Premier League: il City torna a sorridere, Aston Villa e Newcastle in caduta

Premier League Manchester City

La Premier League scende in campo alle 16.00 con cinque partite, la più interessante delle quali si gioca all’Etihad Stadium di Manchester, dove il City, orfano di Hart, Silva e Kompany, ospita il Southampton per ritrovare il successo dopo le due sconfitte consecutive con Liverpool e Juventus.

Anche i Saints non attraversano un momento brillante, avendo perso l’ultima gara in casa con lo Stoke City e dovendo fare a meno di Pellè (squalificato), Jay Rodriguez e Cedric Soares.
Proprio l’assenza di quest’ultmo sull’out di destra finisce per pesare enormemente in avvio di gara, quando il suo sostituto Maya Yoshida, longilineo centrale giapponese adattato sulla fascia, non riesce assolutamente a contenere la furia di Raheem Sterling.
Il talento di origine giamaicana prima sfiora il gol, poi, dopo un tentativo da calcio piazzato di Kolarov, sfrutta l’ennesimo errore in disimpegno di Yoshida e sfugge sulla sinistra offrendo l’assist a Kevin De Bruyne per l’1-0.

Il Southampton non riesce a trovare il ritmo partita e i Citizens approfittano degli innumerevoli errori a centrocampo di Wanyama e Romeu per ripartire ed arrivare a tu per tu con Stekelenburg.
Al 19′ Steven Davies salva di mano sulla linea, l’arbitro non vede, ma dal corner successivo arriva il gol di Delph con una conclusione da fuori deviata da Van Dijk.
La squadra di Koeman recepisce lo schiaffo e, finalmente, si ritrova: prima Van Dijk suona la carica con una bomba da fuori sulla traversa, poi tentano in serie Ward-Prowse, Wanyama e Long.

Il City resta, però, padrone del campo con il terzetto Fernandinho-Tourè-Delph che spadroneggia a metà campo, mentre Sterling e De Bruyne volano sulle fasce.
I Saints corrono ai ripari nella ripresa inserendo Tadic per un disastroso Romeu ed arretrando Ward-Prowse davanti alla difesa, al fianco di Wanyama. I risultati pagano la scelta di Koeman, che finalmente trova geometrie accettabili per ripartire ed una maggiore imprevedibilità davanti.
Proprio Tadic è il più pericoloso ad inizio secondo tempo e su una sua punizione battuta velocemente per Mané, arriva il cross per il 2-1 di Long che riapre i conti al 49′.

Demichelis si iscrive allo stesso club di Yoshida, iniziando anche lui a distribuir regali agli avversari e la partita sembra prendere una brutta piega per la squadra di Pellegrini.
Dopo aver rischiato di capitolare sulla doppia occasione Tadic-Long al 62′, Aguero (acciaccato) lascia il campo a Bony ed un contropiede ben orchestrato da Sterling e finalizzato da Kolarov su assist di De Bruyne chiude la partita.
Il City dunque vince, ma non convince del tutto: l’impressione è che se il Southampton avesse approcciato il match in maniera più determinata, difficilmente avremmo visto un 2-0 in 20 minuti, cosa che ha messo la partita subito in discesa per Aguero & Co. Difatti nella ripresa i Citizens hanno trovato molta più difficoltà a gestire la palla ed hanno lasciato l’iniziativa agli avversari, rischiando il pari e portando a casa il match solamente grazie ad un contropiede partito proprio nel momento migliore dei Saints.

Tra gli altri match di giornata spicca per spettacolarità la gara tra Bournemouth ed Everton.
A dir la verità il primo tempo non lascia intendere quel che poi si verificherà nel finale, dato che l’Everton domina la gara e, dopo essersi portato in vantaggio con il colpo di testa del centrale difensivo Funes Mori su azione d’angolo, raddoppia con il bomber belga Lukaku.
Servono 80 minuti per trovare la risposta dei padroni di casa con Adam Smith, che azzecca un colpo da biliardo da fuori, mettendo la palla in rete dopo una sponda sul palo. Da qui in poi la gara diventa letteralmente pazza. Dopo sette minuti Stanislas pareggia sfruttando un cross basso dalla destra ed il pubblico di casa inizia a festeggiare per il punto conquistato. Troppo presto.
Al 96′ un’azione insistita dell’Everton, quasi ai limiti dello sfondamento, porta fortunosamente al tiro Ross Barkley per il 3-2. Gioia enorme per la parte blu di Liverpool, ma poco duratura.
Al 98′ suonato di nuovo Stanislas, di testa, tutto solo al centro dell’area di rigore, infila Howard per il definitivo 3-3.

