Bayern, Sacchi:’Ancelotti vincerebbe anche con undici portieri’

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Lo sbarco di Ancelotti al Bayern Monaco, ha calamitato l’attenzione dei media tedeschi verso la figura del tecnico di Reggiolo. E ad essere finiti sotto la lente d’ingrandimento della stampa teutonica sono stati gli allenatori italiani più in voga negli anni 80: Giovanni Trapattoni e Arrigo Sacchi. Il primo, che in Germania ha vinto una Bundesliga sulla panchina del Bayern Monaco ed è entrato nella storia nazional-popolare tedesca con una famosa conferenza stampa (chi di noi non si ricorda il memorabile “Strunz”?), ha definito Ancelotti “la miglior scelta possibile per il dopo Guaridola“, applaudendo la scelta operata dai suoi ex dirigenti bavaresi.

Il tecnico di Fusignano, diventato noto con il grande Milan degli olandesi e per il rivoluzionario gioco di quella splendida squadra, è andato oltre, tessendo le lodi del suo allievo prediletto, con il quale condivise, dopo averlo avuto come giocatore per quattro anni, tre anni nello staff tecnico della nazionale azzurra:”Ancelotti è intelligente e dotato di grande umanità. Inoltre, è un grande psicologo e questo gli consente di entrare in empatia con i giocatori. Il Bayern, oltretutto, ha fatto davvero un’ottima scelta: Ancelotti è un allenatore che si mette completamente a disposizione del club“.

Carlo – ha proseguito l’ex c.t. azzurro – non conosce difficoltà: sarebbe in grado di vincere anche con undici portieri in campo. Io lo conosco molto bene perché l’ho avuto per quattro anni come calciatore e tre come assistente in Nazionale. Ha l’equilibrio e la serenità tipiche di chi proviene da famiglie che lavorano la terra. Ed è anche molto ironico e autoironico, doti che non tutti dispongono“. Dopo aver fatto un profilo “personale” di Ancelotti, Sacchi ne tesse le lodi come tecnico:”Ancelotti è nella stretta cerchia dei grandissimi allenatori attualmente in circolazione, grazie anche alla sua militanza in cinque differenti campionati nazionali negli ultimi dieci anni”.

In ultima battuta, Sacchi rivela un segreto che gli confidò lo stesso Ancelotti qualche mese fa:”Carlo mi confidò di sperare ardentemente in una chiamata del Bayern Monaco. E quindi, è sicuramente contento di approdare al club bavarese. Ora, però, dovrà scontrarsi con le difficoltà della lingua tedesca, che non è sicuramente facile da apprendere. Ma l’esperienza che ha maturato in ambito internazionale lo aiuterà di certo. Grazie alla sua personalità, sensibilità e vasta conoscenza del calcio, Ancelotti aiuterà il popolo bavarese a conseguire altre soddisfazioni: è difficile, francamente, trovare un allenatore migliore“.