Van Gaal conduce il Manchester United nel baratro, è flop totale

Doveva essere l’uomo della provvidenza, quello che avrebbe condotto il Manchester United verso una nuova serie di successi dopo la disastrosa stagione di David Moyes. Quando Van Gaal esordì nell’agosto del 2014 all’Old Trafford contro lo Swansea, lo speacker annunciò all’ingresso in campo delle due squadre “This is the beginning of a new age”. I gallesi espugnarono il “Teatro dei Sogni” decretando l’inizio di un’era  travagliata. Il punto più basso dell’era Van Gaal è stato raggiunto ieri sera, quando il Manchester United è stato sconfitto per 3-2 dal Wolfsburg alla Volskwagen Arena, il risultato, combinato con la vittoria del PSV sul Cska Mosca ha decretato l’eliminazione dei Red Devils dalla Champions League.

Il fallimento di Van Gaal è evidente, le colpe ricadono interamente sull’allenatore e sui responsabili di un mercato scellerato e senza criterio. 120 milioni di euro spesi in estate, lo United si è rafforzato a centrocampo  con Schweinsteiger (che ‘olandese allenò ai tempi del Bayern Monaco) e Schneiderling. Notevoli esborsi anche per il reparto ali con Depay dal PSV e la follia Martial dal Monaco, dato che il francese è stato pagato 50 milioni di euro più trenta di bonus. Sono mancati però i colpi fondamentali per la ricostruzione della squadra, a partire dal reparto difensivo, povero sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, ma soprattutto, con le partenze di Van Persie e Falcao è venuta a mancare una prima punta all’interno della rosa. Tale assenza è andata ad influenzare negativamente le prestazioni dello United, Van Gaal utilizza Martial come prima punta, ma il francese nonostante il talento messo in evidenza non ha i centimetri ne il fisico adatto per ricoprire adeguatamente questo ruolo.

Se il Barcellona attualmente è la squadra più forte del mondo lo deve soprattutto a Suarez. Il Manchester United di oggi ha gli stessi problemi del Barça dell’ultimo anno di Guardiola e di Villanova: le difese che si chiudono a riccio sono difficilmente scardinabili se in rosa non si ha a disposizione una prima punta che sappia giocare in area di rigore. La manovra dei Red Devils è caratterizzata da un possesso palla estremamente lento, ritmi compassati, e poche idee per sviluppare la manovra senza riferimenti attendibili al centro dell’area. In questa stagione il Manchester United ha ottenuto pareggi a reti bianche già sei volte, in Premier i gol segnati sono appena venti, ovvero il terzo peggior attacco fra le prime dieci in classifica, ma al contempo ha la miglior difesa, con 10 reti subite, grazie a uno strepitoso De Gea, che più volte ha salvato la propria difesa. Decisamente peggiori i numeri della Champions, con appena sette gol messi a segno.

Van Gaal è in bilico, nelle prossime ore potrebbe saltare la sua panchina, ma quel che è certo, è che la sua avventura terminerà in estate al termine del contratto. In estate lo United dovrà intervenire pesantemente sul mercato, perché con questa rosa e questa impostazione di gioco, anche l’Europa League sarà una missione impossibile.

L’attuale fallimento di Van Gaal per certi versi ricorda la sua prima avventura sulla panchina della nazionale, quando l’Olanda, reduce da una semifinale mondiale e una europea, non ha centrato la qualificazione ai Mondiali del 2002 nel girone con Portogallo e Irlanda. Ulteriore neo di una carriera che ha visto Van Gaal trionfare e imporsi negli anni ’90, in particolar modo con l‘Ajax, con cui vinse una Champions League nel 1995. Il calcio si è evoluto, ma Van Gaal non è rimasto al passo con i tempi, in quanto nel nuovo millennio ha raccolto trofei solamente con il Bayern Monaco e l’Az Alkmaar.

 

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Sono nato a Urbino il 2 maggio 1991. Nel luglio 2015 ho conseguito la laurea in Chimica e tecnologie farmaceutiche. Mi occupo di giornalismo sportivo con un'attenzione particolare al lato economico e allo sviluppo del calcio in Cina, che approfondisco nel mio Blog Calcio Cina. Nel febbraio 2016 ho pubblicato il mio primo libro: IL SOGNO CINESE, STORIA ED ECONOMIA DEL CALCIO IN CINA, il primo volume, perlomeno in Europa a trattare questo argomento. Scrivo anche di saggistica (sovversiva) per kultural.eu