Mondiale per Club, Sanfrecce Hiroshima-Auckland City 2-0: troppo Sanfrecce per Auckland, Minagawa e Shiotani affondano i “Navy Blues”

Hiroshima Sanfrecce
Photo by Shaun Botterill - FIFA/FIFA via Getty Images

Nel match d’apertura della 12esima edizione del Mondiale per Club il Sanfrecce Hiroshima conquista il pass per i quarti i finale sconfiggendo per 2-0 i neozelandesi dell’Auckand City; decisive le reti di Minagawa e Shiotani.

Subito qualche sorpresa tra le formazioni iniziali, infatti il Sanfrecce decide di puntare sulla green line e lascia in panca tre giocatori esperti del calibro di Mikic, Sato e Douglas; tra le fila di Auckland, invece, spicca l’assenza dell’argentino Tade, al quale viene preferito Lea’alafa. La partita inizia subito sotto il segno dei “padroni di casa” giapponesi, che spingono subito sull’acceleratore e mettono in grossa difficoltà la squadra avversaria: il primo squillo della gara porta la firma di Notsuda, il quale scalda i guantoni al portiere avversario Spoonley (un pò insicuro nell’occasione) con un’insidiosa conclusione dalla distanza. Insicurezza che diventa letale appena due minuti dopo, quando sfruttando una grave incertezza del portiere neozelandese il Sanfrecce Hiroshima passa in vantaggio: tutto parte dall’ennesima conclusione dalla distanza di Notsuda, sulla cui conclusione Spoonley non riesce a trattenere il pallone e concede un comodissimo tap-in a Minagawa, che deve solo spingere il pallone in fondo al sacco per portare in vantaggio i suoi. Dopo un inizio da incubo l’Auckland con il passare dei minuti riesce a trovare la quadratura del cerchio, complice anche l’uscita per infortunio dell’indiavolato Notsuda, e al quindicesimo si affaccia dalle parti di Takuto Hayashi con una conclusione da posizione defilata del portoghese Moreira. I giapponesi, dall’altro canto, non si “limitano” solo a difendere ordinatamente il vantaggio intasando ogni spazio e rendendo parecchio difficile la manovra offensiva della squadra avversaria, ma cercano anche la rete del raddoppio sfruttando la velocità e la dinamicità delle proprie punte. In questo periodo a prendersi la scena è ancora Minagawa, che gioca parecchio sulla linea del fuorigioco e si costruisce ben due occasioni interessanti: nella prima si presenta a tu per tu con Spoonley ma si vede respingere la conclusione sul tentativo di scavetto, mentre nella seconda spreca tutto con un tiro velleitario dalla lunga distanza. Negli ultimi cinque minuti del match i ritmi si abbassano e le due squadre, complice anche la pioggia battente, non riescono più a costruire qualcosa. L’unica chance da segnalare è un colpo di testa centrale di Shiotani parato comodamente da Spoonley.

Shiotani
Tsukasa Shiotani, autore della seconda rete del match. Fonte foto: zimbio.com

La ripresa si apre con un brutto flashback per il Sanfrecce Hiroshima, infatti Shibasaki (subentrato al 13esimo minuto di gioco al posto di Notsuda) è costretto ad abbandonare il campo per un problema simile a quello del compagno sostituito nella prima frazione di gioco e a lasciare il posto al brasiliano Douglas. Il Brasiliano ci mette appena cinque minuti per crearsi la prima palla gol: tutto parte da un bello scambio nello stretto con un positivo Minagawa, che mette Douglas a tu per tu con Spoonley, ma al momento della conclusione il neoentrato centravanti si allunga fatalmente la palla e non riesce a concretizzare la ghiotta occasione. L’Auckland però non ci sta a far la parte dello spettatore non pagante e al 61esimo minuto di gioco si fa vedere dalle parti del’inattivo Takuto Hayashi con una pericolosa conclusione di Moreira (il più pericoloso tra i suoi), che però non riesce ad inquadrare lo specchio della porta dopo un bello scambio con Lea’alafa. Il segnale di vita dei neozelandesi porta il Sanfrecce a rialzare i giri del motore e a cercare forzatamente il secondo gol per evitare qualche brutta sorpresa nel finale. Il forcing comincia al 62esimo minuto di gioco, quando Asano si mette in proprio e prova a trovare la gioia personale con un’insidiosa conclusione rasoterra dal limite, ma la palla termina la propria corsa sul fondo, mentre due minuti dopo c’è spazio per una piccola recriminazione per il Sanfrecce, che non si vede assegnare un calcio di rigore per un evidente tocco di mano di Dordevic. Nonostante ciò l’appuntamento con la rete del raddoppio è solo rimandata al 70esimo minuto di gioco, quando Shiotani trova finalmente il bersaglio grosso: l’azione inizia con un bello spunto di Douglas, il quale attira due avversari su di sè e serve ottimamente il compagno di squadra, il quale in un primo momento sembra perdere il tempo per la conclusione ma poi trova il fondo del sacco sfruttando l’ennesima incertezza di Spoonley e una deviazione beffarda di un difensore avversario accorso in copertura. La seconda rete manda completamente in bambola la selezione neozelandese, inutili anche gli inserimenti (forse un pò tardivi) di Tade e White per animare la calma piatta offensiva, mentre la squadra di Hiroshima comincia a giocare sul velluto controllando la gara agilmente. Nella parte finale va solo segnalato il duello tra Douglas e Spoonley, con l’estremo difensore neozelandese che nega la gioia del gol al brasiliano con una fantastica parata a terra su un imperioso colpo di testa della punta del Sanfrecce.

Sanfrecce Hiroshima-Auckland City 1-0 (9′ Minagawa, 70′ Shiotani)

Sanfrecce Hiroshima: Hayashi, Mizumoto, Chiba, Aoyama, Kashiwa, Minagawa, Notsuda (13′ Shibasaki [52’Douglas]), Shimizu (65′ Sasaki), Marutani, Asano, Shiotani. A disp: Masuda, Ryotaro, Kazu, Sato, Mikic, Yamagishi, Chajima, Takahashi, Miyahara. All: Hajime Moriyasu.

Auckland City: Spoonley, Dordevic, Takuya, Bilen (70′ Tade), Berlanga, Alvaro, De Vries, Hudson-Wihongi, Kim (77′ White), Moreira (83′ Lewis), Lea’alafa. A disp: Drake, Anderson, Edge, Den Hejier, McGeorge, Rogers, Hailemariam, Milne, Burfoot. All: Ramon Tribulietx.

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Appassionato di ogni genere di sport (calcio e basket in primis), è un grande esperto del "calcio minore". Che sia la Copa Libertadores o la terza divisione danese poco importa, in qualunque campo rotola un pallone e ci sono 22 uomini c'è sempre una storia da raccontare.