Finale Mls, -2: vincerà Colombus perchè…

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Due giorni alla finalissima della Major League Soccer tra Portland e Columbus. Una finale inaspettata perchè si affronteranno due “outsider” capaci di eliminare in semifinale rispettivamente Dallas e New York (Red Bulls) dominatrici nella regular season.

Finale equilibrata? certamente sì, ma vincerà Columbus. Fu campione Usa nell’ormai lontano 2008, a cui poi seguirono stagioni sempre più deludenti. L’arrivo in panchina di Gregg Berhalter (una discreta carriera anche in Europa per l’ex difensore della nazionale statunitense) nel finale del 2013 ha però rilanciato il club dell’Ohio, senza grosse rivoluzioni ma valorizzando il materiale umano già a disposizione; la spina dorsale dello straordinario Columbus ammirabile oggi, uno dei segreti di questa squadra, è infatti la stessa da diverse stagioni. Con l’arrivo di Berhalter ecco che Federico Higuain (fratello maggiore di Gonzalo, che in Mls ha trovato la sua “America” sfornando gol e assist) ha allargato il suo raggio d’azione diventando autentico direttore d’orchestra e uomo-squadra, fiducia totale a centrocampo nel camerunense dalle leve lunghe Tchani e Trapp (22enne prodotto del vivaio) poco considerati solo un paio d’anni fa, rilanciati gli attaccanti esterni Justin Meram (fantasioso iracheno, destro che gioca sulla fascia mancina) e Ethan Finley, elemento dalla grande intelligenza tattica e dalle doti atletiche fuori dal comune (uno dei soli due giocatori di movimento titolari per tutte e 34 le partite di regular season).

Kamara festeggia un gol ricreando con altri due tifosi il vecchio logo dei Columbus Crew raffiguranti tre operai (www.columbuscrewsc.com)
Kamara festeggia un gol ricreando, con due tifosi, il vecchio logo dei Columbus Crew raffigurante tre operai (www.columbuscrewsc.com)

Su questa base in questa stagione sono stati aggiunti i tasselli giusti, e ne citiamo due in particolare: il centrale argentino Gaston Sauro, arrivato in prestito dal Basilea e reduce dalla brutta esperienza al Catania, che seppur giocando pochi match ha rafforzato la difesa soppiantando l’austriaco Pogatetz e trovando una buona intesa con capitan Parkharst; e poi c’è Kei Kamara: la punta “pesante” della Sierra Leone è tornato un anno fa a Columbus dove 7 stagioni or sono fece intravedere le sue grandi qualità per poi cercare fortuna altrove, tra Houston, Kansas e un paio di puntate in Inghilterra (fallite però, sia al Norwich che al Middlesborough). A 31 anni è esploso in questa stagione segnando 25 gol in 36 match finora (!) diventando idolo incontrastato della tifoseria “Black & Gold” anche grazie al suo atteggiamento sopra le righe, molto spensierato, ma al contempo maledettamente concreto: suoi i record stagionali per il maggior numero di tiri in porta (57), dei gol vittoria (7) e secondo “all time” per il maggior numero di assist e gol (22+8).

Anche grazie a “Special K” Columbus è indubbiamente la squadra più spettacolare della Mls, lo dicono i numeri: a fronte di 57 gol subiti, sono ben 64 i gol segnati e il fermo rifiuto al difensivismo fine a se stesso sposando invece il possesso palla (percentuale media seconda solo ai Red Bull) anch’esso però funzionale alla finalizzazione. Scelta che ha pagato: ha concluso la stagione regolare con un record di 15 vittorie, 11 pari e 8 ko per un totale di 53 punti, proprio come Portland ma con una migliore differenza reti guadagnandosi così il diritto di ospitare la finale al “Mapfre Stadium”, diritto sacrosanto per mister Berhalter: “Ecco perché si gioca la stagione regolare, è per questo che ogni match è un obiettivo, ogni punto è importante, perché possono accadere queste situazioni. Sono grato per l’anno di lavoro che ci ha messo in questa posizione e non c’è niente di meglio per questa comunità che ospitare la Coppa MLS. Siamo entusiasti che i tifosi ci abbiano sempre supportato e ora hanno la possibilità di vedere una finale”. Proprio il fatto di giocare in casa può essere il maggiore fattore di vantaggio, anche perchè Columbus in questa stagione ha stabilito una serie di record di presenze nella storia della società con una serie di “tutto esaurito” pur in un impianto dalla ridotta capacità (circa 22mila spettatori).

Ecco perchè vincerà Columbus. O no?

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(Ar)redattore per Tce dal marzo 2014, seguo in particolare i campionati dell'Est europeo come Polonia, Turchia e Grecia. Genovese, esterofilo, aspirante osservatore, sospirante milanista.
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