L’Ekstraklasa è già al giro di boa della stagione regolare. Già 15 i match disputati in Polonia, tra altrettanti la recente formulazione del campionato “splitterà” in due fasi (playoff e playout) la classifica con punteggi dimezzati per ogni club. In cima resiste, anzi allunga, il sorprendente Piast. Non è un fuoco di paglia e non è l’unica sorpresa, perchè dietro ai rossoblù troviamo sì al secondo posto il Legia (che resta come prevedibile la principale avversaria della capolista) ma anche il Pogon, il Cracovia e il Korona Kielce; tutte squadre alla vigilia non pronosticate ai vertici. Un campionato chiaramente livellato (verso il basso): se ne ha guadagnato in interesse per il suo esito, ha perso in “appeal” anche a causa del fallimentare cammino dei campioni in carica del Lech Poznan.
CLASSIFICA: 34 punti Piast; 26 Legia Varsavia; 24 Cracovia; 23 Pogon, Korona Kielce; 22 Wisla*; 21 Gornik Leczna, Ruch Chorzow; 19 Nieciecza, Podbeskidzie; 18 Lechia Danzica, Zaglebie; 15 Jagiellonia; 14 Slask; 13 Lech Poznan; 9 Gornik Zabrze* *1 punto di penalizzazione
Il Piast ora ci crede davvero: approfittando del ritardo del Legia e del letargo del Lech sta prendendo il largo e ambientandosi in vetta come dimostra la calma con cui sono state metabolizzate le uniche due sconfitte arrivate di recente (l’1-3 a Stettino e soprattutto quella in casa contro il Korona). I rossoblù hanno avuto un calo fisiologico, pagando un gioco (palla a terra in velocità e pressing alto) fisicamente dispendioso ma finora terribilmente produttivo; mister Latal ha disegnato un 3-5-2 col doppio centravanti Nespor-Barisic (9 gol in due) davvero originale a queste latitudini (dove regna il 4-2-3-1) e che non pare aver intenzione di abbandonare.
Si respira aria nuova a Varsavia, dopo l’esonero del mal sopportato Berg: il debutto sulla panchina del russo Cherchesov non è stato dei migliori visto lo scivolone interno con il derelitto Lech Poznan e l’unico punto nel doppio confronto di Europa League con il Brugge. Il neo tecnico dei capitolini ha finora mantenuto il modulo 4-2-3-1 di Berg (che ha chiamato in causa per una preparazione fisica non all’altezza dei tanti impegni dei “Legionari”) con qualche distinguo: al fianco di capitan Rzezniczak c’è ora spesso Lewczuk, con spostamento di Pazdan in una mediana tutta di rottura al fianco, a sua volta, di Jodlowiec; il regista Furman (involuto dopo un buon incipit stagionale) è finito per ora in panchina come sostituto del trequartista Duda, il cui rilancio è legato indissolubilmente alle speranze di titolo, così come alla perpetua vena realizzativa (fin qui straordinaria, 16 reti in 15 match!) del bomber Nicolics.
Respirano aria di alta classifica anche il Cracovia, il Pogon e il Korona Kielce: i biancorossi continuano a rimanere davanti agli odiati cugini del Wisla ma mostrano ancora deficit di personalità in trasferta (un solo punto nelle ultime 4) pur godendosi l’esplosione della punta lettone Rakels e del “gioiellino” classe ’96 Kapustka (per entrambi arrivato il rinnovo di contratto fino al 2018, quest’ultimo ha già debuttato nella nazionale maggiore contro Gibilterra); a Stettino mister Michniewicz ha dato finalmente al club granata quella regolarità di risultati anelata nelle ultime stagioni (imbattuto nei prmi 12 turni, due soli ko ad oggi) ma la rosa, aldilà dell’ottima coppia di centrali Fojut-Czerwinski, del ritorno a discreti livelli del trequartista giapponese Akahoshi e del giovane bomber Zwolinski, non sembra attrezzata per rimanere a queste quote; il Korona Kielce è la sorpresa delle sorprese dato che i giallorossi non stazionavano a questi livelli di classifica da quattro stagioni (nelle quali avevano sempre lottato per la salvezza) e che stiamo parlando del club con il peggior attacco in assoluto (solo 12 gol) a cui ha però sta contrapponendo la migliore difesa (anche qui solo 12 gol, subiti), un fortino messo su con sapienza dal nuovo tecnico Brosz che ora spera di poter avere rinforzi in attacco.
Finora in zona playoff anche lo scostante Wisla Cracovia (più convincente fuori casa che tra le mura amiche, solo due vittorie finora), il Gornik Leczna ormai abituatosi alla massima divisione dopo l’ardua salvezza dell’anno scorso (pessimo avvio perdendo 4 volte nel solo agosto, negli ultimi mesi però ko solo due volte) e il Ruch Chorzow che si gode l’esplosione del baby bomber Stepinski, classe ’95 tornato in patria (in prestito dal Norimberga che lo acquistò due anni fa dal fallito Widzew Lodz) e capace di 6 gol negli ultimi 7 turni riconquistando la Nazionale.
La seconda metà della classifica, quella destinata ai playout, in 6 punti sono raggruppate ben 7 squadre di cui ben quattro che, sulla carta, dovevano ambire a posizioni ben superiori: clamoroso lo scadente “score” dei campioni in carica del Lech che, dopo tre mesi di agonia sotto la guida di mister Skorza (solo 4 punti conquistati), ha assunto quell’Urban amato dai rivali del Legia e capace di risollevare il morale di un gruppo a terra (e con vari elementi distratti dal mercato) con vittorie prestigiose come quelle a Firenze (Europa League) e proprio a Varsavia in campionato; la vetta è ancora lontanissima, ma la crisi pare passata. Grande delusione anche per le prestazioni dello Slask che passa dall’essere la quarta forza polacca alla terz’ultima (incredibilmente resiste ancora sulla panchina Tadeusz Pawlowski nonostante i soli 2 punti negli ultimi 7 match, con solo 4 gol fatti), del Lechia Danzica in risalita (buono l’impatto del nuovo tecnico tedesco Von Heesen tornato ad allenare dopo anni da dirigente tra Germania e Austria) e di un irriconoscibile Jagiellonia invece convincente, a tratti esaltante, ad inizio stagione e crollata verticalmente da inizio ottobre (da allora un solo punto e l'”onta” della peggior difesa, quasi 2 gol al passivo a partita) soprattutto fisicamente pagando il precoce inizio di stagione (primo turno dei preliminari di Europa League giocato il 2 luglio!).
TOP 11 (3-4-3) Kuciak (Legia); Sylwestrzak (Korona), Rzezniczak (Legia), Mraz (Piast); Bonin (Gornik Leczna), Vacek (Piast), Kapustka (Cracovia), Guerrier (Wisla); Nikolics (Legia), Stepinski (Ruch), Rakels (Cracovia)
IL GOL La rete della stagione è già arrivata all’ottava giornata, in Pogon-Piast. Chi potrebbe fare meglio del difensore del Pogon (sì difensore, pure rozzo) Fojut, che batte un calcio di punizione dal cerchio di centrocampo beffando il portiere avversario con un destro diretto potente e preciso?
https://youtu.be/wI6FjcKASOA