Road to FIFA Club World Cup, alla scoperta del TP Mazembe

Mazembe
Fonte foto: uhuruspirit.org

Continua il nostro percorso di avvicinamento alla prossima FIFA Club World Cup, che avrà luogo in Giappone (precisamente tra il Nagai Stadium di Osaka e l’International Stadium di Yokohama) dal 10 al 20 Dicembre. Oggi andremo a conoscere più da vicino i congolesi del TP Mazembe, campioni d’Africa in carica grazie al doppio successo in finale contro gli Algerini dell’USM Alger.

STORIA- Questa è la terza partecipazione ad un Mondiale per Club per il Mazembe, che dopo il biennio 2009-2010 ritorna a rappresentare il continente africano nella competizione mondiale. L’esordio, come anticipato poco fa, risale al 2009, quando “Les corbeaux” conquistarono il loro terzo titolo continentale superando la concorrenza dei nigeriani del Heartland. Nonostante ciò la prima partecipazione al Mondiale per Club non è da ricordare per il club congolese, infatti negli unici due incontri giocati maturano altrettante sconfitte: la prima arriva ai quarti contro i Sudcoreani del Pohang Steelers, i quali vincono in rimonta con il punteggio di 1-2 e grazie alla doppietta di Denilson (giramondo per professione), mentre la seconda arriva nella finale per il 4-5 posto contro i neozelandesi dell’Auckland City, che riescono a riequilibrare l’uno-due subito nel giro di nove minuti (Kasongo e Kasusula gli autore delle reti) e si portano a casa la vittoria grazie alla rete di Van Steeden nel corso del quarto minuto di recupero.

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Esultanza dei giocatori del Mazembe nella semifinale del 2010 contro l’Internacional Fonte foto: sky.sport.it

Va decisamente meglio l’anno successivo, quando il Mazembe si ripresenta come rappresentante del proprio continente dopo aver vinto la CAF Champions League per il secondo anno consecutivo (stavolta a cedere in finale sono i Tunisini dell’Esperance ST). La prima vittima illustre sono i messicani del Pachuca, che vengono sorprendentemente sconfitti dall’acuto di Bedi (passato dall’Anderlecht nella stagione 2012-13) al 21esimo minuto del primo tempo, mentre in semifinale a cadere sotto i colpi dei sorprendenti congolesi sono i più esperti brasiliani dell’Internacional, i quali si devono arrendere ai gol di Kabangu (anche lui con un passato in maglia Anderlecht) e Kaluyituka (oggi in forza al Al Gharafa). In finale, però, il sogno congolese viene bruscamente fermato dall’Inter post-triplete, che fa valere il maggiore tasso tecnico e risolve la pratica con un comodo 3-0; le reti nerazzurre portano le firme di Eto’o (vincitore anche del Golden Ball, premio assegnato al miglior giocatore del torneo), Pandev e Biabiany.

[2009] TP Mazembe-Pohang Steelers 1-2 (Bedi; 2 Denilson)

TP Mazembe-Auckland City 2-3 (Kasongo, Kasusula; 2 Hayne, Van Steeden)

[2010] TP Mazembe-Pachuca 1-0 (Bedi)

TP Mazembe-Internacional 2-0 (Kabangu, Kaluyituka)

TP Mazembe-Inter 0-3 (Pandev, Eto’o, Biabiany)

PRESENTE- Quest’anno il TP Mazembe (TP sta per Tout Puissant, ovvero “pieni di forza”, “onnipotenti”) si è laureato campione d’Africa per la quinta volta nella propria storia superando in finale l’opposizione degli algerini dell’USM Alger. L’avventura del Mazembe comincia dal primo turno, dove “Les corbeaux” devono fare i conti con i Sudafricani del Mamelodi Sundowns (vincitori South-African Premier Division). L’esordio nella Champions League africana non è dei migliori per truppa congolese, che nel primo confronto escono sconfitti per 1-0 dalla trasferta sudafricana a causa della rete di Billiat a quattro minuti dal termine. Nonostante ciò nella gara di ritorno il Mazembe non fa sconti e si prende il passaggio del turno con una comoda vittoria per 3-1; le firme sulle reti congolesi sono quelle di Kalaba, Samatta e Assalè, mentre quella della bandiera degli ospiti porta quella di Tau. Nel secondo turno è la volta dei maliani dello Stade Malien, che nella gara d’andata riescono a recuperare il doppio svantaggio, arrivato con i gol di Traore e Adjei, con la strepitosa doppietta di Konè. Ma al ritorno, come già accaduto nel “round” precedente, il Mazembe fa valere il fattore casalingo e conquista la qualificazione sconfiggendo gli avversari con il punteggio di 2-1; decisive le reti di Kasusula e Assalè.

