Liga: l’Atletico aggancia il Barcellona in vetta, male la prima di Neville

La Liga si è ufficialmente riaperta: l’Atletico Madrid, grazie alla vittoria odierna contro l’Athletic Bilbao, ha agganciato il Barcellona in vetta alla classifica, recuperando ben quattro punti ai blaugrana in sole due giornate. Prosegue, quindi, il momento d’oro dei Colchoneros, che ottengono la settima vittoria consecutiva nella Liga, dove non perdono addirittura da quasi tre mesi (0-1 sul campo del Villarreal). L’esultanza di Diego Pablo Simeone al termine del match, è il segnale inequivocabile di come questo Atletico, nonostante sia cambiato in diversi dei propri interpreti, voglia emulare le gesta di quello che, solo due anni fa, compì una delle imprese più grandi mai realizzate nella storia del calcio, ovvero vincere la Liga a discapito di due colossi come Real Madrid e Barcellona, quest’ultimo volato in Giappone a giocarsi il Mondiale per club con molti dubbi e un’amara certezza: lassù, in vetta alla Liga, non è più solo.
GARA DURA AL CALDERON – Che il match contro l’Athletic Bilbao fosse particolarmente complicato per i Colchoneros, era quello che tutti pensavano alla vigilia del match. E non è stato un caso, quindi, che la prima occasione per passare in vantaggio sia capitata ai baschi col “solito” Aduriz, che ha impegnato Oblak con un colpo di testa in bello stile. L’Atletico ha reagito e, poco dopo, si è visto giustamente annullare un goal di Vietto, che si trovava in netta posizione di off-side nel momento in cui ha ricevuto il pallone. Col passare dei minuti, l’Atletico si è fatto preferire. Ma sono stati i baschi a rendersi maggiormente pericolosi, tanto da riuscire a sbloccare il risultato al ventisettesimo con Laporte, che ha insaccato comodamente sul secondo palo sfruttando un’involontaria spizzata di Griezmann. Lo svantaggio non ha demoralizzato la squadra di Simeone, che, seppur a ritmi blandi, ha ripreso in mano le fila del gioco. Quando tutto lasciava presagire ad un primo tempo chiuso con i baschi in vantaggio di una rete, i Colchoneros hanno trovato il pareggio con Saul, che ha insaccato di testa su azione susseguente ad un corner eseguito da Koke.
La ripresa si è rivelata spumeggiante sin dalle prime battute. L’Athletic ha sfiorato il goal con Boveda e poi si è visto annullare (giustamente) un goal di Aduriz per fallo di mano commesso dallo stesso numero 20 basco. I padroni di casa si sono fatti notare con una conclusione di Saul dalla lunga distanza, ma a rendersi maggiormente insidiosi sono stati ancora una volta gli ospiti, vicinissimi al raddoppio con una conclusione di Bernat. L’Athletic si è fatto preferire nella prima metà della ripresa, ma a trovare il goal – al ventiduesimo – sono stati i Colchoneros con Griezmann, autore di uno splendido sinistro di prima intenzione dalla media distanza, che si è infilato imparabilmente alle spalle di Iraizoz. Lo svantaggio ha demoralizzato la squadra di Ernestro Valvarde, incapace di creare palle-gol significative negli ultimi venti minuti dell’incontro. Per l’Atletico vittoria non propriamente meritata. Ma quella che contava, stasera, era agguantare il Barcellona: sognare la Liga, ora, non è più un esercizio utopistico.

