Succede di tutto nella semifinale della J-League (massima serie giapponese) tra gli Urawa Red Diamonds e il Gamba Osaka, dove i nerazzurri riescono a conquistare il pass per la finalissima con una vittoria soffertissima e ottenuta solo dopo i tempi supplementari.
Dopo un primo tempo terminato a reti inviolate il match si sblocca al 47esimo minuto di gioco, quando Yasuyuki Konno (campione asiatico con il Giappone nel 2011) porta in vantaggio gli ospiti (silenziando anche la calorosa tifoseria degli Urawa Red Diamonds) con un guizzo dei suoi. La reazione dei padroni di casa, però, non tarda ad arrivare e al 72esimo minuto di gioco la partita viene nuovamente riequilibrata dal neo-entrato Zlatan Ljubijankic (miglior calciatore sloveno nel 2007 ai tempi del double nazionale con il Domzale), il quale entra al posto di Tsukasa Umesaki e impiega meno di 10 minuti per incidere il suo nome sul tabellino del match. Il parziale di 1-1 si protrae oltre il novantesimo e costringe le due squadre a giocare altri 30 minuti per decidere il nome della seconda finalista del campionato nazionale. Ma proprio quando ormai i rigori sembrano l’unica via per decretare un vincitore, nei minuti finali dei supplementari la partita si infiamma improvvisamente e vede il Gamba Osaka straccare il pass per la finale contro il Sanfrecce Hiroshima (arrivato davanti all’Urawa Red Diamonds grazie all’impressionante rullino di marcia della seconda fase) con un-uno due devastante. Il minuto decisivo, e che rimarrà nella storia del calcio giapponese, è il 118esimo, quando gli ospiti si rendono protagonisti di un episodio rocambolesco: tutto parte da un retropassaggio quasi suicida di un difensore di Osaka, il quale prende in netto controtempo il proprio portiere ma viene clamorosamente salvato dal palo; la vera apoteosi, però, arriva sul susseguente contropiede degli ospiti, i quali costruiscono una bella azione di rimessa e capitalizzano il tutto con una bella girata di Hiroki Fujiharu, che festeggia alla grande il suo 27esimo compleanno e manda in visibilio la folta curva dei tifosi nerazzurri. Nel finale, complice anche la trazione super-offensiva degli avversari, il Gamba Osaka chiude definitivamente il discorso con la rete del brasiliano Patric, il quale dà vita ad un terribile flashback per i tifosi degli Urawa Red Diamonds, che lo scorso anno perse il campionato per un solo punto in classifica proprio dietro ad Osaka.
Una vittoria inaspettata per i “Gamba Boy”, i quali riescono nella difficile impresa di espugnare il Saitarama Stadium e si conquistano la chance di poter compiere uno storico back-to-back. Adesso l’ultimo ostacolo tra i nerazzurri e il titolo nazionale è il Sanfrecce Hiroshima, con l’andata che andrà in scena nella mattinata italiana di Mercoledì mentre il ritorno è previsto appena tre giorni dopo sempre in mattinata. Un ultimo atto che sarà seguito con grande interessa anche dai Neozelandesi dell’Auckland City, i quali conosceranno proprio da questo match il primo avversario del proprio cammino nel Mondiale per Club.
URAWA RED DIAMONDS-GAMBA OSAKA 1-3 (dts) 1-3 (Ljubijnakic; Konno, Fujiharu, Patric)
URAWA: Nishikawa, Moriwaki, Nasu (64′ Aoki), Makino, Sekine, Abe, Ugajin (75′ Hirakawa), Kashiwagi, Umesaki (64′ Ljubijnakic), Muto, Lee. A disp: Otani, Nagata, Hashimoto, Takagi. All: Mihail Petrovic.
OSAKA: Higashiguchi, Jae-Suk Oh, Nishino, Niwa, Fujiharu, Endo, Omori (90′ Ideguchi), Konno, Abe (81′ Yonekura), Usami (72′ Kurata), Patric. A disp: Fujigaya, Jung-Ya Kim, Nagasawa, Lins. All: Kenta Hasegawa.