TCE Amarcord: il Barcellona batte 3-1 il neonato Real Madrid e si aggiudica il primo Clasico della storia

Barcellona primo Clasico

In questo fine settimana avrà luogo la 263esima edizione della sfida tra Real Madrid e Barcellona, meglio conosciuta da tutti con il nome di “Clasico”. Noi di TCE con la nostra rubrica “TCE Amarcord” (clicca qui per leggere la prima puntata) vi portiamo agli albori di questa leggendaria sfida raccontandovi il primo incrocio tra quelli che da lì a poco sarebbero diventati i due club simbolo del calcio spagnolo (e non solo).

Tutto ebbe inizio circa 112 anni fa, precisamente il 13 Maggio del 1902, quando, in una domenica pomeriggio come le altre, Barcellona e Real Madrid (allora Madrid FC) si affrontarono per la prima volta durante la Copa de la Coronation, trofeo organizzato in onore dell’incoronazione di Alfonso XIII di Spagna. La competizione, organizzata da Carlos Pedros (uno dei fondatori del Real Madrid nonché primo presidente dei Blancos tra il 1904 e il 1908), vide partecipare il Madrid FC (prima denominazione del Real), il Barcellona, il Club Español de Foot-ball (oggi conosciuto come RCD Espanyol), il Bizcaya (antenato dell’odierno Atletico Madrid) e New Foot-ball de Madrid (società scomparsa appena un anno dopo). Per il Madrid FC (poi futuro Real Madrid) questa era la prima partecipazione ad una competizione ufficiale dopo la sua fondazione, avvenuta precisamente il 6 Marzo dello stesso anno dalla divisione del Football Sky Club (società fondata alla fine degli anni 80 da degli studenti inglesi e da cui nacque la controparte New Foot-ball de Madrid). Dall’altra parte, invece, c’era un Barcellona già consolidato dai successi a livello regionale e che si affacciava alla Copa de la Coronacion dopo la vittoria del campionato catalano (conosciuto come Copa Macaya e noto come prima forma di campionato nazionale prima della fondazione dell’odierna Liga), dove i blaugrana erano riusciti a spodestare l’Hispania.

Gamper
Joan Gamper (storico presidente dei blaugrana) con la squadra. Fonte foto: mundodeportivo.com