VALENCIA, NEVILLE TOPPA LA PRIMA – Non è stato un debutto coi fiocchi, quello di Neville sulla panchina del Valencia. Il neo-tecnico inglese, infatti, torna da Eibar con un solo punto, colto, oltretutto, sudando le proverbiali sette camicie, tanto che se la gara fosse stata decisa ai punti, i baschi avrebbero meritato i tre punti. Che non sia una domenica semplice per gli ospiti lo si è intuito subito in avvio di match, quando Juame, con un intervento felino, ha deviato sul palo un tiro da distanza ravvicinata di Enrich. I baschi hanno dominato il primo tempo, esibendo un’ottima organizzazione di gioca e una straordinaria aggressività. Ma la rete del vantaggio è arrivata solo in chiusura del primo tempo grazie a Enrich, che ha sfruttato nel migliore dei modi una possente incursione da destra di Ander Cape ed ha depositato comodamente la sfera in rete a pochi passi dalla linea di porta.
Nella ripresa, complice l’ingresso in campo di Piatti al posto di De Paul (che ha consentito a Paco Alcacer di poter contare su un valido appoggio negli ultimi sedici metri), il Valencia ha dato segnali di ripresa. Ma per la squadra di Neville, le cose si sono messe decisamente male intorno alla metà della ripresa a causa del rosso diretto rifilato a Orban, autore di una gomitata ai danni del capitano dei locali, Dani Garcia, che è valso un penalty per i locali: dell’esecuzione si è incaricato Saul Berjon, ma Juame si è superato ed è riuscito a respingere il tiro. Il portiere ospite è stato protagonista anche alcuni minuti dopo, quando ha respinto una ficcante conclusione da fuori area di Ander Capa. Ma quando tutto sembrava ormai irrimediabilmente perso, il Valencia, con un autentico colpo di fortuna, ha trovato il pareggio grazie ad un’autorete di Juanca, che ha deviato nella propria porta nel tentativo di anticipare l’accorrente Andre Gomes. Al triplice fischio finale, Neville avrà probabilmente tirato un sospiro di sollievo. Ma la sua squadra, oggi, è stata tutt’altro che bella.

MALAGA, VITTORIA DA SEI PUNTI – La domenica spagnola, però, si era aperta con il match di Vallecas fra Rayo e Malaga, autentico scontro diretto per la lotta per non retrocedere. A spuntarla è stato il Malaga, che torna al successo dopo quasi due mesi d’astinenza, periodo nel quale, oltretutto, ha dovuto subire l’onta dell’eliminazione in Coppa del Re da parte del Mirandes, compagine che stazione in un’anonima posizione di metà classifica della Segunda Division. La domenica pomeriggio della squadra andalusa, però, era iniziata piuttosto male. Dopo solo sei giri di lancette, infatti, il Rayo è passato in vantaggio con Javi Guerra, che ha fulminato Kameni con un bel sinistro ad incrociare il secondo palo. Il goal subito ha demoralizzato ulteriormente la squadra di Javi Gracia, incapace di creare una sola palla-goal in tutto il primo tempo.
Ma che la fortuna, oggi, arridesse al Malaga, lo si è intuito al decimo della ripresa, quando Pablo Hernandez ha fallito un’incredibile occasione per portare il match sul 2-0. E, molto probabilmente, chiuderlo. Passano solo cinque minuti e il Malaga, alla prima vera occasione da goal, è riuscito ad impattare il risultato grazie a Charles, autore di un goal bello e difficile allo stesso tempo su invito di Juan Carlos. Il goal realizzato ha svegliato la squadra ospite, che – ad un quarto d’ora dal termine – sfiora il raddoppio con Juan Carlos e poi, a soli quattro minuti dal triplice fischio finale, sbanca il campo del Rayo Vallecano grazie all’ex cagliaritano Cop, che controlla di sinistro e batte, poi, Yoel col destro.
LIGA, RISULTATI POSTICIPI QUINDICESIMA GIORNATA
Rayo Vallecano-Malaga 1-2 (Javi Guerra (R) 6′, Charles 67′, Cop 87′)
Eibar-Valencia 1-1 (Enrich (E) 45′, aut.Juanca 85′)
Atletico Madrid-Athletic Bilbao 2-1 ( Laporte (B) 27′, Saul 45’+1′, Griezmann 67′)