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Esultanza dei giocatori congolesi durante la finalissima contro l’USM Alger. Fonte foto: directinfo.webmanagercenter.com

Il cammino nella fase a gironi comincia al rallentatore per i Corvi, che nelle prime due uscite vengono fermati sullo 0-0 dai sudanesi dell’Al Hilal e dai marocchini del Maghreb Tetouan. Ma alla terza uscita la situazione si sblocca in positivo per i congolesi, che ottengono i primi tre punti espugnando il campo degli egiziani dello Smouha con il punteggio di 2-0 e grazie alle reti di Kalaba e Adjei; successo bissato anche nella gara di ritorno, dove il Mazembe ha ancora la meglio sugli egiziani grazie al guizzo di Assale al 52esimo minuto di gioco. Ma proprio quando sembra che i congolesi abbiano ingranato la marcia giusta arriva la prima sconfitta della fase a gironi: la mano è quella dei sudanesi dell’Al Hilal, che infliggono la prima “lose” ai corvi grazie alla rete di El Tahir all’ottavo minuto di gioco. Questo, però, si rivela essere solo un piccolo intoppo nel percorso vincente del Mazembe, che nell’ultimo atto blinda il primo posto con una sontuosa manita ai danni del Moghreb Tetouan (a dominare la scena è Samatta, autore di una splendida tripletta. In semifinale i congolesi trovano i sudanesi dell’Al Merrikh e il mal di trasferta ritorna prepotentemente: infatti “Les corbeaux” escono ancora sconfitti dall’ennesima trasferta con il punteggio di 2-1; a decidere il match è la rete di Al Madina all’81esimo minuto di gioco. Ma al ritorno la musica è totalmente diversa, infatti il Mazembe fa la voce grossa tra le mura amiche e conquista il pass per la finalissima con un sontuoso 3-0 (reti di Samatta e Assale più autogol di Omer). Infine nell’ultimo atto della competizione i Corvi superano finalmente il mal di trasferta e conquistano il titolo vincendo entrambe le gare in programma contro gli algerini dell’USM Alger: prima arriva il successo in Algeria con il punteggio di 1-2 e grazie alle reti di Kalaba e Samatta e poi quello decisivo al ritorno con gli acuti del solito Samatta e Assale, che regalano il quinto trionfo continentale alla propria squadra.

Mamelodi Sundowns-TP Mazembe 1-0 (Billiat)

TP Mazembe-Mamelodi Sundowns 3-1 (Kalaba, Samatta, Assale; Tau)

 

Stade Malien-TP Mazembe 2-2 (2 Kone; Traore, Adjei)

TP Mazembe-Stade Malien 2-1 (Kasusula, Assale; Diabate)

 

TP Mazembe-Al Hilal 0-0

Moghreb Tetouan-TP Mazembe 0-0

Smouha-TP Mazembe 0-2 (Kalaba, Adjei)

TP Mazembe-Smouha 1-0 (Assale)

Al Hilal-TP Mazembe 1-0 (El Tahir)

TP Mazembe-Moghreb Tetouan 5-0 (3 Samatta, Kalaba, Assale)

CLASSIFICA: TP Mazembe 11, Al Hilal 9, Moghreb Tetouan 8, Smouha 4.

 

Al Merrikh-TP Mazembe 2-1 (Coffie, Al Madina; Ulimwengu)

TP Mazembe-Al Merrikh 3-0 (Samatta, Omer (ag), Assale)

 

USM Alger-TP Mazembe 1-2 (Seguer; Kalaba, Samatta)

TP Mazembe-USM Alger 2-0 (Samatta, Assale)

Carteron
Patrice Carteron, allenatore dei Corvi del Mazembe. Fonte foto: footafrica365.fr

