Manchester United-West Ham 0-0
I Red Devils, galvanizzati dalla sconfitta del City, scendono in campo all’Old Trafford contro il West Ham con la possibilità non troppo remota di conquistare la vetta della classifica o, quanto meno, di scavalcare gli odiati rivali cittadini, appena sconfitti dallo Stoke.
Van Gaal, privo di Rooney infortunato, lascia fuori anche Memphis Depay, schierando Lingard, Fellaini e Mata dietro all’unica punta Martial.
Bilic risponde con uno schieramento speculare, fatto di molta sostanza in mezzo al campo ed ali veloci per ripartire.
Lo United parte facendo la partita ed in avanti si affida ai cross di Lingard e McNair, sfruttati il più delle volte da un Fellaini piuttosto in palla.
Il West Ham resta inizialmente guardingo, poi, quando meno te lo aspetti, colpisce fulmineo in contropiede: Moses lanciato al di là della difesa si fa ipnotizzare da De Gea, quindi Zarate e Reid sono fermati entrambi dal palo.
I diavoli rossi si fanno paonazzi ed arretrano il raggio d’azione, poco supportati da un pubblico ormai in rotta col tecnico olandese Van Gaal. In particolare i tifosi non reggono la poca spettacolarità dei match dell’Old Trafford; basti pensare che in Premier le reti si sono gonfiate complessivamente 10 volte dall’inizio dell’anno e tutto ciò considerando sia i gol dei padroni di casa che degli ospiti.
Nella ripresa la fase di studio prosegue fino al 55′, quando Zarate manca l’opportunità clamorosa di rompere l’equilibro assistito di testa da Carroll a 9 metri dalla porta e senza difensori attorno.
E’ lo schiaffo che serviva allo United per riversarsi nuovamente in avanti: Fellaini si fa respingere un tiro da dentro l’area piccola, quindi Mata manda fuori di poco ed al 73′ entra finalmente Depay.
Il talento olandese cambia i connotati offensivi della squadra di casa e diventa il mattatore del finale di gara. Troppo tardi ormai: un punto a testa, City raggiunto, ma non superato, fischi a Van Gaal e situazione sempre più difficile, nonostante la classifica evidenzi che nulla è ancora perduto.
Per il West Ham una prova solida in difesa, con Ogbonna e Reid spesso insuperabili, ma non brillantissima in avanti, un po’ per sfortuna (infortunio di Moses nel primo tempo), un po’ per l’eccessivo egoismo di Zarate che conclude sempre l’azione dialogando poco con Carroll.
Arsenal-Sunderland 3-1
L’Arsenal ospita all’Emirates il Sunderland quartultimo in classifica, gara non difficilissima in apparenza, ma che diventa ben presto una partita a scacchi di difficile soluzione.
Serve il guizzo e chi se non Oezil può trovarlo? Al 33′ il tedesco di origine turca trova un passaggio magistrale che taglia in due la difesa ospite, lanciando Joel Campbell solo davanti al portiere per il gol del vantaggio.
L’assenza di Alexis Sanchez può essere un fattore in questa fase della stagione, ma i Gunners sanno di poter riporre speranze nel talento made in Costa Rica e, per ora, non vengono delusi.
Partita in discesa, ma in uno dei momenti più delicati di qualsiasi gara, il finale di primo tempo, succede quel che non t’aspetti: punizione innocua dalla sinistra per il Sunderland e sulla palla crossata lenta al centro si avventa maldestramente Giroud, che infila il proprio portiere per il pari.
Nella ripresa l’Arsenal prova a riversarsi in avanti, ma deve attendere il 63′ minuto per vedere premiati i propri sforzi. Stessa porta, stesso palo, stesso giocatore: Giroud. Stavolta, però, è gol per l’Arsenal e 2-1.
Il cross porta la firma del rientrante Ramsey, giocatore decisivo anche in occasione dell’ultimo gol, da lui segnato dopo aver raccolto un tiro deviato di Calum Chambers.
L’Arsenal coglie un successo importantissimo per la classifica, scavalca le due squadre di Manchester e si erge a seconda forza del campionato. I Gunners non erano partiti tra i favoriti e diversi sono stati gli infortuni durante il cammino, ma a guardar bene la situazione delle altre contendenti al titolo, forse non sono messi così male ed in questa stagione il sogno di vincere la Premier sembra essere tornato possibile.
