Italia Under 19: a Recanati, poker servito alla Serbia

La Nazionale Italiana torna nuovamente nella “città della poesia”. Dopo l’Under 17, che nella scorsa primavera disputò una partita amichevole contro la Germania, questa volta è stata la selezione Under 19 di Paolo Vanoli a scendere in campo al Nicola Tubaldi di Recanati. Gli Azzurri hanno affrontato in un test match i pari età della Serbia, regalando spettacolo alla folla presente sugli spalti dello stadio. L’incontro è infatti terminato sul risultato di 4 a 1 in favore dell’Italia, che dopo essere andata in svantaggio ha rimontato firmando un poker.

Dopo il riscaldamento e i consueti inni nazionali, le due squadre hanno preso posto in campo per dare il via al match. I due tecnici adottano un turnover ragionato per dare spazio a tutti gli uomini della rosa. Vanoli sceglie un classico 4-4-2 con la linea difensiva composta da Vitturini e Pezzella sugli esterni e la coppia Romagna-Coppolaro al centro, davanti all’estremo difensore Audero. Pontisso e Picchi giocano nella parte nevralgica del campo con ai lati Bifulco e Felicioli, mentre la coppia d’attacco è formata da Favilli e Vassallo. Dall’altra parte Nikolic punta sul 4-3-3 con capitan Glavicic in mediana e il tridente offensivo formato da Jovic, Cuckic e Gigic.

Pronti via e gli ospiti passano in vantaggio. Siamo solamente al 7′ quando, al termine di un’azione confusa della Serbia, Coppolaro non riesce ad effettuare un disimpegno difensivo, servendo in modo maldestro la palla a Jovic. L’attaccante di proprietà del Teleoptik ringrazia e dall’altezza del dischetto del rigore batte Audero. Oltre il danno anche la beffa: dopo la rete dello svantaggio, l’Italia è costretta ad effettuare subito il primo cambio con Vassallo costretto ad uscire per un problema muscolare. Al suo posto entra Edoardo Soleri, attaccante della Roma, già protagonista nella Youth League, la Champions League giovanile. La formazione azzurra si fa vedere per la prima volta in avanti al 9′ con una conclusione di Felicioli. L’ala di Fiuminata di proprietà del Milan, accolta con grande calore dai suoi conterranei, salta un paio di avversari e si presenta in area di rigore, provando con il suo sinistro ad inquadrare la porta: il suo tiro viene però respinto in corner dall’intervento di Hrubik, che interviene all’ultimo istante e salva tutto. L’Italia continua ad attaccare e nel giro di 2 minuti ribalta la situazione. Al 16′, Pontisso recupera palla sulla trequarti avversaria, si libera di 3 avversari e dai 18 metri lascia partire uno gran destro che termina all’angolino alla sinistra di Savic. Un gol straordinario, che conferma la qualità del giovane già nel giro della prima squadra dell’Udinese. Passano 120 secondi e Bifulco raddoppia: Glavcic perde palla nella propria metà campo, regalando la palla a Favilli. L’attaccante della Juventus Primavera serve il numero 10 che rientra sul destro e batte l’estremo difensore avversario sul primo palo. Nonostante il vantaggio, gli uomini di Vanoli continuano a macinare gioco. Il cronometro segna il 21′, quando dopo un’azione insistita ancora di Bifulco, Pezzella crossa al centro per Felicioli. Il numero 7 calcia di prima intenzione di poco alto sopra la traversa. 3 minuti più tardi si fa vedere di nuovo in avanti la Serbia con un tiro di Cuckic neutralizzato in angolo da Audero. Il portiere azzurro si distende sulla sua sinistra e con un autentico colpo di reni nega la rete agli ospiti. Al 36′ accade un episodio del tutto particolare: Gigic conquista un calcio di punizione sulla trequarti avversaria. Sulla palla si presenta il portiere Savic, che tenta la conclusione. Il suo tiro si infrange però sul muro azzurro eretto dal collega italiano.

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L’ultima azione del primo tempo porta ancora una volta la firma di Simone Pontisso. Soleri conquista una punizione da ottima posizione che il centrocampista di San Daniele del Friuli tramuta in oro. Pontisso infatti disegna una straordinaria traettoria con la palla che passa sopra la barriera e termina la sua corsa nell’angolo alla destra di Savic. Doppietta personale per il classe 1997, autore di una splendida partita due settimane fa nel match di Coppa Italia tra la squadra friulana e l’Atalanta. Si va così a riposo sul risultato di 3 a 1 per gli Azzurri. Nella ripresa, Vanoli e Nikolic danno il via alla girandola di sostituzioni. Nella formazione balcanica entra Zlicic, centrocampista di qualità del Vojvodina, che si rende subito pericoloso dopo 6 minuti. Il nuovo entrato si presenta al limite dell’area e lascia partire un destro che sibila il palo alla sinistra di Audero. Il ritmo dell’incontro cala, con le due squadre che curano prevalentemente la fase difensiva, lasciando poco spazio agli avversari. Al 73′ il subentrato Edera viene servito da Chiglione e con il sinistro calcia a lato, mentre l’ultima occasione arriva all’80’ con Favilli. Il numero 9 conquista una palla sporca e dai 25 metri calcia al volo in porta. La conclusione trova la deviazione di un difensore di casa, che beffa il portiere ospite e termina sotto la traversa per il poker finale.

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Ottima prestazione delle due formazioni, che hanno dimostrato di possedere una grande organizzazione tattica e soprattutto qualche elemento di spessore. Nei serbi segnaliamo certamente il capitano Nemanja Glavcic e Filip Jovic, due calciatori molto rapidi dotati di una tecnica individuale d’altissimo livello. Dall’altra parte, spiccano su tutti Barella e Bifulco. Il primo, nonostante la giovane età è già nel giro della prima squadra del Cagliari, formazione che sta dominando il campionato cadetto, mentre l’attaccante di Ottaviano, dopo aver ben figurato con la Primavera del Napoli nella scorsa stagione, quest’anno si sta facendo le ossa nelle fila del Rimini. Bifulco ha collezionato 10 presenze tra Lega Pro e Coppa Italia e già da qualche anno è nel giro delle nazionali giovanili. Due astri nascenti dal futuro assicurato che rappresentano senza ombra di dubbio l’avvenire del calcio azzurro.

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Laureato in Mediazione Linguistica, amo viaggiare e il 'football' di ogni angolo del mondo. Laziale fino al midollo, fin da bambino coltivo la passione per il giornalismo di ogni genere, con una particolare preferenza per quello sportivo. Con grande orgoglio, conto diverse collaborazioni online e sulla carta stampata. Grazie a Tuttocalcioestero.it ho scoperto la magia del calcio della Repubblica Ceca.