ROSA- I congolesi arrivano al Mondiale per Club da secondi in classifica nel campionato nazionale, dove a comandare le operazioni ci sono gli agguerriti rivali del Club Vita (sopra di un solo punto), e senza la colonna portante della difesa Kilitsho Kasusula (visto già nelle due precedenti apparizioni del team congolese al Mondiale per Club), il quale si è rotto il braccio destro in un incidente con lo scooter prima della gara di ritorno della finale di CAF Champions League. Nonostante ciò alla corte del mister francese Patrice Carteron è stato allestito un buon gruppo di giocatori nel giro delle diverse nazionali africane e che sono riusciti a sostituire ottimamente l’infortunato Kasusula. Da tenere particolarmente d’occhio la coppia d’attacco formata da Mbwana Samatta e Roger Assalé, mentre a centrocampo spicca il nome di Rainford Kalaba, il quale ha anche trascorsi in Europa con le maglie di Gil Vicente e Leiria. Insomma una squadra meglio attrezzata rispetto alle scorse due edizioni e che quest’anno ha voglia di rappresentare la mina vagante dell’intero torneo, d’altronde nel 2010 ha già dimostrato di esserne capace diventando la prima squadra non europea o sudamericana a raggiungere ad una finale di un Mondiale per Club.

GIOCATORI CHIAVE-

Rainford Kalaba: Colonna portante della mediana della squadra campione d’Africa, lo zambiano Kalaba lo si può definire come il vero e proprio metronomo del centrocampo, infatti è lui che detta i tempi e i ritmi del gioco della squadra di Carteron. Nonostante ciò il centrocampista possiede anche un senso del gol particolarmente sviluppato, il quale è ben accompagnato anche da una grande abilità negli inserimenti dalle retrovie che mandano in tilt i meccanismi difensivi di qualsiasi squadra. La sua posizione ideale è quella di trequartista, dove vengono messe in risalto al 100% tutte le sue doti, ma da Carteron è stato utilizzato tanto anche come ala di un ipotetico 4-3-3. Insomma un giocatore (classe ’87), che sembra arrivato alla piena maturazione calcistica e che potrebbe trovare in questo Mondiale per Club la grande occasione per la sua consacrazione definitiva.

Roger Assale: Una delle due bocche da fuoco dell’attacco del Mazembe, il centravanti connazionale di Drogba è reduce da un’annata solare piena di successi: infatti prima è arrivata la vittoria della Coppa d’Africa con la propria nazionale e poi il trionfo in Champions League con la maglia del Mazembe. Vero e proprio jolly in uscita dalla panchina, è una delle armi usate da mister Carteron quando le cose vanno male o c’è bisogno di sbloccare il match: a dimostrazione di ciò c’è il pesante sigillo messo sulla finale di ritorno della CAF Champions League, dove ha estirpato qualsiasi residua speranza di rimonta agli avversari con la rete del 2-0. Attaccante delle grandi occasioni (6 centri in 13 apparizioni a livello continentale) la sua fame di gol potrebbe affiorare anche nel Mondiale per Club, occasione importante per dimostrare ancora una volta il suo valore e poter strappare magari un contratto importante nel calcio europeo.

Mbwana Samatta: Soprannominato “The King” e considerato come uno dei migliori astri nascenti del calcio africano (è un classe ’92), Samatta è pronto a lasciare la sua impronta anche su questo Mondiale per Club. Capocannoniere dell’ultima edizione della CAF Champions League con sette reti all’attivo e a pari merito con il più esperto Bakri Al-Madina, è un di quei centravanti capaci di tenere sulle proprie spalle l’intero peso del reparto offensivo della propria squadra. Dotato di un fisico possente e di una velocità non indifferente, Samatta è un attaccante letale sia quando gioca spalle alla porta che all’interno dell’area di rigore. Quando si trova nel cuore dell’area va marcato con grandissima attenzione, infatti possiede un senso della posizione ottimo che gli permette di essere quasi sempre al posto giusto nel momento giusto sui cross dei compagni di squadra. Però attenzione anche nella sua grande abilità nel giocare fuori dall’area, infatti quando ce n’è bisogno va anche a centrocampo per dare inizio all’azione offensiva facendo da sponda e per poi farsi servire in profondità. insomma un possibile “crack” che in questo Mondiale per Club giapponese è chiamato a dimostrare il suo reale valore affrontando squadre di livello mondiale e a trascinare il Mazembe più avanti possibile a suon di gol, cosa che gli è riuscita particolarmente bene nel corso dell’ultima Champions League africana.

 

 

 

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Appassionato di ogni genere di sport (calcio e basket in primis), è un grande esperto del "calcio minore". Che sia la Copa Libertadores o la terza divisione danese poco importa, in qualunque campo rotola un pallone e ci sono 22 uomini c'è sempre una storia da raccontare.