Swansea-Leicester City 0-3
La squadra di Ranieri è semplicemente irresistibile. Si storce sempre il naso quando guardando la classifica si trova in testa una cosiddetta “provinciale”, si tende a sminuirne il valore parlando di “fase iniziale del campionato”, di “valori reali non ancora emersi”, di “aspettiamo le partite difficili, soprattutto in trasferta”. Siamo a dicembre ed il Leicester torna in vetta da solo.
Oggi si presentava in Galles al cospetto del Swansea e ci si poteva legittimamente aspettare un passo falso. Niente di più sbagliato.
Pronti, via e l’1-0 è servito da Mahrez sul corner di Albrighton.
La gara prende sin da subito la piega giusta per gli ospiti e Mahrez, lanciato in contropiede, sfrutta il buco lasciato dalla difesa, si invola sulla destra e trafigge il portiere per il 2-0.
Fa notizia l’assenza di Jamie Vardy dal tabellino dei marcatori, eppure statisticamente non poteva non accadere prima o poi.
L’ex Fleetwood Town comunque c’è ed offre anche l’assist per la tripletta di Mahrez, che oggi si prende il palcoscenico e ci trascina sopra tutti i compagni, in testa davanti all’Arsenal ed alle corazzate di Manchester.
West Bromwich Albion-Tottenham Hotspur 1-1
Il Tottenham si presenta a casa del West Brom con l’ambizione di tenere il passo dei primi della classe, il City sconfitto non è poi così lontano.
Alderweireld è un difensore con un piede sopraffino ed una visione di gioco degna dei migliori centromediani metodisti e da un suo lancio da metà campo nasce l’azione del vantaggio.
La palla altissima finisce la sua parabola al centro dell’area di rigore dove il classe ’96 Dele Alli la raccoglie al volo per insaccarla alle spalle di Myhill.
E’ l’1-0 che potrebbe dare il via ad un pomeriggio esaltante per gli Spurs ed invece, sul finire del primo tempo, una leggerezza difensiva permette a Darren Fletcher d’incunearsi dietro la linea difensiva di Pochettino e prendere il fondo. Il cross al centro è sfruttato al meglio da McClean ed il pari è cosa fatta.
Nella ripresa la gara rimane combattuta, ma nessuna delle due squadre emerge e, visti gli altri risultati, al Tottenham resta l’amaro in bocca per l’occasione persa.
Southampton-Aston Villa 1-1
Pessimo momento per la squadra di Koeman: dopo la bruciante sconfitta in coppa di lega (6-1 contro il Liverpool) la squadra, pur ritrovando in campionato Pellè e Cedric Soares, non sembra dare segnali incoraggianti di ripresa.
Sul finire di primo tempo arriva il gol degli ospiti, disperatamente alla ricerca di punti, dopo un corner basso che attraversa tutta l’area di rigore fino ad arrivare dalle parti di Lescott, che gonfia la rete.
I Saints riescono faticosamente a pareggiare solamente da corner con Romeu in anticipo su Carlos Sanchez ed evitano così una debacle clamorosa. Alla fine per loro arriva un punto buono per ripartire, mentre i Villans si portano a meno 6 dalla salvezza.
Watford-Norwich City 2-0
Il mattatore è Ighalo. L’ex giocatore dell’Udinese è incontenibile per i difensori avversari, almeno con le buone.
Infatti al 29′ viene fermato in area di rigore con le cattive, d’altra parte si stava involando a tu per tu contro il portiere e Tettey accetta di buon grado un giallo in cambio del fallo che permette al Norwich di rimanere ancora qualche secondo sullo 0-0.
Dal dischetto Deeney non sbaglia e per i Canaries si mette male.
La partita è a senso unico e gli ospiti non tirano praticamente mai in porta.
Al 91′ Ighalo se ne va di nuovo, supera di potenza Bassong e batte il portiere sigillando la vittoria.
Premier League, 15esima giornata
Manchester Utd-West Ham 0-0
Arsenal-Sunderland 3-1 (33′ Campbell, 46′ pt autogol Giroud, 63′ Giroud, 93′ Ramsey)
Swansea-Leicester City 0-3 (5′ Mahrez, 22′ Mahrez, 67′ Mahrez)
West Bromwich Albion-Tottenham Hotspur 1-1 (15′ Alli, 39′ McClean)
Southampton-Aston Villa 1-1 (44′ Lescott, 73′ Romeu)
Watford-Norwich City 2-0 (30′ rig. Deeney, 91′ Ighalo)
Premier League, classifica
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