Dopo la sontuosa vittoria del Bizcaya nel primo turno preliminare ai danni del Club Español (5-1 con tripletta di Walter Evans), in semifinale arrivò la volta del primo Clasico tra il neonato FC Madrid e i neocampioni catalani del Barcellona. L’incontro andò in scena all’Hipodromo de Madrid (fulcro delle attività spagnole tra la fine del diciannovesimo secolo e l’inizio del ventesimo), dove venne registrata la presenza illustre del monarca e quella di oltre 2000 spettatori paganti (un biglietto costava circa 50 centimos de peseta). Ovviamente ad avere la meglio, come da pronostico, fu proprio la squadra catalana, che si aggiudicò il primo scontro della storica faida con il punteggio di 3-1 grazie alle reti di Udor Steinberg (doppietta per lui) e Joan Gamper. Il primo è entrato nella storia del club blaugrana non solo per il suo impressionate score di 55 reti in 67 partite, ma anche per essere stato il primo allenatore della storia del club catalano. Tra i vari titoli messi in bacheca, tra cui figurano la Copa Macaya, la Copa Barcellona (1903), il Campionat de Catalunya (1903, 1909, 1910) e la Copa del Rey (1910), quello più importante di tutti è l’onore di aver segnato il primo storico gol blaugrana in un Clasico. Oltre a tutto ciò, il buon Steinberg (a cui andrebbe dedicato un intero episodio di TCE Amarcord) va ricordato anche per essere stato il primo organizzatore di una scuola calcio, uno dei primi redattori del Mundo Deportivo e presidente della prima associazione dei club spagnoli. L’altro protagonista blaugrana fu un certo Joan Gamper (altro pezzo leggendario della storia del club), che chiuse la contesa realizzando il terzo gol su calcio di rigore. Hans-Max Gamper Haessig (noto anche come Joan Gamper o Kans Kamper) fu uno dei fondatori del Futbol Club Barcellona e, da giocatore, lascio il suo marchio mettendo a segno ben 100 gol in sole 48 gare disputate con la maglia azulgrana (media di circa due reti a match). Ma la sua figura aurea la costruì da presidente, infatti Joan fu colui che prese le redini del club nel 1908 (quando era vicinissimo al fallimento) e lo riportò in cima al ranking nazionale grazie alle sue spiccate doti imprenditoriali (prima di fondare il club era un commerciante di zucchero). Le prime due mosse vincenti furono quelle di costruire uno stadio di proprietà (il Carrer Industria) in modo da evitare continui spostamenti tra diversi impianti e lanciare una campagna di reclutamente soci, attraverso cui si arrivò a circa 10.000 azionisti in poco tempo. Il grande successo della manovra portò il club a spostarsi al Club de “Les Corts” (ultima casa prima del trasferimento definitivo al Camp Nou), la cui capienza fu ampliata sino a 60.000 posti. Dal punto di vista calcistico, invece, il successo dei blaugrana coincise con l’arrivo dell’attaccante Paulino Alcantara (secondo miglior marcatore della storia dietro a Lionel Messi) e l’allenatore Jack Greenwell (inglese di origine ma che vestì la maglia azulgrana tra il 1912 e il 1916). L’arrivo di queste due pedine portò il club catalano nell’olimpo del calcio spagnolo in brevissimo tempo, infatti il Barça di quest’era vinse 11 Campionat de Catalunya, 6 Cope del Rey e 4 Coupe des Pyrenées, vivendo la sua prima epoca d’oro. Non a caso dal 1966 gli è stato dedicato il famoso “Trofeo Gamper”, che ogni estate vede il Barcellona inaugurare ufficialmente la nuova stagione agonistica. Il gol della bandiera madridista, invece, portò la firma di Arthur Johnson, il quale non solo fu il marcatore della prima rete madridista in un Clasico ma detiene ancora il record di coach con più presenze sulla panchina dei Blancos dietro solo a Miguel Munoz.

Con questa grande vittoria il Barcellona andò a giocarsi il titolo nella finalissima contro l’esuberante Bizcaya, che, dopo aver vinto 8-1 la propria semifinale, sconfisse i blaugrana con il punteggio di 2-1. Per il Madrid FC, invece, arrivò la vittoria di consolazione nella Copa de la Gran Peña, dove il club madridista ebbe la meglio sul Club Español con il punteggio di 3-2. Nonostante ciò il vero punto focale della Copa de la Coronacion fu l’inizio della faida tra il Real Madrid e il Barcellona, che nel corso degli anni sarebbe stata il palcoscenico di grandi incontri tra leggende del calcio (vedi i vari Ronaldo, Messi, CR7, Figo, etc..) e sarebbe arrivato ad avere una platea di spettatori di 400 milioni di persone in tutto il globo, le quali saranno sicuramente presenti in questo weekend per assistere al nuovo capitolo di questa storia infinita.

MADRID FC-BARCELLONA 1-3 (Johnson; 2 Steinberg, Gamper)

MADRID FC: Sevilla, M.Giralt, J. Giralt, Molera, Gorostizaga, A. Spottorno, J. Palacios, Jhonson, Neyra, J. Giralt, Celada.

BARCELLONA: Reig, Witty, Llobet, Terradas, Meyer, Valdés, Parsons, Steinberg, Gamper, Ossó, Albéniz.

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Appassionato di ogni genere di sport (calcio e basket in primis), è un grande esperto del "calcio minore". Che sia la Copa Libertadores o la terza divisione danese poco importa, in qualunque campo rotola un pallone e ci sono 22 uomini c'è sempre una storia da raccontare.