Caso Upsolut: l’Union Berlin gestirà autonomamente il proprio merchandising

Dopo il polverone alzatosi un paio di settimane fa sui diritti di merchandising dell’Union Berlin, la società tedesca ha fatto sapere di aver raggiunto un accordo di risoluzione del contratto con la società Upsolut che gestiva proprio i prodotti con il marchio del club. La decisione è arrivata dopo la notizia del rilevamento di quote azionarie della Upsolut, dopo un tribolata disputa giudiziaria (che abbiamo raccontato in un precedente articolo) da parte del St. Pauli, altra formazione di Zweiteliga e rivale dell’Union. In poche parole ogni sciarpa, ogni bandiera, ogni articolo venduto avrebbe portato soldi nelle casse della rivale società di Amburgo.

«Entrambe le parti sapevano che dopo il cambio di gestione non era possibile una ulteriore partnership nel settore merchandising. Abbiamo trovato una soluzione ragionevole in modo da svincolarci senza compromettere le operazioni commerciali a partire dall’inizio del nuovo anno. Per la buona gestione degli ultimi anni, ringraziamo Upsolut e non vediamo l’ora di produrre autonomamente i nostri gadget», ha detto Christian Arbeit, responsabile della comunicazione dell’Union Berlin.

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Il rapporto, dunque, cesserà in via definitiva il 2 gennaio 2016, e dal giorno dopo la gestione sarà “made in Köpenick”: la squadra di Berlino Est potrà essere titolare dei propri diritti e gestire autonomamente il proprio marchio. Entrambi i partner hanno, inoltre, firmato un accordo che prevede l’assunzione da parte del club degli ex dipendenti della Upsolut che hanno lavorato, in precedenza, nei fanshops dell’Union.

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Giornalista, nato a Bari in un ambiente dove gli si diceva di tifare per i bianco-rossi, ha seguito il suggerimento alla lettera appassionandosi all'Union Berlin. Fidanzato ufficialmente con il club dal 12 agosto del 2012 quando ha assistito ad una partita per la prima volta nello stadio An der Alten Försterei. Ama i cappelli: i suoi, quello di De Gregori, di Charlie Brown, di Alan Grant e di Nereo Rocco.