Marsiglia-Monaco 3-3: emozioni senza vincitori al Vélodrome

Marsiglia Monaco
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MARSIGLIA MONACO . Se Zdenek Zeman fosse stato sugli spalti del Vélodrome, si sarebbe sicuramente divertito ad assistere al posticipo della quindicesima giornata di Ligue 1. La sentita sfida tra Marsiglia e Monaco si è chiusa 3-3, con diverse occasioni fallite da una parte e dall’altra e due reparti difensivi tutt’altro che rassicuranti.

Le emozioni non sono affatto mancate e la partita è stato un continuo capovolgimento di fronte. Le sorprese arrivavano già nel pre-partita con Jardim che schierava una inedita formazione, in cui spiccava l’assenza di Carvalho, Pasalic, Silva ed El Shaarawy, nonché l’avanzamento di Coentrao sulla linea dei trequartisti. Molto più lineare, invece, il Marsiglia, dove Alessandrini ritrovava il suo posto da titolare.

Il sorprendente undici scelto da Jardim non sembrava affatto trovarsi sul campo di gioco ed a ciò si aggiungevano diversi errori individuali. La logica conseguenza era il vantaggio del Marsiglia che giungeva all’11’ con Alessandrini, il più lesto a risolvere una carambola in area di rigore monegasca.

Contro un avversario che fa fatica a fare gioco, il Marsiglia doveva avere vita facile, invece alla prima occasione monegasca, Touré beffava la disattenta difesa locale e metteva lo zampino per la rete del pareggio. Dopo un palo di Batshuayi al 36′, era ancora Touré il protagonista, a sei minuti dall’intervallo, quando prendeva palla a centrocampo, scambiava con Carrillo ed entrava in area di rigore con incrediible facilità, mettendo a sedere Rekik e beffando Mandanda di piatto destro per il goal del vantaggio monegasco.

Al ritorno dagli spogliatoi, il Marsiglia trovava quasi subito il pareggio grazie a Batshuayi che approfittava (in leggero fuorigioco) di un’uscita a vuoto di Subasic per appoggiare in rete. La partita diventava sempre più emozionante e sia una che l’altra squadra parevano in grado di trovare la rete del 3-2. A riuscirci prima, dopo averla sfiorata ancora con Touré(!), era il Monaco con un colpo di testa di Coentrao che si infilava nell’angolino alla sinsitra di Mandanda.

I monegaschi sembravano quasi in grado di chiudere la partita, ma la cronica mancanza di un attaccante (Carrillo era un pesce fuor d’acqua) si faceva sentire e i padroni di casa rimanevano in gara e a pochi minuti dalla fine trovavano il definitivo pareggio grazie a Nkoudou (in fuorigioco all’inizio dell’azione) che anticipava Subasic su un errato tiro-cross di Ocampos.

Ad uscire dal campo con maggiori rimpianti, era però il Monaco. Se il Marsiglia non ha dato l’impressione di avere grandi margini di miglioramento, i biancorossi pagano eccessivamente l’assenza di un difensore centrale in grado di guidare la difesa con autorità e, soprattutto, di un attaccante. In quindici giornate di Ligue 1, gli attaccanti monegaschi non hanno mai segnato, mentre il loro omologo marsigliese Batshuayi è già andato in goal dieci volte. Se, talvolta, come stasera, Jardim sa far fronte alle difficoltà con invenzioni tattiche piuttosto riuscite, un paio di acquisti al mercato di gennaio sarebbero sicuramente ben accetti dal tecnico portoghese.

Con questo pareggio, il Marsiglia non riesce ad uscire dalla parte destra della classifica, mentre il Monaco spreca l’occasione per affiancare l’Angers al terzo posto.

Nel pomeriggio, erano scese in campo le altre due compagini francesi impegnate in Europa League. Nella gara delle 14, il Saint-Etienne ha superato per 3-0 il Guingamp, ma il risultato non deve ingannare. I verdi, passati in vantaggio ad inizio secondo tempo con Hamouma (tra le proteste dei rossoneri per un fuorigioco non fischiato), hanno dovuto attendere solamente gli ultimi minuti per raddoppiare con un rigore di Eysseric e fissare il risultato sul definitivo 3-0 con Roux.

Incredibile, invece, il tonfo interno del Bordeaux, sconfitto 1-4 dal Caen, balzato così al secondo posto della Ligue 1. Subito in vantaggio con Ben Youssef, gli ospiti hanno sprecato varie occasioni per incrementare il vantaggio nel corso della prima frazione.

Nella ripresa, tra il 56′ ed il 60′ Da Silva ha timbrato due volte il cartellino, chiudendo di fatto l’incontro, prima che Delort lasciasse il suo sigillo e Crivelli, al 90′ segnasse la rete della bandiera girondina. Da segnalare l’incredibile dato del possesso palla dei rossoblù: solo il 32%, a testimonianza del fatto che si può vincere, lasciando il controllo agli avversari!

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Ligure, classe 1985, da diverso tempo seguo il calcio francese. Per questioni geografiche e culturali, non potevo far altro che appassionami all'AS Monaco, benchè mi piaccia seguire anche le altre competizioni nazionali (sia professionistiche che amatoriali), in particolar modo la magica Coppa di Francia.