Road to FIFA Club World Cup, alla scoperta del Sanfrecce Hiroshima

Sanfrecce Hiroshima
Fonte foto: Japantimes-jp.co

Continua il nostro percorso di avvicinamento alla prossima FIFA Club World Cup, che avrà luogo in Giappone (precisamente tra il Nagai Stadium di Osaka e l’International Stadium di Yokohama) dal 10 al 20 Dicembre. Oggi andremo a conoscere più da vicino i giapponesi del Sanfrecce Hiroshima, che hanno conquistato l’ultimo pass disponibile per la competizione mondiale vincendo il titolo nazionale.

STORIA- Per la compagine giapponese questa è solo la seconda partecipazione alla FIFA Club World Cup. L’esordio assoluto risale all’edizione giapponese del 2012, quando il Sanfrecce ottenne il diritto di partecipare alla competizione mondiale esattamente con la stessa formula usata quest’anno, ovvero grazie alla vittoria del titolo nazionale. Dopo la grande vittoria all’esordio contro i neozelandesi dell’Auckland City (decisiva la rete di Aoyama), nel secondo turno il “Sanfre” venne sconfitto con il punteggio di 2-1 dai campioni d’Africa in carica dell’Al Ahli, i quali riuscirono a sbrogliare la matassa solo grazie all’acuto del bomber Aboutrika. Nonostante ciò l’appuntamento con la vittoria fu solo rimandato di qualche giorno, infatti la prima “win” arrivò nella finale per il quinto posto nel derby asiatico contro i Sudcoreani dell’Ulsan Hyundai; a decidere il match fu Hisato Sato (leggende del club con oltre 350 presenze all’attivo), autore di una strepitosa doppietta.

[2012] Sanfrecce Hiroshima-Auckland City 1-0 (Aoyama)

Sanfrecce Hiroshima-Al Ahli 1-2 (Sato; Hamdy, Aboutrika)

Ulsan Hyundai-Sanfrecce Hiroshima 2-3 (Mizumoto (ag), Lee Yong; 2 Sato, Yamagishi)

Sato
Esultanza di Hisato Sato, autore della doppietta vincente nel match contro l’Ulsan Hyundai. Fonte foto: thenational.ae

PRESENTE- Come anticipato precedentemente la squadra giapponese ha staccato l’ultimo pass disponibile per il Mondiale per Club vincendo il titolo nazionale. Quest’anno la J-League ha introdotto un nuovo formato diviso in due parti, ovvero in una prima in cui si imita il sistema Apertura-Clausura della maggior parte dei campionati sudamericani e in una seconda ad eliminazione diretta. Per quanto riguarda la “Regular Season” (se così si può chiamare) il Sanfrecce si è classificato terzo nel girone d’andata a quota 34 punti (dietro solo all’Urawa Red Diamonds e al Tokyo Fc di mister Massimo Ficcadenti), mentre in quello di ritorno è arrivato primo conquistando il pass per la fase ad eliminazione diretta. Qui il “Sanfre” è riuscito ad evitare la semifinale grazie al primo posto ottenuto nella classifica avulsa (ottenuta sommando i risultati di andata e ritorno) ed è entrato direttamente nella finalissima nazionale, dove l’ultimo ostacolo che ha dovuto affrontare è stato il Gamba Osaka. La gara d’andata tra le due squadre è all’insegna dei ribaltoni, infatti la squadra di Hiroshima si rende protagonista di un incredibile sorpasso nei minuti di recupero segnando due reti ed espugnando il campo degli avversari con il punteggio di 2-3 (clicca qui per rivivere le emozioni del match). Al ritorno, complice anche il doppio vantaggio acquisito grazie alla regola del gol in trasferta, il Sanfrecce cerca di controllare la partita ma vede il progetto saltare in area al 28esimo del primo tempo quando Konno rianima le speranze di titolo per Osaka. Ma a scacciare i fantasmi ci pensa Asano (subentrato dalla panchina nel corso del secondo tempo), il quale stacca più alto di tutti sugli sviluppi di un cross proveniente dalla destra e fa calare definitivamente il sipario sul match con un bello stacco di testa (clicca qui per la cronaca del match).

