Dopo aver terminato il girone d’andata della Synot Liga con la vittoria di misura tra le mura amiche sulla formazione capitolina dello Slavia Praga, lo Slovan Liberec si sta preparando per il delicatissimo match di giovedì sera contro il Marsiglia. La sfida sarà un vero e proprio scontro diretto per guadagnarsi l’accesso ai sedicesimi di Europa League, qualificandosi nel giorne F in compagnia dei portoghesi del Braga.
Una serata d’alta tensione, che i cechi stanno cercando di preparare nel migliore dei modi. L’avversario è sicuramente tra i più ostici: i marsigliesi rappresentano senza dubbio uno dei top club della competizione e stanno vivendo un ottimo momento di forma con l’imbattibilità che durà da 5 partite tra Ligue 1 ed Europa League. Alla formazione francese basta un pareggio, mentre i padroni di casa dovranno necessariamente vincere se vorranno guadagnare il pass per la fase finale della competizione.
Il terzino Lukáš Bartošák e l’allenatore Trpišovský sono intervenuti ai microfoni di Uefa.com per raccontare la loro esperienza tra le fila del club biancoazzurro. I due, proveniente dal Viktoria Žižkov, fino a qualche stagione fa vivevano il calcio semi-professionistico della seconda e terza divisione ceca, e la possibilità di giocarsi il passaggio alla fase finale di una competizione europea rappresenta per loro una grande opportunità.
“Sarà sicuramente il match più importante della mia giovane carriera. Dobbiamo battere il Marsiglia per riuscire a superare la fase a gironi. Sarebbe un sogno che diventa realtà” ha dichiarato il 25enne terzino sinistro. Infatti se lo Slovan proverà ad emulare l’exploit di due stagioni fa, per Bartošák sarà invece la prima volta, considerando che appena sette mesi fa giocava in seconda divisione con la maglia del Viktoria Žižkov.
“Al Viktoria è stato un momento difficile. Non prendevo lo stipendo da 6 mesi e ho dovuto chiedere un prestito ai miei genitori. Mi hanno suggerito di trovarmi un altro lavoro perchè la situazione stava diventando ingestibile. Poi il passaggio allo Slovan Liberec. Oggi gioco in uno dei club più importanti della Repubblica Ceca e non chiedo niente di meglio“.
Bartošák deve molto a Jindřich Trpišovský, che lo ha allenato anche prima al Viktoria Žižkov. I due si sono conosciuti proprio nel club biancorosso, dove hanno condiviso il miracolo del quarto posto in seconda divisione, partendo da una situazione di crisi totale di risultati e motivazioni all’arrivo di Trpišovský. Il tecnico ha sempre puntato molto su Bartošák, prima al Žižkov e poi portandolo con lui a Liberec; il terzino lo ha sempre ripagato col lavoro e nel giro di 7 mesi è entrato anche nel giro della Nazionale.
“Approdare in questa squadra è stata una piacevolissima sorpresa. Lo Slovan è una delle squadre con la tradizione più lunga, nella storia della lega ceca. Liberec è una città stupenda con un club fantastico” ha raccontato Trpišovský. In Europa, il Liberec non ha mai vinto in casa quest’anno, centrando però due vittorie in trasferta.
“La vittoria di Marsiglia è stata indescrivibile. Ci siamo difesi per 90 minuti e al primo tiro in porta abbiamo segnato. E’ stata una sensazione fantastica, un momento ricco d’emozioni“. Bartošák è visibilmente entusiasta davanti le telecamere ricordando la vittoria della sua squadra al Vélodrome.
Vinca o perda con il Marsiglia, l’ascesa di Bartošák e Jindřich Trpišovský ha già fatto molto scalpore in patria. “Gli ultimi sono stati i migliori mesi della mia vita. Se me lo avessero detto un anno fa, quando allenavo in seconda divisione, o meglio 3 anni fa quando lavora in terza divisione, non c’avrei creduto. Affrontare il Marsiglia per approdare alla fase finale di una competizione europea per me era fantascienza“.
Appuntamento allo Stadion U Nisy di Liberec, per vivere una serata storica per il club ceco e i suoi protagonisti.