La notizia era nell’aria da tempo, ma oggi è diventata ufficiale: Age Hareide, è il nuovo commissario tecnico della Danimarca. Il nuovo selezionatore avrà il compito, tutt’altro che agevole, di qualificare la selezione danese ai Mondiali di Russia 2018, dopo che la stessa ha fallito, ai play-off contro la Svezia, la qualificazione agli Europei francesi della prossima estate. Il tecnico norvegese, che ha chiuso la propria esperienza sulla panchina del Malmoe con l’infausta sconfitta del Bernabeu (8-0 contro il Real Madrid), è alla seconda esperienza sulla panchina di una rappresentativa nazionale, dopo aver guidato la Norvegia per cinque anni dal 2003 al 2008.
La Danimarca, quindi, si separa da Morten Olsen, selezionatore tecnico degli ultimi quindici anni. Sotto la guida dell’ex allenatore dell’Ajax, la Danimarca ha ottenuto due qualificazioni ai Mondiali (miglior risultato, ottavi di finale in Giappone&Corea) e tre agli Europei (obiettivo massimo raggiunto i quarti di finale nel 2004 in Portogallo, strappati nel famoso biscottone con gli svedesi a discapito degli Azzurri). Succedere ad un momento come Morten Olsen, riempie d’orgoglio Hareide:”Sono orgoglio, felice e onorato di diventare c.t. della Danimarca e di prenderla in consegna da un tecnico come Morten Olsen, che è un grande allenatore e conosco personalmente“.
Le parole di Hareide, poi, si spostano sui futuri obiettivi della sua selezione e sulla qualità dell’organico che avrà a disposizione:”La Danimarca ha una considerazione molto elevata fra le squadre nordiche europee: per la qualità del nostro team e l’affetto dei nostri tifosi, meritiamo senza alcun dubbio di qualificarci per i prossimi Mondiali. E io, non vedo l’ora di combattere per raggiungere quest’ambizioso traguardo. Abbiamo un grande potenziale, una difesa molto buona e delle ottime individualità che, messe assieme, possono creare una squadra vincente; inoltre, esistono diversi giovani talenti che possono dare un futuro a questa nazionale“.
Hareide si è legato alla Federcalcio danese per due anni con opzione per altri due. Il rinnovo, quindi, pare subordinato al raggiungimento della fase finale dei Mondiali, obiettivo non agguantato dalla nazionale danese nel 2014.