La Germania post-mondiale, forse sazia del trionfo colto a Rio, non ha per nulla entusiasmato i tifosi tedeschi, delusi per il cammino zoppicante nel girone di qualificazione a Euro ’16 e il gioco poco brillante espresso. Anche la tragica amichevole allo Stade de France, che resterà nella memoria collettiva per fatti poco attinenti al rettangolo verde, ha evidenziato come la Nationalmannschaft non sia quella ammirata durante il Mondiale Brasiliano.
Low ha approfittato dell’amichevole per fare esperimenti, proponendo anche la difesa a tre con due esterni decisamente difensivi come Ginter e Hector, ma la squadra sembra accusare le assenze di uomini cardine come Lahm e Klose, che hanno dato l’addio alla nazionale dopo aver vinto il Mondiale. Nonostante i dubbi che pervadono tifosi e opinione pubblica tedesca, Sami Khedira, uno degli uomini cardine della Germania, resta ottimista:”Quando giocheremo l’Europeo ci ricorderemo di chi siamo e ritroveremo noi stessi. E’ stato così anche in passato: quando giochiamo una grande manifestazione riusciamo sempre a diventare una squadra competitiva.”
L’addio di Klose, Lahm e Mertesacker, a detta di alcuni fra i motivi che hanno fatto perdere competitività alla squadra, non può essere considerato un’attenuante:”Abbiamo dei giocatori come, ad esempio, Schweinsteiger, Kroos, Neuer e Boateng, tutti dotati di grande leadership e con grande esperienza internazionale. Certo, dietro di loro ci sono alcuni ragazzi che devono crescere e fare esperienza. Ma spetta a noi “vecchi” fare capire loro che sono importanti e coinvolti pienamente nel progetto.”
In chiusura, Sami Khedira, alla vigilia del Clasico, parla del suo addio Real Madrid e della nuova esperienza a Torino:”A Madrid il calcio è una religione, ma non rimpiango affatto il trasferimento alla Juventus: sono decisamente felice di vivere quest’esperienza in un altro grande club.“
