Gli Emigranti del Pallone: Biraghi e Donati rocciosi, Piovaccari torna a ‘suonare’ in Australia. Punte… Spuntate

Piovaccari

Riprende dopo la sosta per le Nazionali il tradizionale appuntamento del martedì con la rubrica “Gli Emigranti del Pallone”, giunta ormai all’ottava puntata.

Brutte notizie dalla Liga spagnola, dove il Siviglia saluta per il resto della stagione il nostro Marco Andreolli, sfortunata vittima nel match di sabato sera contro la Real Sociedad (2 a 0 il finale) della rottura del tendine d’achille: per lui arrivederci al prossimo anno. Brutto colpo per la squadra di Emery, che a gennaio dovrà per forza di cose tornare sul mercato visto che il difensore italiano era diventato a tutti gli effetti il leader difensivo della squadra. Altro assente, mentalmente parlando, anche Ciro Immobile: per l’attaccante napoletano è arrivata una maglia da titolare dopo la prima rete stagionale siglata a inizio mese contro il Real Madrid, ma la fiducia riposta in lui non è stata ripagata visto che l’ex Torino è stato tra i peggiori in campo. Pesante involuzione per lui dopo la lieve ripresa delle scorse settimane. Se la passa bene dall’altra capo della città Cristiano Piccini, ormai titolare inamovibile tra le fila del Betis, anche se domenica, nella sconfitta contro l’Atletico Madrid, il terzino italiano ha sofferto l’atletismo degli avanti Colchoneros, usciti vittoriosi dal “Benito Villamarin” per 1 a 0. Ancora out l’ex Cesena Vincenzo Rennella. Buonissima prova invece per Cristiano Biraghi che, nella sorprendente vittoria del suo Granada contro l’Athletic Bilbao, contribuisce in maniera decisiva alla grande prestazione dei suoi soprattutto in fase difensiva. In campo nel weekend anche Daniele Bonera, complice l’infortunio patito da Bailly a metà del primo tempo: nel complesso il centrale non sfigura, anche se per il Villareal non è propriamente una partita da ricordare visto il pari finale contro un ritrovato Eibar (Simone Verdi non convocato).

Voliamo dall’altra parte dei Pirenei dove in Francia si è giocato nel fine settimana in un clima alquanto surreale dopo i fatti che hanno devastato Parigi lo scorso venerdì sera. Con Marco Verratti ancora fuori per infortunio è toccato a Thiago Motta il non semplice compito di riportare il sorriso in casa PSG: per l’oriundo maglia da titolare ampiamente meritata visto che è autore di una buonissima prestazione in mezzo al campo nella vittoria per 2 a 1 strappata ai danni del Lorient. Per Salvatore Sirigu, invece, altra panchina collezionata, anche se proprio in queste settimane si parla si un suo possibile ritorno in Italia a Roma, sponda Lazio: il procuratore bluffa (“Non se lo possono permettere”), ma il rischio è che il portiere in estate resti sì in Francia, ma non con la Nazionale di Antonio Conte, bensì accomodato sul divano di casa e tifare gli Azzurri dalla televisione. Altra incognita è il destino di Stephan El Shaarawy che con Conte è titolare, ma con il Monaco di Jardim fatica e non poco ad adattarsi al campionato francese. Per il Faraone solo uno scampolo di partita nella vittoria dei monegaschi in casa contro il Nantes senza peraltro incidere troppo nella manovra offensiva. Solita prova positiva per Andrea Raggi, sempre più faro della difesa del Monaco. Faro che invece sembra aver smarrito Paolo De Ceglie, approdato in estate nel porto di Marsiglia, ma che ancora fatica a prendere il largo.

