“Gli Emigranti del Pallone”: Caldirola sempre più protagonista, Ogbonna fuori dal tunnel. Piccini cade sul più bello, Osvaldo solito Bad Boy!

Decima puntata della nostra rubrica “Gli Emigranti del Pallone”, grazie alla quale, come ogni martedì, andiamo ad analizzare le prestazioni dei nostri connazionali impegnati nei campionati esteri.
LIGA: BENE BIRAGHI, ESORDIO PER BARDI La Liga spagnola si dimostra anche per questa settimana avara di soddisfazioni per i portacolori italiani, che hanno trovato il proprio alfiere in Cristiano Biraghi del Granada, il più continuo probabilmente in termini di prestazioni dopo l’abbandono forzato di Marco Andreolli. Anche contro l’Atletico Madrid, il difensore è autore di una prova tutto sommato positiva, anche se sono stati 90 minuti da incubo nel tentativo di star dietro al Petite Diable Griezmann: la squadra di Pozzo esce a testa bassa nello 0-2 finale, ma Biraghi rimane comunque il migliore dei suoi. Cade invece Cristiano Piccini: nell’1-1 del Betis Siviglia contro il Celta Vigo, il difensore scuola Fiorentina non brilla, anzi, incappa in una serie di piccoli errori che ne compromettono la valutazione finale, anche se dopo un filotto di ottime prestazioni una battuta d’arresto è più che comprensibile. Si sblocca anche in Copa del Rey il nostro Ciro Immobile, a segno nel 3-0 con cui il Siviglia ha regolato il Logrones, ma rimane al palo in campionato, dove domenica ha collezionato l’ennesima panchina della sua incolore stagione. Che la sosta natalizia possa ridare vigore all’attaccante napoletano? Noi glielo auguriamo. Prima gioia in maglia Espanyol anche per Francesco Bardi, che finalmente in Copa ha avuto la soddisfazione di esordire con i Periquitos nel pari esterno sul campo del Levante: nessuna notizia di lui però in Liga. In Segunda, da segnalare il secondo gol stagionale per Rolando Bianchi che, su rigore, partecipa alla vittoria del suo Maiorca contro i rivali dell’Albacete.
LIGUE 1: FARAONE NEL SARCOFAGO Scaricato senza mezzi termini dall’Inter, Thiago Motta al PSG sta ritornando ai livelli dei primi anni in maglia nerazzurra: ancora una volta la sua regia ordinata permette ai parigini di espugnare il campo del Nizza con un rotondo 3-0, segnalandosi per una prova più che sufficiente e gestendo bene l’assenza del compagno di reparto Marco Verratti, ancora out dopo l’infortunio rimediato contro il Real Madrid in Champions League. Salvatore Sirigu chi? Periodo che definire tremendo è forse un complimento per Paolo De Ceglie e Stephan El Shaarawy, entrambi non convocati rispettivamente da Marsiglia e Monaco per gli impegni del weekend. Se per il primo non è una grossa sorpresa, destano particolare preoccupazione le conseguenze a livello psicologico che questa esclusione potrà avere sul Faraone, soprattutto in virtù del fatto che Antonio Conte punta molto sul gioiellino classe ’92 in ottica Europeo.
PREMIER: OGBONNA, CI SIAMO? Delude ancora Graziano Pellè: il Southampton non vince ormai da tre turni e l’ariete di Lecce continua a faticare dopo un ottimo inizio di stagione con la maglia dei Saints. Koeman confida di ritrovare appieno la propria punta di diamante il più preso possibile per continuare a stupire in campionato dopo l’incredibile cavalcata dello scorso anno. Non ha accontentato nessuno il derby tricolore tra il West Ham di Angelo Ogbonna e il Manchester United di Matteo Darmian. Il prodotto del vivaio del Milan viene schierato sull’out di sinistra per via dell’assenza di Marcos Rojo e si vede che non è la sua fascia di competenza data l’imprecisione al cross e in copertura: non è la sua miglior gara in maglia Red Devils, ma riesce comunque a strappare la sufficienza. L’ex Juve invece sembra essere uscito dal tunnel e, dopo un disastroso avvio di stagione tra autogol e infortuni, sabato esce dall’Old Trafford a testa alta per la buona prestazione offerta, nonostante vada in sofferenza sul velocissimo Martial in più di un’occasione. Nulla da fare per Fabio Borini, che non vuole saperne di sbloccarsi con la maglia del Sunderland. Altra prova incolore la sua sabato contro l’Arsenal, che strapazza i Black Cats per 3-1 con l’ex Roma che ancora una volta non riesce a lasciare il segno.
