Dinamo Zagabria-Hajduk 2-1, Soudani decide il “Derby eterno”

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Il “Derby Eterno” di Croazia tra Dinamo e Hajduk è una rivalità che risale agli anni ’20 acuitasi dall’indipendenza croata; i due club hanno vinto 23 dei 24 titoli nazionali. Questa edizione tra la Dinamo seconda in HNL e l’Hajduk terzo finisce al “Maksimir” 2-1 in extremis per i padroni di casa. La classifica di Prva Liga alla 19esima giornata recita: Rjeka 39, Dinamo 39, Hajduk 35.

Dinamo scossa dalla notizia arrivata ieri (venerdì 4 dicembre, NdR) dell’ennesimo arresto del direttore esecutivo del club Zdravko Mamic, il personaggio più controverso del calcio croato per i suoi atteggiamenti dittatoriali e già da tempo inviso al gruppo ultras “Bad Blue Boys” che da tempo diserta i match casalinghi nonostante il club capitolino, sotto il suo comando, abbia vinto ben 9 titoli nazionali di fila con presenza fissa in Champions League. Era già stato arrestato nell’estate scorsa (col fratello Zoran, attuale tecnico della Dinamo) per sottrazione indebita e evasione fiscale e nel mese scorso (insieme al figlio Mario, procuratore anche di giocatori della Dinamo Zagabria) per corruzione e sottrazione di circa 10 milioni di euro al club. Ieri invece è stato tradotto in arresto (questa volta col figlio Damir, direttore esecutivo della Federazione Croata) per le solite accuse di corruzione ed evasione legata ad alcune cessioni operate dal club nelle stagioni scorse, tra cui quella di Kovacic all’inter.

E’ in questo clima di tensione che la Dinamo trova l’aggancio in vetta sul Rijeka capolista (che aveva perso ieri), da cui aveva perso contatto dopo i due ko consecutivi di fine ottobre (contro Rijeka e il Radnicki Spalato). Il match va subito in discesa per i capitolini: corner di Machado e stacco di testa imperioso del cileno Junior Fernandes. La Dinamo si rilassa subito e lascia diversi buchi in difesa, soprattutto sulla sinistra dove l’Hajduk si infilerà agevolmente per tutta la partita: prima Susic viene fermato al momento di concludere dall’argentino Sigali poi arriva il pari con un destro dal limite di Caktas. Poi la partita si addormenta. Cerca di risvegliarla Mamic: fuori Antolic e Pjaca, dentro l’altro cileno Henriquez (prestito dal Manchester United) e l’ultimo gioiellino del vivavio, quell’ Ante Coric trequartista diciottenne ambidestro, già sui taccuini di Chelsea, Barcellona, Bayern Monaco e Inter. Coric da la scossa ai suoi ma il coetano avversario Vlasic fa anche meglio prima servendo un bell’assist per Bencun (il destro dell’attaccante viene deviato in angolo dall’attento Eduardo) e poi sfiorando il gol con un tiro a giro sul secondo palo, deviato fortunosamente in uscita ancora da Eduardo. Allo scadere del recupero Fernandes riceve palla in area spalle alla porta e rovescia palla nell’area piccola, Coric “cicca” la rovesciata ma dietro a lui c’è Soudani che insacca con un destro al volo.

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(Ar)redattore per Tce dal marzo 2014, seguo in particolare i campionati dell'Est europeo come Polonia, Turchia e Grecia. Genovese, esterofilo, aspirante osservatore, sospirante milanista.
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