Eibar-Real Madrid 0-2: tre punti scacciapensieri, ma i problemi restano

Real Madrid Bale Cristiano Ronaldo

In queste settimana la critica non ci è andata piano con Rafa Benitez, l’ex Liverpool non ha saputo rispondere prontamente nonostante la grande esperienza. Al buon Rafa in passato è stata rimproverata pure mancanza di autocritica, che finiva poi per tradursi un immobilismo di opionione e di pensiero. Qua invece bisogna correre, a partire da subito, a tal proposito il mea culpa del tecnico prima della gara con l’Eibar può essere interpretato come un (parziale) cambio di rotta. “Tutti possiamo commettere degli errori – ha ammesso Benitez – a partire dal sottoscritto. Non è però ancora il momento di fare delle valutazioni, aspettiamo il termine della stagione per dare dei giudizi e dire se è stata un’annata buona o meno”.

Parole che non fanno gridare alla rivoluzione in casa Real Madrid. Il Barcellona va a tutta birra e mette in fila risultati positivi in scioltezza, viene quasi da immaginarsi Luis Enrique tranquillo ad ammirare i suoi con la pipa in bocca. La serenità invece non abita a Madrid, o almeno non più, non è il risultato odierno a scacciare le nubi su un avvicendamento in panchina che è difficile comprendere a pieno se non tramite logiche non propriamente calcistiche. La macchina di Ancelotti, guidata senza indugio verso la tanto sospirata Decima, è stata smontata e con lei tutta la gestione Carletto è finita dallo sfasciacarrozze. L’era Benitez non è ancora iniziata, troppi i dubbi ancora, la maggior parte sono ancora nella testa del tecnico e aspettano soluzione. Il Barça, no, lui non aspetta niente e nessuno.

Il Clasico è una ferita ancora aperta, il massacro subito tra le mura amiche è più di un incidente di percorso, è la lettera a un progetto mai nato, con Benitez che va in bomba e rinnega parzialmente il suo credo per impostare una gara a folate, i blaugrana hanno chiuso la finestra e addio ossigeno. Un massacro. Dalla Spagna continuano ad arrivare notizie di un Cristiano Ronaldo triste, arrabbiato, in rotta con l’allenatore, Rafa fa bene a pensare proprio a lui per costruire il Real Madrid che ancora non si è visto. Lavorare al Santiago Bernabeu e mettersi contro l’uomo-macchina è la cosa più stupida che una persona possa mai fare. E a Benitez tutti riconosciamo cultura e intelligenza, dunque… Ma non divaghiamo, Eibar-Real Madrid era la gara da vincere a tutti i costi, nonostante l’Ipurua quest’anno sia campo difficile.

Gli Armeros, calati dopo un inizio sbalorditivo, occupano attualmente l’ottava posizione, a ridosso della zona europea, le loro maglie azulgrana evocano spettri tremendi per i blancos. Un motivo in più per vincere, una seduta dall’analista più che una partita di calcio. Tanti i problemi in difesa, Marcelo, Ramos e Varan non ci sono, agli assenti si è andato ad aggiungere pure Carvajal, impiegato sull’out destro e uscito malconcio. Pepe e Nacho a comporre la coppia centrale, la sorpresa è in mezzo. Ma forse sorpresa non è più, Benitez fa ancora fuori l’uomo che sembrava simbolo della sua gestione, parliamo di Casemiro, dentro la qualità di Kross, Kovacic, Modric e James Rodriguez. In attacco la BBC.

Real Madrid impaurito, incerottato, forse anche arrabbiato, Cristiano Ronaldo non trova il gol al quarto d’ora gran per il salvataggio di Riesgo, un gol che si poteva fare, non perdona invece Bale sul finire di primo tempo sull’angolo battuto da Modric. Il Real gioca male, dietro le cose sembrano funzionare nonostante la difesa sperimentale, ma a livello di creazione davvero poca roba. Nota lieta il ritorno al gol del gallese, che non segnava in campionato da agosto, per il resto calma piatta. L’Eibar è squadra vera, abbiamo imparato a conoscerlo in queste settimane e oggi l’ha capito anche Benitez, inizio di ripresa davvero complicato.

Forte la pressione, che tuttavia non si traduce in veri rischi. Rischia tantissimo invece Juncà quando stende CR7 in area, niente rigore stavolta ma il signor Manzano cercherà di farsi perdonare nel finale regalando un altro penalty (inesistente) tanto per compensare l’errore precedente. “Fallo” di Garcia su Vazquez, calcia Ronaldo: gol. Due a zero sul campo dell’Eibar, un risultato da tenersi stretto considerata l’aria che si respira al Santiago Bernabeu in questo periodo, il Barcellona resta a sei lunghezze, il Real Madrid non ha ancora cambiato marcia.

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Nato ad Arezzo nei meravigliosi anni '80, si innamora prestissimo del calcio e non avendo piedi fini decide di scriverlo. Ha lavorato nella redazione del Guerin Sportivo e per tre anni cura la rubrica "Dalla A alla Z". Numerose collaborazioni nel corso degli anni con testate tra le quali tuttomercatoweb.com, ilsussidiario.net e il mensile Calcio 2000. Nel 2012 insieme ad Alfonso Alfano crea tuttocalcioestero.it. E ne è molto orgoglioso.