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Sarà Napoli-Villarreal, di nuovo

Napoli e Villarreal si incrociano un’altra volta, la terza negli ultimi sei anni dopo i sedicesimi di Europa League 2010/11, quando passarono gli spagnoli pareggiando a reti bianche al San Paolo e vincendo due a uno in casa, e la fase a gironi della Champions League 2011/12, quando gli italiani vinsero entrambe le sfide per due a zero, superando il turno. Anche stavolta il sorteggio non ha arriso a nessuna delle due compagini, anche se l’inizio di stagione e il valore delle due squadre sembrerebbe porre il Napoli in leggero vantaggio. Ma entrambe le squadre possono disporre di un bagaglio tecnico-tattico di grandi potenzialità e sicuramente ne verrà fuori una sfida molto interessante e divertente.

Maurizio Sarri ha costruito un 4-3-3 che sta stupendo tutta l’Italia e non solo: in campionato è secondo in classifica, avendo vinto otto delle ultime undici gare di Serie A, mentre in Europa League ha dominato il girone D con sei vittorie frutto di ventidue reti realizzate a appena tre subite. Il suo gioco è basato su un possesso palla intenso e organizzato, reso possibile da una squadra sempre molto corta, che ama avanzare palla al piede con triangolazioni nello stretto. Il tridente offensivo è la vera arma in più: Insigne a sinistra, Callejón a destra e Higuaín al centro, più Mertens prima variante. Non sono tanto i nomi quanto le loro qualità d’interazione: nello spartito di Sarri non esiste un leitmotiv, ma un ventaglio di opportunità. Le sponde di Higuaín aprono gli spazi per gli inserimenti di Callejón, mentre Insigne ha trovato la sua mattonella, finalmente libero di esprimere il suo potenziale.

Dall’altra parte però gli azzurri troveranno un meccanismo difensivo più che rodato: il Submarino amarillo ad oggi conta gli stessi gol subiti del Barcellona in campionato, anche se un’epidemia di infortuni in questo settore ha colpito la squadra nell’ultimo mese precludendone varie prestazioni, sopratutto nelle coppe. Marcelino comunque ha sempre avuto molta cura per il pacchetto arretrato, e il ritorno di Musacchio, con l’esplosione di Bailly e Mario Gaspar potrebbe ridare sicurezze a un reparto molto solido. Quello che dovrebbe preoccupare ancora di più Sarri è la transizione difensiva del Villarreal, che sa adoperare un pressing a tutto campo molto efficace. D’altronde Marcelino sta modellando una squadra profondamente rivoluzionata che al Madrigal ha già abbattuto in serie Athletic Bilbao, Atlético Madrid, Siviglia e Real Madrid. Solidità difensiva e intensità contro difese non abituate a soffrire hanno permesso loro di trarre risultati più che confortanti tra le mura amiche.

Lo stesso Napoli, abituato a dominare il gioco contro qualsiasi rivale, non è abituato a schiacciarsi nella propria metacampo e preferisce evitare questo tipo di situazioni con una difesa molto alta, paragonabile a quella che il solo Paco Jémez mette in atto in Spagna alla guida del Rayo Vallecano. Proprio per questo la compagine partenopea risulta essere molto corta, rubando vaste porzioni di campo all’avversario e altresì permettendo alla transizione positiva di poter disporre ogni volta di numerose linee di passaggio per ferire in velocità. Questo tipo di atteggiamento, che diventa un 4-5-1 in fase di ripiegamento, può lasciare spazio di manovra solamente al regista basso avversario (Bruno Soriano o Trigueros) vista l’assenza del trequartista, ma comunque si tratta di una coperta che lascia libero un portatore di palla in una zona di campo tutt’altro che pericolosa.

Ovviamente molto dipenderà dal momento di forma in cui le due squadre incorreranno a febbraio (il 18 al Madrigal, il 25 al San Paolo), dalle assenze e da altri fattori contingenti, ma senza dubbio si tratterà di uno dei sedicesimi di Europa League più spettacolari. Da cui le due squadre dovranno ancora risolvere alcuni problemi, il Villarreal ad esempio ha mostrato un preoccupante rendimento esterno e visibili difficoltà a scardinare le difese schierate, ma ci sarà tempo per fare ulteriori valutazioni. Per adesso entrambe le società possono già avere le certezza che dovranno affrontare una sfida alquanto complicata già dal prossimo turno.

Mihai Vidroiu

Mi chiamo Mihai Vidroiu, ma per tutti sono semplicemente Michele, sono cresciuto a Roma, sponda giallorossa. Ho inoltre una passione smodata per il Villarreal, di cui credo di poter definirmi il maggior esperto in Italia, e più in generale per il calcio, oltre ad altri mille interessi.

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  • Verrà effettuato un nuovo sorteggio dopo i sedicesimi, da un paio di anni a questa parte è scomparso il sorteggio unificato di sedicesimi e ottavi di finale.

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Mihai Vidroiu

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