In Premier League fa notizia il flop di Graziano Pellè che sabato contro lo Stoke City non è riuscito a incidere come suo solito e infatti non è un caso che il suo Southampton sia uscito dal campo con le ossa rotte (in gol per i Potters l’ex Milan e Roma Bojan Krkic). Non crediamo nelle coincidenze, ma quando Fabio Borini non mette piede in campo il Sunderland vince: è andata così anche nel posticipo del lunedì contro il Crystal Palace, dove i Black Cats hanno strappato tre punti fondamentali per la lotta alla salvezza grazie alla zampata del redivivo Jermani Defoe. Solo panchina per Vito Mannone, abituato ormai a fare il secondo a Pantilimon. Non scendono in campo nemmeno Matteo Darmian (Man United: per lui turno di riposo dopo non aver praticamente mai saltato un match finora), Alessandro Diamanti (Watford, ma con il Bologna alla finestra per gennaio?) e Angelo Ogbonna (West Ham). Menzione d’onore per il nostro Claudio Ranieri, che con il suo Leicester è sorprendentemente primo in classifica: il tecnico romano preferisce volare basso, ma è indubbio che si tratti di un avvenimento quasi storico per le Foxes.

In Bundesliga buone e cattive notizie per i nostri portacolori: Giulio Donati ritrova la maglia da titolare con il Bayer Leverkusen e le Aspirine ritornano a vincere, stavolta sul campo dell’Eintracht Francoforte con un bel 3 a 1. Ottima la prova del prodotto del vivaio Inter sulla sua fascia di competenza. Tra i migliori in campo anche Daniel Caligiuri che, con il suo Wolfsburg, strapazza con un tennistico 6 a 0 i rivali del Werder Brema alla “Wolkswagen Arena”: l’oriundo non va in gol questa volta, ma è sempre presente nelle azioni più pericolose dei Lupi. Male invece Luca Caldirola che, schierato da centrale difensivo, crolla come tutto il Darmstadt sotto il colpi dell’altra matricola Ingolstadt (3 a 1 il finale): per il nostro una prestazione da dimenticare, su cui gravano peraltro le responsabilità delle reti subite.

Consueta carrellata per il resto del mondo: in Belgio campionati fermi causa allarme terrorismo, con il nostro Stefano Okaka (Anderlecht) che sta vivendo in presa diretta i concitati sviluppi della caccia all’uomo per le vie di Bruxelles. Alta tensione anche in Grecia, dove i pesanti tafferugli tra le tifoserie di Olympiacos e Panathinaikos hanno causato la sospensione del derby di Atene, rinviando di fatto l’esordio del nostro Andrea Stramaccioni sulla panchina dei biancoverdi. Restando nella patria di Platone segnaliamo l’ennesima sconfitta per l’Atromitos di Stefano Napoleoni, in campo per tutta la partita nella sconfitta sul campo dell’Asteras Tripolis.
Ottima prova in Russia per Domenico Criscito che ottiene una facile vittoria con il suo Zenit contro l’Ural: per il terzino italiano ottima prova sia in difesa che in fase di spinta. Bene anche Salvatore Bocchetti con la maglia dello Spartak Mosca, la cui vittoria sul Krasnodar (3 a 2) rilancia i sogni di velleità dei moscoviti, che scavalcano proprio i neroverdi in classifica agguantando la quinta piazza a tre punti dallo Zenit. In Portogallo il campionato è ancora fermo, ma a Osvaldo, Aquilani e Cristante si aggiunge un altro alfiere italiano in Primeira Liga e parliamo di Ezequiel Schelotto. Per l’ex Chievo è arrivata in settimana la firma con lo Sporting Lisbona e una clausola rescissoria di ben 45 milioni di euro: tranquilli, la concorrenza non lo avrebbe cercato in ogni caso.
Dagli Usa ormai poco da segnalare visto cla Mls si sta avviando verso la sua conclusione, anche se le soddisfazioni per Sebastian Giovinco continuano a fioccare, visto che l’ex Juve è stato premiato come “Newcomer of the Year”, ovvero come miglior debuttante della stagione, lasciandosi alle spalle un mostro sacro come Drogba. Per Giovinco i premi potrebbero non essere finiti qui, dato che il fantasista è ancora in corsa anche per il titolo di MVP della stagione grazie alle 22 reti segnate e i 16 assist smazzati.
Concludiamo il nostro tour volando in Australia, dove Federico Piovaccari è andato a segno per la seconda gara consecutiva con la maglia del Western Sidney Wanderers: grande soddisfazione per il Pifferaio giramondo, che prima ha bucato la rete del Melbourne City e poi quella del Wellington Phoenix e non è un caso che in entrambi i casi i suoi compagni abbiano potuto festeggiare la vittoria.

TOP: Biraghi, Donati, Piovaccari

FLOP: Immobile, Pellè, Borini