Mourinho:’Forse ho aiutato Casillas a vincere l’unico trofeo che gli manca’

E’ un Mourinho particolarmente raggiante quello che, al termine di Chelsea-Porto, si presenta dinnanzi ai giornalisti in conferenza stampa. Il suo Chelsea, grazie al 2-0 rifilato ai portoghesi, vince il girone di Champions League e vola agli ottavi di finale. Boccata d’ossigeno decisamente salutare per Mourinho, che prima del match, in base a quanto scritto da diversi tabloid inglesi, si giocava il posto a causa di un avvio stagionale decisamente sottotono, come testimonia il quattordicesimo posto in Premier League e la precoce eliminazione dalla Coppa di Lega inglese.
Ieri, a Stamford Bridge, i Blues hanno rispolverato l’antico ardore ed hanno guadagnato il prezioso pass per la fase ad eliminazione diretta:“I giocatori – ha dichiarato Mourinho – si sono impegnati per portare a casa questa qualificazione: non volevano retrocedere in Europa League, cosa che li avrebbe ferito nell’orgoglio. E l’orgoglio dei miei giocatori è stato decisivo per evitare una seconda battuta d’arresto consecutiva a Stamford Bridge dopo il k.o. contro il Bournemouth. Abbiamo giocato per vincere, anche se bastava un pareggio per ottenere la qualificazione“.
Grazie alla qualificazione agli ottavi, Mourinho spera di invertire la rotta:”In Premier League siamo stati fin qui molto sfortunati. La fortuna è un elemento importante del gioco del calcio, ma in questo momento, specie in campionato, tutti i dettagli ci sono avversi e la fiducia dei giocatori, conseguentemente, non è certamente elevata. Oggi, però, siamo felici. E ringrazio i tifosi per l’incredibile sostegno dimostrato nei miei confronti. Non sono affatto preoccupato per cosa mi riserverà il futuro: il mio lavoro non è un problema“.
Dopo non aver risposto ad una domanda inerente alle dichiarazioni rilasciate da Mutu nei suoi confronti, nelle quali dava del bollito a Mourinho, il tecnico lusitano riserva l’ultimo pensiero a Iker Casillas, con il quale non ebbe un rapporto idilliaco al Real Madrid:”Con Casillas non esiste alcun problema, tant’è che ci siamo salutati prima della partita: lui ha fatto il suo lavoro, credo bene, io ho fatto il mio. Forse, con questa eliminazione, l’ho aiutato a vincere l’Europa League, l’unico trofeo che gli manca in bacheca. E se il Porto vince l’Europa League, io non posso che essere contento“.