Non bastava l’esordio negativo sulla panchina del Panathinaikos, sconfitto 1-0 sul campo del neopromosso Iraklis, e le conseguenti critiche sulle sue scelte tecnico-tattiche. E’ notizia di oggi il verdetto del Tribunale Disciplinare federale sui fatti nel pre-partita di Panathinaikos-Olympiakos, sospeso per lancio di fumogeni e invasione di campo dei tifosi del “Trifoglio”: 4 turni casalinghi a porte chiuse, 3 punti di penalizzazione e un’ammenda pecuniaria di circa 200mila euro. L’avventura ellenica di Stramaccioni è iniziata decisamente col piede sbagliato.
Più delle precoci polemiche sulla prima uscita dell’ex tecnico dell’Inter, la società ateniese è molto più preoccupata dalle conseguenze economiche di queste sanzioni. Oltre alla multa in sè il sito “Gazzetta.gr” ha calcolato che, aggiungendo ad essa i costi di riparazione allo stadio “Nikolaidis” dopo gli scontri del derby, la penale da pagare per il mancato esercizio dei diritti televisivi della partita, il mancato introito di spettatori (e l’indotto relativo) delle prossime 4 partite che saranno appunto giocate a porte chiuse, il Panathinaikos arriverebbe a pagare fino ad un milione di euro. Un salasso per le casse già semivuote del “Trifoglio”.
Già domenica Stramaccioni è atteso dall’abbordabile Veria (quintultimo in classifica) ma soprattutto dai media greci che hanno accusato l’allenatore romano di non aver ancora capito le caratteristiche dei propri giocatori scegliendo contro l’Iraklis un 4-4-2 in linea senza averne gli interpreti adatti, sottolineando soprattutto l’inadeguatezza dei mediani Zeca-Essien. Match da vincere senza se e senza ma; il Panathinaikos oggi è quinto in classifica.
