Dici play-off e pensi immediatamente all’Irlanda. Per la squadra di O’Neill, infatti, il pass per Euro ’16, passa inevitabilmente dallo spareggio contro la Bosnia, compagine – sulla carta – dotata di maggior talento e composta da alcuni giocatori decisamente noti al grande pubblico, come Dzeko e Pjanic. Il risultato (1-1) della gara d’andata giocata a Zenica consente agli irlandesi di partire leggermente favoriti, anche perché potranno contare sull’incessante tifo dei propri fantastici sostenitori.
Oltre all’avversario, per qualificarsi a Euro ’16 servirà sconfiggere anche la cabala. L’Eire, infatti, ha una tradizione con i play-off a dir poco sfavorevole: fra qualificazioni ad Europei e Mondiali, sono stati ben sette (compreso l’attuale) gli spareggi disputati dagli irlandesi, che fin qui hanno avuto la meglio solo in una circostanza, quattro anni fa (Euro ’12) contro la modesta Estonia. Nelle altre sei circostanze, invece, sono arrivate sconfitte, in alcuni casi decisamente brucianti.
Come non ricordare, ad esempio, il play-off per Sudafrica ’10, incredibilmente perso contro la Francia a causa del clamoroso fallo di Henry che consentì, nel prosieguo dell’azione, a Gallas di andare a segno. Lo scandalo fu enorme. Trapattoni, all’epoca c.t. dell’Eire, andò su tutte le furie, e con lui una nazione intera. Qualcuno si spinse oltre, proponendo di rigiocare il match o, addirittura, di estromettere i Galletti dal Mondiale. Alla fine, non se ne fece nulla. L’unica punizione per i francesi fu quella di essere inseriti in ultima fascia nel sorteggio per la composizione dei gironi del Mondiale Sudafricano.
Altrettanto fastidiose furono le sconfitte contro la Turchia e l’Olanda: nel primo caso era in palio l’accesso a Euro ’00, sfumato a causa della regola dei goal in trasferta (1-1 in terra irlandese, 0-0 in Turchia); nel secondo, invece, l’accesso a Euro ’96 sfumò al termine di uno spareggio, giocato in gara secca a Liverpool, contro i Tulipani, che guadagnarono l’accesso all’Europeo inglese trascinati da un ispiratissimo Patrick Kluivert.
Battere la Bosnia, quindi, assumerebbe un significato ben più ampio rispetto all’importantissima qualificazione alla fase finale di Euro ’16. Significherebbe, forse, liberarsi per sempre della maledizione dei play-off, un’ossessione, a quelle latitudini, pari a quella che noi italiani avevamo per i calci di rigore, cancellata definitivamente solo dopo aver vinto il Mondiale del 2006. Superare la selezione di Bazdarevic, è impresa tutt’altro che semplice. E anche la dichiarazione rilasciata da Ibisevic, che forma la coppia d’attacco bosniaca con Dzeko, fa capire quale sarà l’intento della squadra ospite:”A Zenica si è giocato solo il primo tempo, ora inizia il secondo. E faremo di tutto per qualificarci a Euro ’16”. Calcio d’inizio alle ore 20,45. Ci sarà battaglia.
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