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Chelsea, Mourinho attacca i suoi giocatori: “Il mio lavoro è stato tradito”

Il Chelsea campione in carica della Premier League, si trova a ridosso della zona retrocessione, con un solo punto di vantaggio sul Norwich terzultimo. Numeri da piccola realtà, con appena 18 gol segnati in quindici partite e 26 subiti. Una involuzione che nemmeno Mourinho riesce a spiegarsi dopo l’ennesima sconfitta di ieri sera sul campo della capolista Leicester di Claudio Ranieri. Rispetto all’anno scorso le due compagini si sono invertite le posizioni in classifica.

“Il Leicester ha meritato di vincere: sono stati migliori di noi per un’ora”, ha detto l’allenatore portoghese. “Sono stati solidi e attenti, non hanno commesso errori. Hanno giocato con intensità, sono stati aggressivi e hanno dimostrato di avere una mentalità da grandi. Abbiamo fatto fatica e abbiamo concesso due gol che per me sono inaccettabili, perché io so che una delle mie migliori qualità è quella di leggere le partite per i miei giocatori. Sono inaccettabili sia il gol di Vardy che si infila tra i due centrali che il gol di Mahrez, non raddoppiato sul piede forte dal centrocampista. Sono difficili da accettare perché sento che il mio lavoro è stato tradito. L’anno scorso ho fatto un lavoro fenomenale, perché sono riuscito a portare alcuni di questi giocatori ad un livello che non è il loro”.

Mourinho non risparmia le critiche ad Hazard, che ha lasciato il campo dopo appena trenta minuti. Il talenta belga, dopo l’exploit della scorsa stagione è diventato un fantasma, ancora nessun gol segnato in Premier League: “Hazard? Non ho idea di cosa si sia fatto, in 10 secondi ha cambiato idea 3 volte. E’ uscito per scelta sua, ha fatto tutto da solo”.

Quest Chelsea è di gran lunga il peggiore della gestione Abramovich, ma difficilmente il magnate russo si priverà di Mourinho, dato che il costo della buona uscita supererà i 100 milioni di euro: “Spero che Abramovich e la dirigenza vogliano che io rimanga. Le grandi sfide non mi spaventano: siamo vicini alla zona retrocessione ma non dovremo lottare per salvarci. L’aspetto positivo? L’ultima mezz’ora mi fa ben sperare dal punto di vista dello spirito”.

Nicholas Gineprini

Sono nato a Urbino il 2 maggio 1991. Nel luglio 2015 ho conseguito la laurea in Chimica e tecnologie farmaceutiche. Mi occupo di giornalismo sportivo con un'attenzione particolare al lato economico e allo sviluppo del calcio in Cina, che approfondisco nel mio Blog Calcio Cina. Nel febbraio 2016 ho pubblicato il mio primo libro: IL SOGNO CINESE, STORIA ED ECONOMIA DEL CALCIO IN CINA, il primo volume, perlomeno in Europa a trattare questo argomento. Scrivo anche di saggistica (sovversiva) per kultural.eu

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