Tricaud: «Il mio Pontcharra, Cenerentola tra le grandi di Francia»

pontcharra coppa di francia
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FRANCIA . Si disputeranno in questo fine settimana i recuperi delle gare valevoli per il settimo turno di Coppa di Francia rinviate la settimana scorsa per i tragici avvenimenti di Parigi. Tra le squadre impegnate, spicca ancora un piccolo club di decima divisione (il Petit Poucet della competizione, ovvero la squadra di categoria più bassa rimasta in corsa), l’FC Pontcharra Saint-Loup, che sarà di scena sul terreno del Limonest (militante in sesta divisione) per tentare una nuova impresa.

La sfida avrebbe dovuto svolgersi in casa del Pontcharra, tuttavia il terreno di gioco non è omologato per il settimo turno di Coppa di Francia e l’ipotesi di un eventuale campo neutro è stata poi rigettata dalla Federazione Francese che, dunque, ha scelto Limonest come sede dell’incontro.

La squadra della piccola città di Pontcharra, vicino a Lione, non aveva mai oltrepassato il sesto turno della competizione ed ha quasi sempre vissuto nell’anonimato, ad eccezione di alcuni exploit a livello regionale.

Domenica, invece, la squadra della presidentessa Annick Di Stefano avrà la possibilità di legare un pezzo di storia di Pontcharra alla palla rotonda, cercando, in trasferta, una qualificazione che avrebbe il sapore di un autentico miracolo.

Per tastare il polso della squadra, a poche ore dall’appuntamento più importante della stagione (calcio d’inizio domenica alle 14:30), Tuttocalcioestero ha contattato il tecnico, Frédéric Tricaud:

 

francia pontcharra
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Mister, innanzitutto, complimenti per il vostro percorso in Coppa di Francia. Cosa si prova, come squadra di decima divisione, ad essere ancora presenti a questa fase della competizione, insieme a diverse squadre importanti, conosciute e blasonate?

Essere arrivati fino qui è un grande orgoglio ed una bella ricompensa per i giocatori ed è un risultato raggiunto grazie a tutto il club, a tutti gli allenatori. Ci rendiamo conto che la Coppa di Francia riunisce un grande numero di persone, che molti parlano di noi e che, dunque, ci dà la possibilità di far conoscere la nostra società.

Ci può riassumere il vostro percorso fino al settimo turno di Coppa di Francia? La partita di domenica contro il Limonest rappresenta già un traguardo o crede che sia l’occasione per scrivere una nuova pagina della storia del vostro club?

Non bisogna negare che abbiamo avuto sorteggi piuttosto agevoli. Abbiamo incontrato due squade della Loire che giocano in categorie inferiori nei primi due turni, poi abbiamo eliminato due squadre militanti due divisioni sopra di noi, nel terzo e nel quarto turno. Quindi, abbiamo battuto La Verpillière che gioca nel nostro campionato, infine al sesto turno abbiamo eliminato l’FC Gerland (nella foto, http://fcpsl.fr) che miita una categoria sotto. Ora, invece, il settimo turno contro il Limonest sarà una partita totalmente differente, contro un avversario di grande qualità, imbattuto da inizio stagione. Non abbiamo niente da perdere e giocheremo senza pressioni particolari, pur sapendo che avremo la possibilità di entrare nella storia della Coppa di Francia, nel caso ci qualificassimo all’ottavo turno.

 

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Giocare in casa del Limonest non sarà un vantaggio. Credete, comunque, di poter fare l’impresa, anche in trasferta? Una partita di Coppa di Francia è sempre una partita particolare da cui possono scaturire delle sorprese.

Giocare in casa loro non ci avvantaggia, ma possiamo contare sui nostri numerosi tifosi che verranno a sostenerci e a trascinarci.  (N.B. l’intervista è stata realizzata prima che la Federazione comunicasse il divieto di trasferta ai tifosi ospiti anche per questa partita di Coppa di Francia. Il Pontcharra, dunque, che avrebbe dovuto, da regolamento, giocare in casa, disputerà l’incontro in trasferta e senza i propri sostenitori).

Per la partita di domenica vi siete preparati in maniera diversa, in particolare per quanto riguarda gli allenamenti svolti?

No, non abbiamo fatto nessuna preparazione specifica. Non abbiamo cambiato le nostre abitudini: non cambieremo il nostro stile di gioco e, nonostante tutto, cercheremo di imporre il nostro stile e di annullare lo scarto di quattro categorie che c’è tra noi e loro.

Certi allenatori considerano la Coppa di Francia un fastidio perchè può distogliere energie fisiche e morali, a discapito del campionato. Lei come la pensa? In ogni caso, la Coppa di Francia vi ha dato una visibilità che non avreste mai avuto con il campionato.

La Coppa di Francia è la coppa nazionale ed è molto interessante da giocare. Raggruppa tutte le squadre di Francia e permette di confrontarci con squadre contro cui non siamo abituati a giocare. Per noi, piccola società, è un’occasione di lanciare la stagione e prepararci per il campionato, sia da un punto di vista tattico che fisico. Si deve stare al gioco e chiaramente, con il passare dei turni, si spera di andare il più lontano possibile e di incontrare squadre prestigiose. Anche se sappiamo bene che è usurante sia fisicamente che psicologicamente. Spero sinceramente che ci serva come trampolino per raggiungere il nostro obiettivo che è il salto di categoria in campionato.

Domenica giocherete una della partite più importanti della storia del club, ma in un contesto molto delicato per tutta la Francia, visti i tragici avvenimenti avvenuti a Parigi la settimana scorsa. Come state vivendo questo momento e pensa che lo sport possa essere un modo per ripartire dopo quello che è successo?

Giocheremo in un contesto particolare e sarà anche un modo per rendere omaggio alle vittime degli attentati. Spero che sarà sia una bella festa di sport che la possibilità di scrivere una nuova pagina della storia del club.

 

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Tuttocalcioestero ringrazia Frédéric Tricaud e tutto lo staff del Pontcharra, in particolare Caroline, per la disponibilità concessa.

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Ligure, classe 1985, da diverso tempo seguo il calcio francese. Per questioni geografiche e culturali, non potevo far altro che appassionami all'AS Monaco, benchè mi piaccia seguire anche le altre competizioni nazionali (sia professionistiche che amatoriali), in particolar modo la magica Coppa di Francia.