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Champions League, Girone C – Atletico primo, Galatasaray in Europa League

BENFICA – ATLETICO MADRID 1-2
Al Da Luz di Lisbona ci si giocava il primato nel gruppo C, che potenzialmente può garantire un sorteggio più favorevole per gli ottavi di finale. La spuntano i ragazzi del Cholo Simeone, contro un Benfica parzialmente rimaneggiato. 4-4-2 per i colchoneros, con Vietto preferito a Torres come terminale offensivo in coppia con Griezmann.

Partono meglio i biancorossi, che grazie ai particolarmente ispirati Ferreira Carrasco, Koke e Juanfran mettono in difficoltà la retroguardia lusitana sulle corsie laterali. Al 18′ gli spagnoli trovano il vantaggio: Griezmann pesca Godin che realizza, ma l’arbitro annulla tutto per fuorigioco (netto). L’Atletico continua a spingere e a portare spauracchi dalle parti di Julio Cesar, fino alla mezzora di gioco, quando il vantaggio – questa volta regolare – arriva. Gabi per Vietto, pallone per l’accorrente Saul che approfitta della dormita della retroguardia dei padroni di casa e fa secco Julio Cesar. Il Benfica prova a reagire, ma in maniera confusionaria e senza creare grattacapi ad Oblak.

L’ingresso di Mitroglu ad inizio ripresa al posto di Guedes dà un po’ più di vitalità all’abulico attacco delle aquile, ma il goal viene trovato immediatamente ancora dagli ospiti: ennesima giocata di Ferreira Carrasco sull’out mancino, cross al centro che Vietto tocca quel tanto che basta per mettere fuori causa il portiere dei lusitani e raddoppiare. I portoghesi non ci stanno, provano a riorganizzarsi e a far male agli avversari, che resistono grazie alla loro organizzazione difensiva granitica. Ma al 75′ una sbavatura di Godin permette a Mitroglu di battere Oblak e riaprire la gara. Il Da Luz si infiamma, Mitroglu mette in crisi la retroguardia ospite, ma l’unica nitida occasione per i lusitani viene sciupata da Jimenez. Finisce 2-1: Benfica secondo, Atletico primo.

GALATASARAY – FK ASTANA 1-1
Saluta l’Europa a testa alta la formazione kazaka dell’Astana: imbattuti in casa (tre pareggi), i ragazzi del bulgaro Stoilov ottengono anche un prestigioso pareggio all’Ali Sami Yen di Istanbul, insufficiente per ottenere la terza piazza che avrebbe significato Europa League, ma che fa loro ricevere comunque gli applausi di gran parte del continente. Il primo tempo è frizzante, i turchi fanno la partita e gli ospiti provano ad agire in ripartenza. Sono proprio per i kazaki le palle goal più nitide, prima con Twumasi che centra il palo, poi con Kethevoama che esalta i riflessi di Muslera, quindi con un colpo di testa del valido e giovane serbo Maksimovic che fa la barba al montante. I giallorossi di casa si svegliano solo nel finale, con Yilmaz ed Oztekin che chiamano in causa Eric, e poi con Yilmaz che pareggia il conto dei pali colpiti.

Nella ripresa succede poco: Twumasi porta in vantaggio gli ospiti con una bella conclusione e fa sognare un intero paese, Selcuk Inan rovina la favola insaccando appena un minuto più tardi l’1-1, sfruttando di un pasticcio degli ospiti. Nel finale ci prova Adin, ma ancora Eric nega il goal. Finisce così, con il Galatasaray che si prende il contentino del ripescaggio in Europa League.


Champions League, Girone C – Sesta giornata

Benfica – Atletico Madrid 1-2 (33′ Saul, 55′ Vietto, 75′ Mitroglu)
Galatasaray – Astana 1-1 (64′ Twumasi, 65′ Selcuk Inan)

Classifica: Atletico Madrid 13, Benfica 10, Galatasaray 5, Astana 4

Matteo Mongelli

Classe '94, piemontese di nascita, tra un esame universitario e l'altro segue il calcio alle temperature più improbabili, dalla Scandinavia alla vecchia terra degli Zar. Russofilo e (a breve) russofono, sogna di diventare direttore sportivo e di vivere a San Pietroburgo. Guai a disturbarlo quando gioca il Krasnodar: potrebbe uccidere.

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  • "A cosa serve avere le squadre kazake o le bielorusse! Date un posto in più all'Italia! Quelle le mettono dentro solo per i soldi!"

    Io continuo a vedere che sono le nostre squadre a lesinare sull'impegno e a cercare l'accesso alla Champions solo per i soldi...

    • Se non fai parte delle solite 4 squadre che insieme alle outsider di turno puntano ad alzare la coppa, per tutte le altre risulta comunque difficile non giocare solo per i soldi (che aumentano praticamente di edizione in edizione, quindi il gioco vale la candela).

  • E allora, dato che a parte Quelle Lì le altre sono tutte sullo stesso piano, cominciamo a spendere con criterio quei soldi e a smetterla di gnolare se che ci sono squadre di paesi poco sviluppati.

    Che poi quelle ci mettono più palle delle nostre.

    • Assolutamente, spendere con criterio dovrebbe essere il comandamento da osservare per molti club (ma non è così). Discorso a parte per anima ed impegno che latitano.

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Matteo Mongelli

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