Gamba Osaka-Hiroshima Sanfrecce 2-3 (Nagasawa, Konno; Douglas, Sasaki, Kashiwa)

Sanfrecce Hiroshima-Gamba Osaka 1-1 (Asano; Konno)

Moriyasu
Hajime Moriyasu, allenatore del Sanfrecce Hiroshima. Fonte foto: sportal.com.au

ROSA- Il club giapponese di Hiroshima è senza dubbio il simbolo del calcio del “Sol levante”, infatti il Sanfrecce ha vinto ben tre delle ultime quattro edizioni del campionato nazionale (l’unico tentativo andato a vuoto è stato quello del 2014, dove a trionfare è stato il Gamba Osaka). Un progetto lungimirante quello costruito dalla dirigenza dei viola, che ha deciso di puntare fortemente sullo sviluppo dei giovani per arrivare all’affermazione nazionale; l’esempio lampante di questa politica è il centrocampista Kazuyuki Morisaki, prodotto della cantera del club di Hiroshima e diventato bandiera della prima squadra. Il regno vincente avviato da mister Hajime Moriyasu ha però radici lontane, infatti l’allenatore giapponese (arrivato al suo quarto anno) ha creato il suo sistema vincente implementando il lavoro tattico del predecessore serbo Mihailo Petrović (oggi allenatore degli Urawa Red Diamonds) con un grande rafforzamento della difesa e un sensibile miglioramento nella gestione della palla. Per quanto riguarda il sistema offensivo tutto ruota intorno al croato Mihael Mikic (in maglia viola dal 2009), il quale ha il preciso compito di assistere nel migliore dei modi il bomber Hisato Sato e il possente brasiliano Douglas.

GIOCATORI CHIAVE-

Mihael Mikic: Centrocampista esterno di origine croata, è stato uno dei punti di partenza da cui la dirigenza del club di Hiroshima ha deciso di partire per dare il là al progetto vincente. Giocatore dalle indubbie qualità tecniche, con l’avvento di mister Moriyasu è stato utilizzato sempre come esterno ma con una finalità ben precisa, ovvero cercare il fondo per poi mettere il pallone in mezzo alla ricerca di Sato o Douglas (le due principali bocche da fuoco della squadra giapponese). Ovviamente, data anche la sua età abbastanza avanzata, le falcate sulla fascia vengono sempre meno ma l’incisività nell’assistere i compagni del reparto offensivo fa sempre la differenza. Una delle colonne portanti di questa squadra, sicuramente dipenderà molto dai suoi piedi il continuo dell’avventura mondiale del club giapponese.

https://www.youtube.com/watch?v=p8wzn9Bd0Kc

Hisato Sato: Vera e propria leggenda vivente del club di Hiroshima, è una delle due bocche da fuoco dell’attacco del Sanfrecce. Capitano della squadra, è uno di quei centravanti a cui piace spaziare per tutto il fronte offensivo non concedendo così alcun punto di riferimento ai difensori avversari. Dotato di un ottimo bagaglio tecnico, Sato diventa già pericoloso nell’esatto momento in cui riesce solo ad intravedere la porta (per maggiori informazioni basta andare a vedere i numerosi video su youtube in cui si possono ammirare le sue grandi conclusioni dalla lunga distanza). Questa per lui è la seconda esperienza in un Mondiale per Club e la sua missione è la stessa di tre anni fa, ovvero portare il Sanfrecce il più lontano possibile a suon di gol; all’esordio mise a segno tre reti in due partite, quest’anno come replicherà?

Takuma Asano: Un piccolo paragrafo va anche riservato all’uomo scudetto Takuma Asano, il quale ha messo a segno uno (se non IL) dei gol più pesanti della stagione del Sanfrecce Hiroshima. Centravanti classe ’94, Asano è un vero e proprio jolly da buttare nella mischia a gara in corso per risolvere qualsiasi problema: che ci sia da far tirare il fiato ai compagni tenendo il pallone lontano dall’area di rigore o che ci sia bisogno di mettere il pallone in fondo al sacco (la finale scudetto lo ha ampiamente dimostrato) il giovane attaccante giapponese non si tira mai indietro, anzi si sacrifica per la squadra incarnando il vero spirito giapponese. Cetravanti da area di rigore, mister Moriyasu lo utilizza maggiormente come spalla per il compagno del reparto offensivo (sia esso Sato o Douglas): infatti Asano ha il grande pregio, come sottolineato prima, di saper lavorare molto bene per i compagni e la squadra, per cui il più delle volte fa da sponda/ariete per un ipotetico gioco a due, attraverso cui il compagno va alla conclusione. Un giocatore prezioso che sicuramente potrebbe rivelarsi una carta vincente anche in partite tirate come quelle del Mondiale per Club, dove a far la differenza il più delle volte sono proprio degli innesti dalla panchina.

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Appassionato di ogni genere di sport (calcio e basket in primis), è un grande esperto del "calcio minore". Che sia la Copa Libertadores o la terza divisione danese poco importa, in qualunque campo rotola un pallone e ci sono 22 uomini c'è sempre una storia da raccontare.