BUNDESLIGA: CALDIROLA è IL LEADER Poca roba in Bundesliga, dove però si conferma essere uno dei difensori più in forma del momento il nostro Luca Caldirola. Il centrale del Darmsatdt è sempre più una sicurezza e il successo esterno della sua squadra contro l’Eintracht Francoforte (0-1 il finale) passa anche da lui, grazie alla fermezza e all’esperienza con cui guida il reparto arretrato. Molto male, invece, Giulio Donati che per l’ennesima volta quest’anno finisce dietro la lavagna: per il terzino del Bayer Leverkusen solo 68 minuti in campo nella sconfitta per 2 a 1 contro l’Herta Berlino e zona Champions che si allontana sempre più, lontana adesso 5 punti. Perde il passo anche il Wolfsburg di Daniel Caligiuri, sconfitto a domicilio dal Borussia Dortmund: per l’oriundo sedotto e (già quasi) abbandonato da Conte prova non certo brillante, con Hecking che lo richiama in panchina dopo appena 57 minuti di gioco. Nemmeno convocato tra le fila del Mainz invece Gianluca Curci.
RESTO DEL MONDO: OSVALDO, MA CHE FAI? Cronache dal resto del mondo: come annunciato la scorsa settimana, la stagione Mls si chiude nel migliore dei modi per Sebastian Giovinco. La Formica Atomica, alla sua prima stagione nel campionato americano, si è assicurato un posto nei libri di storia portandosi a casa titolo di capocannoniere e assist-man, inserimento nella Top 11 del campionato, titolo di Newcomer of the Year e ora di MVP della regular season. Saprà ripetersi anche il prossimo anno e magari trascinare i suoi Toronto al titolo?
Il Porto e Pablo Osvaldo sembrano ormai destinati a dirsi addio. Il Bad Boy italo-argentino sta vivendo un momento non certo entusiasmante in maglia Dragoes, tanto che nel recupero del nono turno di campionato contro il Madeira per l’ex Roma è arrivato il rosso diretto per un intervento folle ai danni di un avversario. Il presidente del Boca ha già annunciato che a gennaio tornerà a vestire la maglia Xeneizes, ma la vera domanda è un sola: quanto durerà? Benino invece Alberto Aquilani che, nell’ultima sfida contro il Maritimo vinta per 1-0, riesce a ritagliarsi mezz’ora di spazio e, nonostante il giallo beccatosi, ha ben figurato nel centrocampo biancoverde. Difficile però che anche il buon Alberto possa costruirsi un futuro brillante in Portogallo.
In Grecia il nostro Stefano Napoleoni è, come si dice in gergo, sempre più solo sull’isola: l’attaccante romano ce la sta mettendo tutta per evitare al suo Atromitos la retrocessione, ma i compagni non lo supportano adeguatamente. Schierato sulla trequarti, è suo l’assist per il vantaggio della sua squadra sul campo del modesto Panetolikos, che comunque poco dopo riesce a strappare il pari.
Prosegue invece il digiuno per Stefano Okaka: l’ex Samp è ormai titolare inamovibile all’interno dello scacchiere dell’Anderlcht, ma nemmeno domenica è riuscito a invertire la tendenza che ormai lo vede a secco da sei turni.
In India siamo entrati nella fase calda dell’Indian Super League, con il Chennayin di Marco Materazzi, Emanuele Blasi e Gianluca Potenza che si appresta a disputare le semifinali del torneo contro l’Atletico de Kolkata (squadra affiliata al più noto Atletico Madrid) in quello che sicuramente è il più moderno e ricco cimitero degli elefanti.
TOP: Biraghi, Ogbonna, Caldirola
FLOP: Piccini, Donati, Osvaldo