Köhler è tornato: dopo la malattia, il primo allenamento con la squadra

Un passo alla volta, senza fretta, ma sono i piccoli passi a fare la differenza. E questo, Benjamin Köhler lo sa. Benny, infatti, è tornato ad allenarsi in gruppo con i ragazzi dell’Union Berlin. Da quando, lo scorso febbraio, gli diagnosticarono il linfoma di Hodgkin, tumore maligno che colpisce il sistema linfatico, lui è sempre stato convinto che, prima o poi, si sarebbe nuovamente allacciato le scarpe e sceso in campo. Anche la società tedesca di Zweiteliga ne era certa: qualche giorno dopo la terribile notizia, arrivò il prolungamento di contratto di un’altra stagione. Un gesto di vicinanza e affetto. Poi a fine luglio, dopo mesi di cure e chemioterapie, i medici gli dissero: «Sei guarito» e allora nei suoi pensieri, la possibilità di giocare ancora, ha preso sempre più piede e convinzione. Köhler, supportato anche dai giudizi dei medici che sono rimasti positivamente sorpresi dai suoi valori, ha iniziato ad allenarsi individualmente per dodici settimane, sotto la supervisione dell’istruttore Daniel Wolf. Domenica sera, però, per la prima volta è stato inserito nuovamente nel gruppo per prendere parte alla sessione d’allenamento con l’Union: ci sono stati contrasti, ha lottato e ha riso.

«E ‘stato divertente», ha detto Benny, «ma mi sono reso conto che ho bisogno di recuperare sotto l’aspetto dei movimenti e dei tempi. Mi allenerò ancora con la squadra, ma so che devo lavorare individualmente sulla forza e resistenza. Devo fare di più degli altri». Il centrocampista 35enne è determinato, sa che è complesso rimettersi in forma dopo esser stato fermo per quasi un anno a causa di una malattia, ma la sua ambizione di tornare sul campo in un match ufficiale non dovrebbe fallire. Con oltre 169 partite in Bundesliga con le maglie dell’Hertha Berlin e dell’Eintracht Francoforte e con 138 match disputati in seconda divisione con i berlinesi, Köhler ha la saggezza e la modestia di chi ne ha giocate tante. Dà appuntamento al 6 gennaio, quando riprenderanno gli allenamenti dopo la pausa invernale, intanto il 27 novembre dovrà sottoporsi ad un esame di routine anche se lui stesso ha ammesso di non avvertire più dolori.

Il percorso è lungo, i tempi bui sono alle spalle, la meta non è più irraggiungibile e anche se il suo contratto è in scadenza nel 2016 lui non ci gira attorno e dice: «Giocherò ancora un anno o due». E saranno gli anni più entusiasmanti della sua carriera. La sua nuova carriera.

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Giornalista, nato a Bari in un ambiente dove gli si diceva di tifare per i bianco-rossi, ha seguito il suggerimento alla lettera appassionandosi all'Union Berlin. Fidanzato ufficialmente con il club dal 12 agosto del 2012 quando ha assistito ad una partita per la prima volta nello stadio An der Alten Försterei. Ama i cappelli: i suoi, quello di De Gregori, di Charlie Brown, di Alan Grant e di Nereo Rocco.