La notizia calcistica del giorno, e forse dell’anno, è la separazione consensuale fra il Chelsea e Mourinho, ufficializzato pubblicamente dal club londinese sul profilo Twitter. I termini di questo accordo non sono ancora noti, ma Roman Abramovich sarà costretto, con ogni probabilità, a versare una cifra piuttosto consistente nel portafoglio del tecnico portoghese, che solo la scorsa estate aveva rinnovato il contratto fino al 2019 con uno stipendio di circa 12 milioni annui.
HIDDINK, IL CANDIDATO FORTE – Dato l’addio a Mourinho, il Chelsea, ora, è costretto a muoversi per cercare un sostituto, che dovrebbe traghettare la squadra in vista dell’arrivo di un nuovo tecnico all’inizio della prossima stagione. Il nome forte è quello di Guus Hiddink, che già nella stagione 2008/2009 si sedette sulla panchina del Chelsea a stagione in corso al posto di Scolari, e condusse i Blues alla conquista della FA Cup e ad una celebre semifinale di Champions contro il Barcellona, restata celebre per gli errori commessi dall’arbitro norvegese Ovrebo. L’olandese è reduce dalla fallimentare esperienza sulla panchina della nazionale olandese, costretto a dimettersi dopo un avvio del girone di qualificazione a Euro 2016 decisamente disastroso, tant’è che i Tulipani alla fine non sono riusciti a staccare il pass per la Francia. Il profilo di Hiddink potrebbe far comodo alla dirigenza Blues: accetterebbe di buon grado il ruolo di traghettatore ed è in ottimi rapporti con Abramovich.
JUANDE RAMOS, L’OPZIONE A SORPRESA – Secondo quanto riportato dal Times, invece, il favorito sarebbe Juande Ramos, tecnico che nello scorso decennio condusse il Siviglia ad uno storica doppietta in Europa League e alla conquista di una Supercoppa Europea. Lo spagnolo, però, non ha degli ottimi precedenti sul suolo inglese, dove venne ingaggiato dal Tottenham con un ingaggio all’epoca particolarmente pesante (7 milioni annui), ma venne esonerato dopo due mezze stagioni trascorse sulla panchina di White Hart Lane. Juande Ramos è attualmente senza squadra dopo essersi dimesso, al termine della stagione 2013/2014, dalla carica di allenatore della Dnipro, compagine ucraina lo scorso anno finalista in Europa League. L’ex tecnico del Real Madrid, guidato nelle battute conclusive della stagione 2008/2009 dopo l’esonero di Schuster, accetterebbe di buon grado anche un incarico a tempo determinato, convinto di giocarsi le proprie carte per rientrare nel grande giro del calcio internazionale.
RODGERS, IPOTESI SUGGESTIVA – L’ultimo nome, attualmente il meno accreditato del lotto, è quello di Brendan Rodgers, esonerato solo poche settimane fa dal Liverpool per far posto a Jurgen Klopp. Il tecnico nord-irlandese non è nuovo nell’ambiente del Chelsea, che ha frequentato ad inizio carriera allenando le selezioni giovanili dei Blues, prima di debuttare come manager sulla panchina del Watford nel 2008. Proprio nell’epoca in cui curava l’Academy dei Blues, Rodgers ebbe modo di allacciare ottimi rapporti con Mourinho, tant’è che da quando il portoghese è tornato in Inghilterra non sono mancati i reciproci attestati di stima.