Russia – Il CSKA si ferma, ma nessuno vuole la vetta. Scoppola Zenit, Loko bloccata.

Nessuno vince, nessuno insidia il CSKA. E’ questo il bollettino della penultima giornata prima della lunga sosta invernale della Russian Premier League, che continua a regalare tante sorprese e tanti spunti.

Nessuna delle prime vince, dicevamo. Non lo fa il CSKA, fermato sull’1-1 in Daghestan dall’Anzhi ancora ultimo ma ancora vivo. Un goal di Maksimov permette ai padroni di casa di pareggiare il momentaneo vantaggio di Nababkin e tenere ancora in vita la formazione del presidente Kerimov che dovrà, comunque, rinforzarsi in maniera importante sul mercato di gennaio. Non ne approfittano però le inseguitrici. La Lokomotiv impatta sul 2-2 in un derby brutto contro la Dinamo, fatto di tanti errori da entrambe le parti, che di fatto regala un punto che serve poco ad entrambe. I poliziotti passano in vantaggio con un rigore causato da una grossolana incomprensione tra Corluka e Guilherme, trasformato dal centrale difensivo Djakov. Nella ripresa Samedov e Maicon ribaltano la pratica, ma nel recupero ci pensa ancora Djakov, in mischia, con un tap-in dopo un mezzo miracolo di Guilherme a ristabilire la parità.

Non ne approfittano nemmeno Rostov e Zenit, che anzi vedono aumentare il proprio distacco. I primi vengono sconfitti a Krasnodar in una partita dal finale non fatto per persone deboli di cuore, mentre i secondi vengono asfaltati dalla solita bestia nera, il Terek Grozny, che segna quattro reti, ma colpisce due legni, sciupa altrettante occasioni da goal e si mangia le mani per non aver trasformato una partita di calcio in una di tennis. Un Terek che sale a -2 dallo Zenit, a pari punti col Krasnodar e lo Spartak (pareggio in Tatarstan per i biancorossi, raggiunti nel finale da un colpo di testa di Kverkvelia), candidandosi come una delle sorprese in positivo della stagione e continuando a sognare la prima storica qualificazione nelle competizioni europee.

Vince anche l’Ural, che in rimonta – trascinato da un superbo Sapeta autore di due reti e dell’assist finale per Spartak Gogniev – batte il Mordovia. Arancioneri che vantano dieci punti di vantaggio sulla zona playout e possono dormire sonni tranquilli. Zona playout in cui stazionano appaiate Ufa e Kuban, e che si spartiscono la posta in palio nello scontro diretto in Baschiria. Tanto amaro in bocca per i gialloneri, due volte in vantaggio e due volte raggiunti, l’ultima al 90′ dal croato Paurevic che fa tirare un sospiro di sollievo ai propri tifosi. Infine, 0-0 già scritto nella sfida di Samara tra le due squadre più difensive del campionato, il Krylya (sceso in campo con il 6-3-1) e l’Amkar (4-5-1). Pareggio che tutto sommato fa contenti tutti.

Ural – Mordovia 3-1  (23′ Phibel (M), 37′ Sapeta, 41′ Sapeta, 83′ Gogniev)
Ufa – Kuban 2-2  (12′ Ignatjev, 19′ Krotov (U), 39′ Khubulov, 90′ Paurevic (U))
Krylya Sovetov – Amkar 0-0 
Terek Grozny – Zenit 4-1  (32′ Mitrishev, 42′ Rybus, 54′ Hulk (Z), 55′ Mitrishev, 87′ Rybus)
Anzhi – CSKA 1-1 (10′ Nababkin (C), 55′ Maksimov)
Dinamo – Lokomotiv 2-2  (35′ Djakov rig, 49′ Samedov (L), 76′ Maicon (L), 90′ Djakov)
Krasnodar – Rostov 2-1 (86′ Mamaev rig, 89′ Azmoun (R), 90’+3 Wanderson)
Lokomotiv – Zenit 2-2 (51′ Ze Luis (S), 70′ Devic,74′ Promes (S), 90’+4 Kverkvelia)

CSKA 37, Rostov 31, Lokomotiv 31Zenit 29, Krasnodar 27, Spartak 27, Terek 27, Ural 25, Dinamo 20, Rubin Kazan 20, Krylya Sovetov 19, Amkar 17, Kuban 15, Ufa 15, Mordovia 13, Anzhi 12.

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Classe '94, piemontese di nascita, tra un esame universitario e l'altro segue il calcio alle temperature più improbabili, dalla Scandinavia alla vecchia terra degli Zar. Russofilo e (a breve) russofono, sogna di diventare direttore sportivo e di vivere a San Pietroburgo. Guai a disturbarlo quando gioca il Krasnodar: potrebbe uccidere.
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