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Pjanic parla da leader: “Voglio le responsabilità”

Il capocannoniere della Roma nella stagione in corso desidera fortemente vincere qualcosa con questa maglia: “Voglio fare una stagione piena, senza infortuni e dare il meglio di me stesso. Mi prendo le responsabilità, ora, grazie ai tifosi mi sento romanista dentro”.
Miralem Pjanic, classe 1990, risponde così ai rumors di mercato che lo accostano al Barcellona. Il centrocampista bosniaco cresciuto calcisticamente in Lussemburgo, sebbene non lo lasci intravedere, si sente lusingato dall’accostamento: i blaugrana sono una squadra che non sceglie a caso oltre al fatto che la squadra catalana è un marchio che negli ultimi anni è diventato sinonimo di prestigio.
All’approssimarsi dell’ultima partita del girone di Champions League, una partita che vale una stagione intera, Miralem Pjanic svela in un’intervista al sito del club giallorosso anche alcuni particolari della sua infanzia di calciatore: “Da bambino sono diventato calciatore anche grazie a lui. Mi piaceva il suo stile, come toccava la palla. Era il giocatore più forte che avessi mai visto. Era elegante e mi piaceva osservarlo in azione”. Zinedine Zidane lo incantava per la classe e la tecnica esaltata dalla sua eleganza. Zizou è una delle persone più importanti per la sua vita di calciatore: “Se ho provato a emularlo? Certo, aveva il mio stesso ruolo: guardavo tutto il tempo le sue giocate e tentavo di ripeterle sul campo”.
L’altra figura fondamentale, la più importante in assoluto nella sua genesi di calciatore, è stato il padre: “È stata la persona che ha avuto il più grande impatto sulla mia carriera e ho iniziato con il calcio grazie a lui. Giocava a pallone – ricorda – come me. Era bravo, ma non è stato professionista perché nel nostro Paese stava per cominciare la guerra. All’età di 5 o 6 anni iniziai ad andare agli allenamenti con lui e mi innamorai dello sport, che oggi fa parte della mia vita”.
Miralem ha superato momenti difficili nella sua vita e, guardando suo figlio, sa con certezza quali sono le cose che contano nella sua vita: “Lui mi ha cambiato la vita”.
Questa sera all’Olimpico, nel match decisivo per il passaggio agli ottavi di Champions League abbiamo la certezza di poter ammirare un guerriero dai piedi fatati, un top player che da solo vale il prezzo del biglietto.

Italo Profice

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