volte dal loro estremo difensore e, in un’occasione, da Emre Can che impatta un tiro a botta sicura di King.
Il finale è pazzo: Schmeichel va nell’area avversaria nel tentativo disperato di trovare il pari, sulla ribattuta della difesa scivola a terra e non riesce a rientrare. Parte un contropiede 6 contro 2 con la porta vuota, ma Benteke, servito in posizione dubbia, sbaglia clamorosamente.
Sul ribaltamento di fronte King ha di nuovo la possibilità di fare 1-1, ma il suo colpo di testa finisce alto sopra la traversa e l’arbitro fischia tre volte, decretando la caduta degli uomini di Ranieri.
Il Leicester paga la giornata no di Vardy e l’appannamento di Mahrez nel secondo tempo, ma una battuta d’arresto ad Anfield ci può anche stare.
Il Liverpool torna alla vittoria regalando ossigeno a Klopp dopo il pesantissimo 0-3 subito dal Watford. Per il manager tedesco è fondamentale mettere punti in cascina in attesa del mercato di gennaio per cominciare a lasciare il segno anche nella costruzione della rosa.

Liverpool-Leicester 1-0 (63′ Benteke)

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Cresciuto a pane e telecronache delle proprie partite con le figurine Panini sul campo di Subbuteo, sviluppa una passione viscerale per il calcio, che si trasforma presto in autentica dipendenza. Da sempre dalla parte degli underdog, non scambierebbe mai 1000 vittorie da cowboy con un unico grande successo indiano sul Little Bighorn. Tra una partita e l'altra, trova il tempo per laurearsi in economia, Tuttocalcioestero gli offre l'occasione per trarre finalmente qualcosa di buono dalla sua "malattia" per il pallone, strizzando l'occhio al sogno nel cassetto del giornalismo di professione.