Manchester United, Van Gaal:’L’Europa League è un grande torneo: cercheremo di vincerlo’

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Dopo solo due giorni dalla Waterloo di Wolfsburg, che ha estromesso il Manchester United dalla Champions League e lo ha retrocesso in Europa League, Van Gaal si prepara alla trasferta di Bournemouth (domani, ore 18,30) lasciando alcune dichiarazioni maggiormente utili a salvare sé stesso rispetto alla squadra. Lo scotto per la clamorosa eliminazione dalla coppa delle grandi orecchie, maturata in un girone non propriamente insormontabile, è ancora dura da digerire per i tifosi dei Red Devils, che speravano in un ritorno nella massima manifestazione europea di ben altro tenore.

Sul suo futuro, Van Gaal non ha dubbi: resterà sicuramente sulla panchina del Manchester United. E a chi paragona l’Europa League ad un rospo da ingoiare dopo l’estromissione dalla Champions, il tecnico olandese replica:”L’Europa League è un grande torneo e vogliamo farlo nostro. E’ una manifestazione che ho già vinto ai tempi dell’Ajax (all’epoca si chiamava Coppa Uefa) e la cosa  mi riempì di gioia e orgoglio“.

Un altro parallelo spinoso, riguarda il Manchester United attuale con quello di Ferguson. Van Gaal tiene a precisare:”Il problema è che abbiamo sempre a che fare con aspettative decisamente alte. Non si può paragonare la situazione attuale a quella di un decennio fa: bisogna guardare la situazione del club in questo momento“. Una giustificazione all’attuale situazione tutt’altro che florida, Van Gaal la trova nell’assenza di diversi giocatori:”Tutti sanno quello che sta accadendo all’interno del Manchester United e del gruppo: abbiamo tante defezioni“.

E domani, a Bournemouth, la lista degli assenti è davvero lunga: Smalling, Jones, Darmian, Rojo, Shaw, Valencia, Rooney, Herrera e lo squalificato Schweinsteiger, quest’ultimo apertamente criticato – la scorsa settimana – dallo stesso Van Gaal per un rendimento lontanamente paragonabile a quello che il tedesco offriva nel Bayern Monaco. La trasferta al Vitality Stadium, contro un Bournemouth con il vento in poppa dopo aver espugnato Stamford Bridge, è quindi di vitale importanza per rilanciare le ambizioni di una squadra col morale a pezzi. E vincere, in questi casi, è l’unica medicina per poter guarire.