L’Aston Villa, di fronte ad una classifica che reclama disperatamente punti, ha l’occasione di fare bottino pieno in casa contro il Watford, ma le cose non vanno affatto bene per la squadra di Birmingham.
Ighalo trasforma in gol un “batti e ribatti” prolungato nell’area avversaria, portando in vantaggio gli ospiti dopo 17 minuti.
Il Villa si scuote e reagisce appena prima della fine del tempo col gol di testa di Micah Richards.
La sfortuna, però, è una pessima nemica quando si accanisce in questa maniera su una squadra e lo testimoniano i due gol successivi del Watford: prima Alan Hutton infila il proprio portiere tentando un anticipo, poi un rimpallo fortunoso si trasforma in splendido assist per la rete di Troy Deeney.
Inutile il bel bel tiro da fuori con cui Jordan Ayew fissa il punteggio sul 2-3.

Il Newcastle, come l’Aston Villa, sembra ormai recitare la parte della nobile decaduta e va in cerca di punti in casa del Crystal Palace: proposito audace, ma che sembra prendere quota dopo il gol del vantaggio di Papiss Cissé al decimo minuto di gioco. E’ un’illusione.
I bianconeri vengono letteralmente travolti dalla furia dei padroni di casa, che pareggiano dopo 4 minuti con McArthur e raddoppiano nel giro di altri 3 minuti con un gol a dir poco emblematico: la palla, crossata bassa dalla destra, attraversa lentamente tutto lo specchio della porta osservata dai difensori immobili, fino a raggiungere il secondo palo, dove Bolasie la impatta mandandola in fondo al sacco.
Il primo tempo si chiude addirittura 3-1 con il gol al volo di Zaha al 41′.
Nella ripresa il canovaccio non cambia: Bolasie di testa e McArthur in contropiede fissano il risultato su un impietoso 5-1.

Last but not least, Sunderland-Stoke City: partita equilibrata, che si trascina sullo 0-0 per tutto il primo tempo. L’espulsione di Shawcross a inizio ripresa sembra indirizzare la gara sui binari giusti per i padroni di casa, ma lo Stoke regge botta.
Ci vuole uno schema su punizione, che libera la bomba di Van Aanholt dalla distanza, per sbloccare il punteggio all’82’.
Caduto il muro, bastano due minuti al Sunderland per chiudere la pratica con il 2-0 di Watmore, che si invola sulla destra e trafigge Butland.

Premier League, 14esima giornata

Manchester City-Southampton 3-1 (9′ De Bruyne, 20′ Delph, 49′ Long, 69′ Kolarov)
Bournemouth-Everton 3-3 (25′ Funes Mori, 36′ Lukaku, 80′ Smith, 87′ Stanislas, 96′ Barkley, 98′ Stanislas)
Aston Villa-Watford 2-3 (17′ Ighalo, 41′ Richards, 69′ autogol Hutton, 85′ Deeney, 89′ Ayew)
Crystal Palace-Newcastle Utd 5-1 (10′ Cissé, 14′ McArthur, 17′ Bolasie, 41′ Zaha,47′ Bolasie, 94′ McArthur)
Sunderland-Stoke City 2-0 (82′ Van Aanholt, 84′ Watmore)

Premier League, classifica
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Cresciuto a pane e telecronache delle proprie partite con le figurine Panini sul campo di Subbuteo, sviluppa una passione viscerale per il calcio, che si trasforma presto in autentica dipendenza. Da sempre dalla parte degli underdog, non scambierebbe mai 1000 vittorie da cowboy con un unico grande successo indiano sul Little Bighorn. Tra una partita e l'altra, trova il tempo per laurearsi in economia, Tuttocalcioestero gli offre l'occasione per trarre finalmente qualcosa di buono dalla sua "malattia" per il pallone, strizzando l'occhio al sogno nel cassetto del giornalismo di professione.